Tre mesi di occupazione quasi militare. Una località, Valeggio Custoza, sotto un vero e proprio assedio estivo. Un vero e proprio uragano d’estate (da qui il titolo dell’opera) che sconvolse non solo il luogo, ma anche e soprattutto i suoi cittadini. In realtà, più che una calamità poté il cinema, con Senso.
E’ un po’ questa la sintesi del romanzo di Elena Pigozzi, opera prima ma che sembra uscire dalla penna, o se preferite dalla tastiera, di una scrittrice più che navigata. People have a misconception that this problem has been termed as one of common disorders faced by men. viagra generic for sale The process generic levitra pill is as clear as crystal. Before taking drugs or surgery, consider some of these natural tinnitus remedies to cure ringing ears. vardenafil online australia If you want to know more about buy brand cialis via cheapviagra.com Sooner or later, erectile dysfunction affects a man’s life but also creates discontent in his intimated life at the same day as the hair restoration surgery for surgical patients. Il resoconto romanzato dell’avventura di Luchino Visconti nell’allestimento cinematografico della novella di Boito in cui i grandi, a partire dallo stesso “cinematografaro” (come amava definirsi il Maestro, ndr) interagiscono con il cast e le maestranze prese sul posto per l’occasione. Tra gli starring, più noti, da Alida Valli a Massimo Girotti (con un cameo iniziale di un divo hollywoodiano, di cui non vi riveliamo l’identità, il quale rifiutò la parte per altri impegni, ndr) la sceneggiatrice Suso Cecchi d’Amico e i due aiuto-registi Francesco Rosi e Franco Zeffirelli, due giovanotti che si faranno, ai meno noti, creati dall’autrice per l’occasione, non per questo meno privi d’interesse.
Quello che si considera il primo vero e proprio film sul Risorgimento, nel quale fu, ed è, piuttosto difficile identificarsi nei suoi protagonisti, a partire proprio dalla precarietà morale dei suoi stessi protagonisti. Non a caso la lavorazione, come ben narrato nel testo, ebbe problemi a non finire. Si parte dall’esigenza dello stesso Visconti negli allestimenti, ved i covoni di fieno, sempre presenti nei quadri del Fattori, quasi irreperibili in piena estate, alla censura preventiva dell’Esercito Italiano, nel ruolo di consulente-controllore (per evitare eventuali digressioni nell’anti-patriottismo, dato che l’Italia era uscita a pezzi solo pochi anni prima, ndr) al timore di quella successiva, a film ultimato, data la scabrosità del tema trattato.
Crediamo che lo spirito di perfezionismo del geniale regista abbia contagiato anche l’autrice, che con uno stile efficace e leggibilissimo, descrive ogni elemento, dalle persone agli ambienti, fino ai fatti raccontati, con una verosimiglianza tanto forte da scagliare idealmente i lettori nelle stesse scene.
Nell’attesa, fremente, del prossimo romanzo.
Elena Pigozzi – Uragano d’estate – Marsilio – € 19,00