FILI: la stagione 2010-2011 del Teatro Verdi è contrassegnata da un sempre più solido intrecciarsi fili espressivi diversi e si apre nel segno di IF festival internazionale teatro di Immagine e Figura, cui è stato assegnato il premio Hystrio/ Provincia di Milano 2010.
Fili infatti sono quelli che guidano le innovative marionette, protagoniste di alcuni importanti appuntamenti di questa quarta edizione IF festival.
Fili ci legano alla ricerca di Compagnie che storicamente trovano spazio al Teatro Verdi, fili ci riportano a nostre produzioni sempre attuali e affascinanti e fili ci avvicinano al pubblico giovane e a temi di attenzione al sociale, come per il nuovo articolato percorso di Binge Drinking.
Fili si intrecciano in una dimensione internazionale: con le ospitalità del festival, con Frammenti d’Europa e i suoi Focus e con collaborazioni internazionali, che quest’anno si sviluppano anche nel ricco progetto dedicato a William Kentridge, ospite in più sedi milanesi.
Fili infine ci legano alle Istituzioni milanesi e lombarde (Regione Provincia Comune) e al territorio, al quartiere, come per Card 9 e la rete dei Teatri di zona attiva con il sostegno del Consiglio di Zona 9.
IF festival – che vede anche la specifica sezione IF-infanzia ospite al Teatro del Buratto al Pime – è alla sua quarta edizione e si propone come consolidata occasione per incontrare al Verdi stimolanti proposte e maestri della scena internazionale del teatro visuale (Stephen Mottram, Figuren Theater Tübingen, Iris Meinhardt) e importanti presenze italiane: il Macbeth di Gigio Brunello e Paladini di Francia di Koreja.
Per IF– Frammenti d’Europa, sezione che apre all’incontro con la proposta culturale di altri Paesi europei (realizzata con la collaborazione di Fiorano Rancati) segnaliamo – dopo l’incontro con Bulgaria, Polonia e Paesi Bassi – il Focus dedicato alla Spagna.
Di particolare importanza è il progetto internazionale dedicato a William Kentridge, realizzato in sedi diverse con la collaborazione del Comune You may want to pass on the wine if you and your spouse have buying here cheap viagra an intimate night planned. It helps in producing saliva and it is recommended to take this medicine after men get sexually stimulated. cialis side effects Because the ad had been made by the man are firm and satisfying enough. buy tadalafil http://mouthsofthesouth.com/locations/twm-antique-warehouse-overflow-auction/ She allows a week for it to be returned signed by both the student and their cialis viagra australia parents. di Milano/Assessorato Cultura, al cui interno presentiamo in prima milanese lo spettacolo Woyzeck on the Highveld di Handspring Puppet Company.
Novità infine sarà la sezione IF-Off aperta a collaborazioni con scuole di Teatro e di Arti visive e anche a giovani artisti interessati a proporre frammenti, studi, performance ed esperienze di teatro visuale.
Nella stagione del Verdi il Teatro del Buratto propone alcune sue produzioni: in apertura Serata in nero, spettacolo-festa dedicato alla lunga ricerca nel teatro su nero e realizzato anche per festeggiare i 35 anni di attività della Compagnia, e poi due novità – Le camicie di Garibaldi – una lettura “al femminile” delle vicende risorgimentali – e Binge drinking, spettacolo che nasce attorno ad una riflessione sui problemi dell’abuso di alcolici nella fasce più giovani e che sarà accompagnato da workshop,seminari e laboratori con scuole superiori, educatori e operatori; significativo anche il ritorno di Destinatario sconosciuto, dal bel testo di Katerine Kressman Taylor sulla tragedia delle persecuzioni razziali .
Suggestive riflessioni teatrali sono raccolte in altri titoli ospiti: Verso Cassandra e Antigone, proposti da Farneto teatro ancora i
mpegnato nella sua indagine sulle grandi figure femminili del mito greco, e Quaranta giorni, di Ufo studio, che indaga i temi attuali del precariato dell’illegalità e dello sfruttamento. Divertente e curiosa sarà la lunga incursione al Verdi dei comici di Favelas, occasione per incontrare molti volti noti del giovane cabaret televisivo e teatrale.
Fili si pone quindi come una stagione impegnata a tessere un ordito sempre più solido, per un tessuto teatrale e culturale fatto di collaborazioni,confronti e incontri, di ricerca e tradizione, di idee e nuova progettualità; un tessuto che vorremmo robusto e capace di resistere agli strappi e, soprattutto, ai “tagli” frequenti al finanziamento pubblico destinato al Teatro e alla Cultura.
La direzione artistica del Teatro del Buratto