E’ il film vincitore alla lunga notte degli Oscar, nella quale, oltre al premio come miglior pellicola, si è aggiudicato altre quattro statuette, come miglior regia, miglior attore protagonista, migliori costumi oltre che colonna sonora originale.
“The Artist” si presenta nella veste in bianco e nero e senza parola, alla maniera dei film muti degli anni ’20. Omaggio nostalgico al cinema che non c’è più, del quale il regista Michel Hazanavicius è naturalmente un grande estimatore. E questa passione si manifesta decisamente in un’opera senza dubbio ben confezionata, di grande sforzo nella ricostruzione scenografica, e assai garbata.
Si parla dell’ascesa e il declino di una star del cinema muto a cavallo del 1930, George Valentin (nome di pura fantasia, o riferimento voluto? – Ndr), in corrispondenza con la nascita del sonoro, e dell’ascesa parallela della giovane star Peppy Miller, con tanto di storia d’amore tormentata fra i due protagonisti.
E’ il classico melodrammone con happy end, tipico di quegli anni, tutto cartelli e primi piani. Ayurveda recommends the consumption cialis prescription of urad dal for strengthening the pelvic muscle or pelvic floor. As you probably already know, erectile dysfunction affects relationships in a tremendous way and as such, it cannot be set apart as a problem for men which get them unable viagra in to achieve hard erection during intercourse activity. There are thousands of people all over the world successfully and with a full belief for its high cipla cialis online performance and lower cost. There is not much information on the medication, benefits, use, warnings and viagra pill more. Semplice, persino banale nel plot, ma ricco di citazioni, riferimenti, e trovate a dir poco geniali, vedi la parentesi sonora che esplode nelle orecchie del protagonista (l’abbaiare del cane, il rumore dei passi, etc.), appena venuto a conoscenza dell’invenzione del suono cinematografico. E condito da tanta ironia, complice anche il protagonista canino, davvero formidabile, che nulla ha da invidiare a Lassie o Rintintin. Ma va altresì detto, che al grande pubblico un film di tal fatta può risultare di non facile fruizione, vuoi per la scarsa abitudine a questo genere, vuoi per la banalità della storia in sé, inadatta a chi cerca le emozioni “vere”.
Una citazione a parte merita poi il protagonista maschile, Jean Dujardin, che molto ha contribuito, con la sua espressività e con la sua bravura, a dare spessore ad un film già di per sé impeccabile; e non a caso è il vincitore del premio Oscar di quest’anno, nella sua categoria.
The Artist di Michel Hazanavicius, drammatico, b/n, durata 100’, Francia 2011
Con Jean Dujardin, Bérénice Bejo, John Goodman, James Cromwell, Penelope Ann Miller.
Missi Pyle, Stuart Pankin, Joel Murray, Beth Grant, Bitsie Tulloch