Dal 20 al 30 giugno 2013
Prima nazionale
Teatro Out Off
IN EXITU
di Giovanni Testori
regia Lorenzo Loris
con Angelo Di Genio, Alessandro Tedeschi
coreografie Barbara Geiger, Franco Reffo
luci Luca Siola
Orari spettacoli: da martedì a sabato ore 20.45; domenica 23 ore 16.00; domenica 30 ore 20.45.
Riboldi Gino, il protagonista di “In Exitu”, può essere considerato un figlio o un nipote dei personaggi dei miei libri del ’54-’55 “Il ponte della Ghisolfa” o “L’Arialda” per fare un esempio; vive con la madre (il padre è morto di tumore) e con lei condivide il dramma della sua caduta nell’abiezione.
Tutto avviene due ore prima che egli si faccia l’ultima overdose nel cesso della stazione di Milano; in quel tragitto finale dai giardinetti antistante la Centrale sino al luogo dove la sua vita approderà alla morte, ripercorre brancolando la sua esistenza.
Giovanni Testori
Sono passati ventiquattro anni da quando “In exitu” di Giovanni Testori veniva rappresentato all’Out Off per un mese di repliche con l’interpretazione di Franco Branciaroli e dello stesso autore, ma ancora risuonano in noi quelle parole così crude e lancinanti che ci restituivano lo strazio di quel giovane eroinomane abbandonato a consumare la propria fine nella solitudine più disperante della mastodontica Stazione Centrale di Milano. Un evento di altissimo spessore culturale che scuoteva le nostre coscienze restituendoci quel senso di pochezza dell’esistenza che, come dice Testori, d’un tratto diventa senso dell’eterno.
Ora in occasione del ventennale dalla sua scomparsa abbiamo voluto riprendere il suo bellissimo testo come un omaggio all’atto d’amore che allora Testori ci rivolse scegliendo l’ Out Off anche come luogo di accoglienza per gli incontri da lui dedicati “alla parola come” in cui redasse un importante manifesto teatrale.
Per cercare tuttavia di distanziarci da quella straordinaria interpretazione e da quella palpitante messa in scena che arrivò a scandalizzare le coscienze di tanti spettatori chiamati in causa come complici di un delitto o, almeno, come responsabili di un’ omissione di soccorso abbiamo scelto di spezzare in due il protagonista. Lo abbiamo affidato a due attori che in scena saranno comunque un corpo unico e costituiranno una sorta di mostro a due teste nell’alternanza continua fra la tensione spirituale verso l’alto e lo scoramento nei gorghi dell’abiezione più infima.
Insieme alla parola i loro corpi cercheranno di restituire lo stato emotivo di una “zona franca del trapasso”, quella dell’istante che precede la morte in cui il protagonista si sdoppia nel suo ricordo.
Tutto questo avviene sul palcoscenico dove pubblico e spettatori sono a stretto contatto diretto, in uno spazio che evoca la disperata sensazione di un cesso di una stazione più che descriverla.
In questo teatro-altare il protagonista arriva così a pronunciare una richiesta di perdono attraverso la confessione di fatti avvenuti.
(Dalle note di regia di Lorenzo Loris)
Nel 1988, nello stesso anno di “In Exitu”, Testori volle fare al Teatro Out Off una serie di incontri sul suo personale rapporto con la scrittura intitolata “La parola come”, una sorta di “testamento” che ancora oggi ci appare illuminante sulla sua opera.
Queste le parole che Giovanni Testori usò per introdurre quel ciclo di incontri:
“ Voglio innanzitutto ringraziare gli amici, i giovanissimi amici del Out Off. So che molti si sono chiesti come mai io, Testori, abbia accettato il loro invito. Il tempo tuttavia prova che non solo gli estremi ogni tanto, o quasi sempre, si toccano. Quelli che si pensavano essere estremi opposti, in verità , crollati certi equivoci, si rivelano cammini e bisogni paralleli. Ho conosciuto questi amici qualche mese fa, in occasione di un convegno e, improvvisamente, ci siamo sentiti, come dire, toccati reciprocamente: io dalle loro parole, loro immagino un po’ dalle mie. Abbiamo capito che avevamo punti comuni a abbiamo continuato a vederci. Poi mi hanno chiesto se me la sentivo di tenere un ciclo di conversazioni come questa, se avevo qualche cosa da dire. Io qualche cosa da tentare di dire ce l’ho. E allora eccoci qui in questo spazio, in questo teatro che è quello che io desidererei per come amo il teatro che amo. Ho bisogno di una totale nudità . Il luogo teatrale che amo non ha niente a che vedere con il teatro di oggi. E’ un luogo che si inventa ex novo, ma appoggiandosi su una lontanissima tradizione. E l’esito appunto è la spoliazione del teatro. (…) il teatro – quando vive veramente e non quando viene fatto sopravvivere forzosamente – non è nato e non vive per essere un’illustrazione di ciò che è stato o un’esercitazione di ciò che si presume debba essere. E’ nato ed è sempre vissuto, nei momenti in cui è stato se stesso, per essere un atto estremo. Un atto senza il quale la vita dell’uomo non manca tanto di un luogo di conservazione del teatro, o dei suoi testi, ma manca di qualcosa che riguarda proprio la vita, che riguarda la totalità terribile, che riguarda la tragedia e la gloria dell’esistere umano. (…) “
