Ricaricare velocemente la batteria di tablet e smartphone con un tessuto sintetico hi-tech che mentre ti muovi produce energia elettrica: oggi si può, si chiama Power Felt. E la fonte di energia è proprio il corpo umano, che emette sotto forma di calore fra i 100 e i 120 watt di energia, oltre che il movimento generato camminando o causato, magari, dai sobbalzi dell’automobile.
L’idea si è sviluppata all’interno del laboratorio di nanotecnologia della Wake Forest University in North Carolina, che ha realizzato il prototipo di un tessuto che è al tempo stesso termoelettrico e piezoattivo, cioè genera elettroni solo con del semplice movimento o calore. E’ noto che l’energia viene prodotta attraverso l’interazione di uno o più sistemi che si muovono, per così dire, utilizzando la medesima forza, che può essere, appunto, un movimento (dato, ad esempio, dal nostro corpo o da un giro in macchina o di ballo) oppure del calore. In quest’ultimo caso il tessuto in questione avrà un effetto termoelettrico e sarà, quindi, in grado di ricavare energia da una fonte di calore come il corpo umano.
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Sembra sia leggero, addirittura indossabile, per cui l’unica nostra premura dovrebbe essere quella di custodire il nostro prodotto hi-tech (smartphone, cellulare, tablet o altra tecnologia di diverso campo) a contatto con questo tessuto (in tasca o in un’apposita custodia) e lasciarlo ricaricare in modo praticamente continuo, gratuito e quasi senza rendersi conto. Questo farebbe sì che la nostra tecnologia sia sempre pronta per l’uso e non ci abbandoni più, come insegna la famosa legge di Murphy, nel momento meno opportuno, come nel bel mezzo di una conversazione o mentre inviamo una mail importante o una foto da condividere su un social network.
Anche se al momento tale invenzione non andrebbe a sostituire del tutto la batteria dell’oggetto, forse sarebbe chiedere davvero troppo, sicuramente, però, integrerebbe la batteria originale del nostro tablet o del nostro ultimo modello di cellulare che non si spegnerebbe fino a quando non saremmo noi a farlo. Insomma, viste le caratteristiche, il tessuto potrebbe essere facilmente impiegato nel campo del settore tessile e in un futuro non molto lontano potremmo avere un indumento steso al sole ad asciugare e, nello stesso tempo, pronto a generare energia.