Cena a quattro tra due fratelli, il primo membro del Congresso, a un passo da un provvedimento che lo potrebbe consacrare definitivamente piuttosto che distruggere politicamente, e il minore, professore di liceo con evidenti problemi nervosi, insieme alle rispettive mogli all’interno di uno dei più esclusivi ristoranti. Dalle scoppiettanti battute iniziali, degne di una sofisticata commedia, portata dopo portata si volge progressivamente a una straziante discesa all’inferno in cui l’esplosivo è il dualismo parentale tra i due, con da una parte il maggiore a cui, oggettivamente, si fa fatica a trovare reali difetti, e dall’altra il minore, di per sé problematico, schiacciato dalla figura dell’altro nei cui confronti nutre un senso di profondo odio misto a invidia. Aggiungiamo l’autentica miccia del confronto, ad alto potenziale di detonazione, un crimine appena commesso da entrambi i loro figli, fatto già noto agli altari della cronaca mediatica ma senza che i colpevoli siano stati ancora identificati. Non secondari i ruoli delle rispettive consorti, ognuna di loro stoica sostenitrice delle motivazioni del marito, ed entrambe autentiche reti di salvataggio, nel bene come nel male, anche del rapporto tra i due.
Tratto dal best-seller di Herman Koch dal titolo “La cena”, una messa in scena che non si limita, come avrebbe potuto tranquillamente essere, a una rappresentazione teatrale da cinema, con l’aggiunta di piani, campi e movimenti macchina. Per tacere di un cast pressoché perfetto, la sceneggiatura, comprendente anche flashback che conferiscono ritmo alla narrazione, mantiene tutto quello che promette. I sottotemi del racconto, a partire dalla Guerra Civile Americana ai rapporti famigliari tout court, anziché appesantire l’insieme permettono anzi di comprendere meglio i perché di certi loro comportamenti. Apprezzabili anche, sotto il profilo visivo, la scelta dei luoghi, il ristorante in primis, l’impiego della fotografia basata sull’alternanza di cromatismi quasi primari associati all’alternanza fra giorno e notte.
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Volendo stabilire un paragone culinario, una cena davvero di alta classe, assai particolare e, non nascondiamocelo, impegnativa.
The Dinner di Oren Moverman, Drammatico, 120’, USA 2017
Con Richard Gere, Laura Linney, Steve Coogan, Rebecca Hall e Chloë Sevigny