Il mondo di Fassbinder è fatto di chiaroscuri dell’anima, un universo volto alla ricerca di un identificativo dell’amore intriso di spiritualità, che si manifesta nella corporalità dei suoi personaggi. Veronika Voss, maschera di un Io subcosciente dell’autore, non fa eccezione. Quasi spin-off di Viale del tramonto di Billy Wilder, se non fosse per il diverso epilogo e la peculiarità semantica, in Veronika Voss persiste la drammaticità dei tormenti sentimentali che accompagnano la crisi di una star del cinema infatuatasi del giovane giornalista Robert, rifugio di un’esistenza controversa dai risvolti psicotici. Il fatto che lei possa essere semplicemente un’attrice depressa in costante declino, piuttosto che un’icona manipolata per garantire facili guadagni a profittatori senza scrupoli, risulta quasi ininfluente. A pesare è la tragicità dei personaggi nel loro modo di essere, senza sovrastrutture di linguaggio, inserita in un contesto epico dove la fenomenologia di fatti e situazioni concorre semplicemente a sottolineare il dramma esistenziale dello stesso Fassbinder. During this medication any type viagra sample pills of heavy or cholesterol food should not be taken. By adding talcum, antago seed, dianthus superbus, and polygonum aviculare, the urinary symptoms can be eliminated canada cialis levitra amerikabulteni.com gradually. Erectile dysfunction is a sexual inhibiting disorder http://amerikabulteni.com/2015/08/28/cin-medyasi-dunyanin-en-buyuk-demokrasisi-hindistan-degil-cin/ levitra 20 mg which takes away the euphoric involvement and can make a man lose situational awareness and physical control, which can eventually lead to erectile dysfunction as proper blood flow is the major reason for it. Being connected to satellites, the systems provide the latest buy online viagra amerikabulteni.com information on what’s happening in and around Kissimmee, drop into the Kissimmee Convention and Visitors Bureau along East Irlo Bronson Memorial Highway.
Il lavoro di Pasquale Marrazzo riesce solo parzialmente nell’intento di dare corpo espressivo allo spleen dell’autore. Il climax della pièce, anziché evolversi, risulta decrescente e, al di là di qualche intuizione registica, gli interpreti sembrano muoversi a caso e senza coordinamento. La bravura di Raffaella Boscolo, nel ruolo della protagonista, come quella di altri attori (in particolare Valeria Perdonò nei panni di Henriette e Francesco Meola in quello, tra tanti, del regista cinematografico), non è sufficiente a conferire solidità alla rappresentazione. La stessa scelta di far interpretare alcuni ruoli femminili da attori uomini risulta in sé sterile e, nonostante l’effetto spettacolare di partenza, grazie anche al suggestivo allestimento dello spazio scenico in legno chiaro che conferisce luminosità e calore all’ambiente, non riesce ad emergere quell’atmosfera onirica indispensabile all’identificativo di una spiritualità fassbinderiana controversa e tragica. Nel complesso ci si trova di fronte a un work in progress, da rivedere nel movimento come nella ridefinizione dei personaggi in scena.
Giudizio: **
ELSINOR TEATRO STABILE D’INNOVAZIONE
Veronika Voss (Die Sehnsucht der Veronika Voss)
Soggetto di Rainer Werner Fassbinder
Sceneggiatura di Peter Märthesheimer e Pea Fröhlich
Traduzione di Giovanni Spagnoletti
prima nazionale
Con Raffaella Boscolo, Emiliano Brioschi, Valeria Perdonò, Michele Radice, Davide Silvestri, Francesco Meola, Gabriele Bajo, Andrea Romano
Regia
Aiuto regia: Luca Ligato
Spazio scenico: Daniele Maliconti
Costumi: Lucia La Polla
Light design: Claudine Castay
Sound design: Roberto Mozzarelli
Milano, Teatro Sala Fontana, via Boltraffio 21
Dal 4 al 21 aprile 2013