Marta Cuscunà arriva al Teatro Verdi, dal 15 al 24 marzo fresca vincitrice, dopo un avvincente testa a testa con Cesar Brie, del Premio Last Seen 2012- Miglior Spettacolo dell’anno con La Semplicità Ingannata.
Ispiratrici del racconto la monaca-scrittrice veneziana Arcangela Tarabotti e le clarisse del Santa Chiara Udine, modelli di contestazione e resistenza femminile che rivendicarono, sfidando l’Inquisizione, il diritto alla libertà di pensiero e di critica nei confronti dei dogmi della cultura maschile.
Classe 1982, attrice e drammaturga friulana, Marta Cuscunà, artista in forza a Centrale Fies, ha compiuto la sua formazione ispirandosi al teatro civile e al teatro di figura attraverso la collaborazione con Joan Baixas, direttore del Teatro de la Claca; questo bagaglio culturale e artistico le ha permesso di sperimentare e contaminare il puro teatro di narrazione con elementi di figura quali burattini e pupazzi.
Già vincitrice nel 2009 del premio Scenario per Ustica con lo spettacolo E’ bello vivere liberi, ispirato alla biografia della partigiana Ondina Peteani, Marta Cuscunà ha ricevuto lo scorso ottobre la menzione d’onore come attrice emergente alla 27^ edizione del Premio teatrale Eleonora Duse poiché “la giuria ha scelto di giocare sul tempo, individuando in anticipo quella che è destinata a diventare una delle sicure protagoniste della stagione”.
Innovatrice e sempre attenta alla contemporaneità Marta Cuscunà, che scrive inventa e interpreta, con La Semplicità Ingannata ha aggiuntoun nuovo capitolo al suo percorso di indagine sulle resistenze femminili. L’intento è quello di dar voce alle giovani donne che, nel tempo, hanno lottato contro le convenzioni sociali, rivendicando libertà di pensiero e di critica nei confronti della cultura maschile.
Dopo l’appassionato monologo E’ bello vivere liberi, ospitato al teatro Verdi nella stagione 2009-2010, questo nuovo spettacolo è una satira pungente che denuncia gli stereotipi sull’essere donna oggi traendo spunto da figure del passato. La delicatezza magnetica del raccontare e l’uso sapiente dei pupazzi ci portano a conoscere «da quali semi è nata la rivendicazione delle donne del Cinquecento – in particolare delle monache clarisse di Udine – nel tentativo di dare slancio a una rivoluzione di cui oggi non sentiamo più il bisogno, e forse non per un caso fortuito, ma per una precisa strategia che, anche se con modalità apparentemente diverse, schiaccia ancora le donne sotto lo strapotere maschile».
Le scelte produttive di Marta:
«Insieme ai miei collaboratori, ho deciso di provare il MICROCREDITO, per dare vita a una forma di produzione teatrale popolare, indipendente e condivisa. Quello che abbiamo chiesto non è stato un finanziamento a fondo perduto ma un microcredito che verrà restituito con l’eventuale acquisto di una replica dello spettacolo, favorendo contemporaneamente così anche la vita e la visibilità del lavoro teatrale. Si tratta di un progetto di Village Producing che si ispira al Village Banking , una delle metodologie di microcredito che sta salvando l’economia locale dei paesi poveri. It will be sent at your residential address in no time. levitra in india price They get aroused and viagra without side effects start the foreplay to get into the real play in the initiation of hyperglycemia; it is also responsible for tissue damage and promote repair. Michael viagra for women price Jackson was said to possess a very unhappy childhood. There levitra generika http://mouthsofthesouth.com/wp-content/uploads/2018/03/MOTS-03.24.18-Turlington.pdf are many ways someone can learn to drive a car. Abbiamo proposto un’esperienza di “produzione teatrale partecipata” perché crediamo in uno sviluppo teatrale sostenibile dal punto di vista sociale ed economico. L’obiettivo è l’autosufficienza economica del progetto artistico, che vede nel microcredito non solo un puro strumento finanziario ma anche l’opportunità di creare una vera e propria forma di coesione sociale tra artisti e realtà teatrali».
Dal 15 al 24 marzo 2013 – prima milanese
RIPOSO: lunedì 18 e martedì 19 marzo
CENTRALE FIES/OPERAESTATE FESTIVAL VENETO
LA SEMPLICITA’ INGANNATA.
Satira per attrici e pupazze sul lusso d’esser donne
liberamente ispirato al saggio Lo spazio del silenzio di Giovanna Paolin
Di e con Marta Cuscunà
Assistente alla regia Marco Rogante
Oggetti di scena Belinda De Vito
Marta Cuscunà fa parte del progetto Fies Factory
Disegno Luci Claudio Parrino – Disegno Suono Alessandro Sdrigotti
Con il sostegno di Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, Comitato Provinciale per la promozione dei valori della Resistenza e della Costituzione repubblicana di Gorizia, A.N.P.I. Comitato Provinciale di Gorizia, Assessorato alla cultura del Comune di Ronchi dei Legionari, Biblioteca Sandro Pertini di Ronchi dei Legionari, Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Monfalcone, Claudio e Simone del Centro di Aggregazione Giovanile di Monfalcone
Con il sostegno dei partecipanti al progetto di microcredito teatrale: Assemblea Teatrale Maranese- Marano Lagunare UD; Federico Toni; Laboratorio Teatrale Re Nudo-Teatri Invisibili;
Nottenera.Comunità_Linguaggi_Territorio; Bonawentura/Teatro Miela-Trieste ; Spazio Ferramenta; Tracce di Teatro d’Autore; Associazione L’Attoscuro Teatro
Teatro Verdi
Via Pastrengo 16, Milano – Tel. 02 6880038
Orari spettacoli
Da Mercoledì a Sabato: ore 21.00
Giovedì: ore 19.30
Domenica: ore 16.30
Biglietti: intero 20€ – convenzionati 14€ -ridotto over 65/under 25 10€
Vendita on-line: www.vivaticket.it (con diritto di prevendita)
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
Prenotazioni : orario da lunedì a venerdì 10.00/13.00 -14.00/18.00
La Biglietteria presso il Teatro Verdi è aperta solo nei giorni di spettacolo
Tel.: 02 27002476