Romeo Castellucci prosegue la sua ricerca sulla semantica del movimento nel sacro, immaginando, in una sovrapposizione spazio/temporale, il gesto dell’inginocchiarsi nei millenni, fino alla definizione di un gesto puro, di forte tensione e ritmo, di perfezione nell’immobilità. Da qui, l’interrogativo sul trascendente senso dell’essere, sull’obiettivo che gioca il ruolo di un’adorazione nel presente. Con i suoi sei figli crea una performance di 12 minuti dove l’assunzione totemica del mettersi in ginocchio viene giocata in tutta la sua energia celebrativa, in uno spazio bianco e nero dove alla luce si sovrappone il buio dell’interrogazione. Un lavoro di forte impatto teatrale, in cui si evidenzia l’azione del singolo attraverso l’osservazione degli altri soggetti, nella focalizzazione di un atto unico e incorruttibile.
UOVO 2012
Socìetas Raffaello Sanzio
in coproduzione con Centrale Fies
Storia contemporanea dell’Africa. Vol. III
Azione di Romeo Castellucci
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Collaborazione: Istvan Zimmermann, Giovanna Amoroso
Milano, Cattedrale Fabbrica del Vapore, sabato 24 marzo 2012
www.uovoproject.it