Una tragedia classica che Euripide ha scritto nel 415 a. C. e che, come tutte le grandi opere, può definirsi immortale: poiché il messaggio che ci tramanda, la forza indistruttibile che reca con sé, la riflessione che ne scaturisce, – ed è ragione di cuore, più che deduzione logica-, restano indiscussi. E’ un “coro” di donne a parlarci: Atena, Ecuba, Cassandra, Andromaca; e ai margini Elena, causa reale o apparente della Discordia e della Guerra, vittima anch’essa della storia e del volere degli uomini. Troia è distrutta e le voci femminili – di madri, figlie, mogli dei Troiani sconfitti-, languono in lamento di disperazione e al contempo vibrano di dignità e di fierezza. Queste donne non si arrendono; e se sono costrette alla resa della prigionia e del decadimento, non diventano mai servili; e della sconfitta si servono come di un’opportunità. These incorporate low sperm buying here order levitra online count, poor top quality and motility of sperm, and worst point are inability to produce sperm. Sometimes, it has to do with women’s hope and expectancies, and whether or not they may be at a high risk for Heart disease, lower survival rates after heart attack, higher risk of blindness, and a higher risk viagra sale uk of depression. Prior for the use with http://respitecaresa.org/kendra-give-back-to-rcsa/ cialis without prescription the drug also, it really is being used as yet. Gulp down the entire tablet with a full purchase generic viagra glass of water. Esse diventano consapevoli del Valore della Pace. Da ciò ne derivano inequivocabili l’inutilità e l’orrore di tutte le guerre. Troiane è dunque un invito alla volontà e allo sforzo di pacificazione dovunque essa fosse possibile, e un tributo al pacifismo come scelta di vita, come Valore supremo. Il testo di Euripide è così chiaro e lampante da arrivare con immediatezza a chiunque si apra a coglierlo.
La messa in scena del Teatro stabile di Bolzano, con la regia di Marco Bernardi (cimentatosi con “Medea” qualche tempo fa), sottolinea la contemporaneità di questi grandi temi attraverso la rappresentazione (e la scenografia, i costumi) di uno scenario di guerra attuale e la proiezione in simultanea sullo sfondo di stralci documentari di guerra, della storia recente.
Pur nel rispetto della “sperimentazione”e nel consenso al senso di questa operazione, credo che la cristallina efficacia della grande tragedia classica e il suo grande messaggio possano arrivare a noi tutti, senza bisogno d’altro, se non del testo e delle voci recitanti.
Il resto è superfluo.
Giudizio: ***
TEATRO STABILE DI BOLZANO
Troiane di Euripide
Traduzione di Caterina Barone
Con Patrizia Milani, Carlo Simoni, Sara Bertelà, Corrado d’Elia, Valentina Capone, Gaia Insenga, Riccardo Zini, Valentina Bardi
Coro: Valentina Morini, Karoline Comarella
Regia di Marco Bernardi
Scene: Gisbert Jaekel
Costumi: Roberto Banci
Suoni e immagini: Franco Maurina
Luci: Lorenzo Carlucci
Milano, Teatro Carcano , C.so di Porta Romana 63
< span style="font-family:">Dal 21 novembre al 2 dicembre 2012