Foto di scena: Trittico contemporaneo. Da sin. Giulia Pes, Mauro Negri, Francesco Leschiera
Foto di scena: Trittico contemporaneo. Da sin. Giulia Pes, Mauro Negri, Francesco Leschiera
Foto di scena: Trittico contemporaneo. Da sin. Giulia Pes, Mauro Negri, Francesco Leschiera

In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza di genere 2018, Trittico contemporaneo, dopo il debutto a luglio presso il Teatro Libero di Milano nella rassegna dedicata alla neodrammaturgia Banco di prova, torna in scena per due repliche:

21 novembre alle 20.30 – Auditorium “Il Pertini”
Piazza Natale Confalonieri, 3, 20092 Cinisello Balsamo MI
ingresso libero fino a esaurimento posti

25 novembre alle 18.00 – Teatro Miotto
Viale Barbacane, 15, 33097 Spilimbergo PN
ingresso libero fino a esaurimento posti

Le serate sono promosse dalle amministrazioni comunali di Cinisello Balsamo e Splimbergo nell’ambito delle iniziative organizzate per il 25 novembre.

SINOSSI

Trittico Contemporaneo è un affresco tripartito della società odierna, nel quale tre soggetti – Lui (un marito pluriomicida), Lei (una moglie trucidata insieme ai figli), Noi, la gente (un coro di persone comuni) – commentano un terribile dramma familiare: un uomo ha barbaramente ucciso la moglie e i tre figli, poi è andato a giocare a bowling con gli amici.

Sulla scena, mentre il coro dà voce al processo mediatico e popolare, in corso nell’opinione pubblica, sciorinando giudizi crudeli e stereotipati, Lui e Lei, marito e moglie un tempo, in uno spazio sospeso tra passato e presente, ricostruiscono, ciascuno dal proprio punto di vista, la loro storia d’amore e il suo tragico epilogo.
Il trittico dei personaggi dà così vita a una cruda rappresentazione, nella quale ognuno è chiuso in se stesso, nella propria verità e non comunica né si confronta con gli altri.
Sull’intera vicenda grava inoltre come un’ombra inquietante l’assenza dei figli.
La violenza sulle donne non sembra avere soluzione: è un dato di fatto, accade e non si può o non si sa evitare. E forse ne siamo tutti, almeno in parte, responsabili.

Drammaturgia: Flavia Todisco
Regia: Ettore Distasio
Con Giulia Pes, Mauro Negri, Francesco Leschiera
Scenografie: Paola Ghiano
Durata dello spettacolo: 60 minuti