Foto: Padiglione Polonia, Expo Milano 2015
Foto: Padiglione Polonia, Expo Milano 2015
Foto: Padiglione Polonia © Valeria Prina

Un bosco e tanti padiglioni costruiti in legno per questo Expo di Milano dallo spirito molto ecologico

È il legno più che l’acciaio a dominare questa edizione dell’Expo a Milano. Se la Torre Eiffel a Parigi e l’Atomium a Bruxelles sono rimasti come simboli di passate edizioni dell’Expo, quando ferro e acciaio erano elementi cardine nello sviluppo economico, questa volta il legno è particolarmente appropriato al tema “Nutrire il pianeta” con una forte attenzione alla ecologia e al rispetto dell’ambiente.

Il primo approccio con il legno si ha già entrando nel Padiglione Zero, dove la grande biblioteca è tutta in legno con tanti cassetti della memoria (ma non provatevi ad aprirli). Sono cassetti dove si immagina celato tutto il sapere da coltivare e condividere per affrontare le sfide dell’alimentazione e dell’agricoltura nel presente e nel futuro. Molti altri padiglioni sono stati realizzati in legno e ancor più spesso in questo materiale sono dei particolari. Prima di tutti il padiglione del Giappone, dove tutta l’architettura è in legno realizzata con perfetti incastri senza utilizzo di chiodi: si basa, spiegano, su «una griglia tridimensionale di legno». Già dal primo sguardo si capisce dunque l’attenzione per la natura sviluppata all’interno del padiglione. Risultato di un lavoro molto differente è il padiglione del Nepal, dove le colonnine sono tutte intagliate e lavorate secondo uno stile tipico di quel Paese.
Tutta in legno si presenta la Romania ed è questo l’aspetto forse più interessante di un padiglione che punta soprattutto sulla semplicità, limitandosi a far scoprire angoli del Paese attraverso degli schermi.

Foto: Legno in Expo Milano 2015
Foto: Legno in Expo Milano 2015 © Valeria Prina

E’ invece la foresta pluviale il punto di forza della Malaysia che nel suo padiglione dedica molto spazio a questo aspetto e lo esalta nella sua architettura, che riproduce dei semi della foresta in dimensione gigantesca. Qui si parla molto anche dell’olio di palma, suscitando inevitabili polemiche, ma si racconta anche di quanto la cucina malese sia internazionalmente apprezzata. Qualche passo oltre, ma sempre sullo stesso lato del decumano, è una costruzione tutta in legno ad attrarre. La Polonia punta molto sulle mele e, oltre ad offrirle (fino a esaurimento) ha realizzato il suo padiglione ispirandosi a cassette di legno per la frutta. E’ invece realizzato con il legno di un albero tipico di quel Paese il padiglione del Cile.
A volte i fusti delle piante uniti agli specchi creano un labirinto dove è difficile resistere all’impulso di fotografarsi ed è quello che succede nel padiglione della Estonia. Altre volte sono proprio le piante a essere le protagoniste.

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Con l’Austria facciamo un passo indietro, ritrovandoci in un bosco pieno di alberi, che propongono un percorso differente da qualsiasi altro, ma in grado di farci capire l’importanza di salvaguardare l’ambiente. Camminando tra queste piante ci si accorge di quanto la temperatura sia più bassa di alcuni gradi e si capisce quanto l’aria sia fondamentale per l’essere umano: senza questa non si può vivere per molti minuti e un cartello all’interno del padiglione, tra le piante, ce lo ricorda. Così gli alberi e il legno ci riportano al tema fondamentale dell’Expo: lo esemplificano ai nostri occhi, ce lo ricordano, ci impongono di contribuire al rispetto dell’ambiente.

INFO: www.expo2015.org

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