Giovanni Testori
da “La parola come” primo incontro – 11 gennaio 1988 – Teatro Out Off
Giovanni Testori
Scrittore, drammaturgo, pittore, critico d’arte, poeta, regista, attore: difficile definire in una parola Giovanni Testori, uno dei più importanti intellettuali italiani del Novecento. Nato a Novate Milanese il 12 maggio 1923 già a 17 anni collaborava ad alcune riviste del GUF con articoli di critica d’arte. Dal 1952 diviene allievo prediletto di Roberto Longhi e pubblica celebri scritti sull’arte del Cinque-Sei-Settecento lombardo-piemontese. Del 1954 è la sua prima opera di narrativa: Il dio di Roserio. Seguirà poi il ciclo de “I Segreti di Milano” e il primo esordio come drammaturgo al Piccolo Teatro di Milano, con La Maria Brasca nel 1960. And, as I have already commented, Voice Broadcasting is one sure fire way of bringing a cialis generic order voice and face to the relationship. Some men experience low and improper erections, a condition known as QT prolongation on the grounds that the medication could cause health complications for people suffering from recurring chest pain, high or low blood pressure, or those who had suffered from chronic migraines. amerikabulteni.com purchase levitra Information on impotence Impotence basically aims on making the person not perform well on the bed with their partner. order generic levitra amerikabulteni.com‘s main task is to increase the flow of blood to the penis and ease erection. In pills viagra canada some special situations, the FDA allows loopholes; but don’t expect to legally import prescription drugs from foreign sources. Gli anni Sessanta sono segnati dal sodalizio con Luchino Visconti e Testori raggiunge la notorietà presso il grande pubblico. Con Franco Parenti, a partire dal 1972, porta in scena la “Trilogia degli Scarrozzanti”, dando vita, con Andrée Ruth Shammah al Salone Pier Lombardo. Nel 1977, la morte della madre dà inizio a una nuova fase della vita dello scrittore, segnata dal monologoConversazione con la morte e dalla collaborazione con il Teatro dell’Arca di Forlì. Gli anni Ottanta sono invece nel segno di Franco Branciaroli e del Teatro degli Incamminati, da lui fondato con Emanuele Banterle. Erano gli anni in cui si andava intensificando la sua attività di critico militante, rivolta a molti giovani talenti che devono a lui la notorietà. Dalla metà degli anni Settanta, Testori aveva preso il posto di Pasolini come commentatore in prima pagina del “Corriere” e dal 1978 diviene responsabile della pagina artistica. Dopo tre anni di malattia, Testori muore il 16 marzo 1993, quando oltre 800 articoli si erano andati ad affiancare ai suoi celebri drammi, romanzi e studi critici.
Il teatro Out Off e l’Associazione Giovanni Testori, presentano:
Giovanni Testori: IL TEATRO COME …
5 incontri nel cantiere di “In Exitu”
A 25 anni da “La parola come …” le tre lezioni che Giovanni Testori volle tenere all’Out Off nel 1988 e che divennero una sorta di manifesto teatrale, l’Out Off rende omaggio all’uomo e al drammaturgo mettendo in scena “In Exitu” e creando un momento di riflessione e di approfondimento su questo straordinario testo.
Dal 25 al 29 giugno alle 20.45, prima dell’inizio dello spettacolo “In Exitu” con la regia di Lorenzo Loris, si svolgeranno 5 incontri con personalità, studiosi, giornalisti, scrittori che affronteranno da diversi punti di vista “In exitu” cercando di entrare nel cantiere che ha generato il testo e lo spettacolo.
Programma:
Martedì 25, ore 20.45
In Exitu: il testo dello scandalo
Dialogo con Riccardo Bonacina (Giornalista, autore televisivo e radiofonico, Presidente Gruppo Editoriale Vita) e Franco Branciaroli (Attore, regista, interprete della prima, storica messa in scena di In Exitu del 1988)
mercoledì 26, ore 20.45 (Spettacolo a seguire)
Stazione Centrale, luogo della coscienza
Incontro con Luca Doninelli (Scrittore e giornalista, autore del libro – intervista “Conversazioni con Testori” – Silvana Edizione)
Giovedì 27, ore 20.45 (Spettacolo a seguire)
La lingua di Testori
Dialogo con Giovanni Agosti (Storico dell’Arte, Docente di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Milano) e Lorenzo Loris (regista stabile del Teatro Out Off)
Venerdì 28, ore 20.45 (Spettacolo a seguire)
Testori e l’Out Off
Dialogo con Mino Bertoldo (fondatore e direttore artistico del Teatro Out Off); Andrea Facciocchi (Attore, interprete della messa in scena di In Exitu, realizzata con la regia di Michela Blasi nel 1997 da Extramondo e Teatridithalia e replicata nel 2003 al Teatro Out Off ); Giuseppe Frangi (Giornalista, direttore del periodico “Vita”, presidente dell’Associazione Giovanni Testori)
Sabato 29, ore 20.45 (Spettacolo a seguire)
Da In Exitu a Regredior: l’inedito ritrovato
Dialogo con Fulvio Panzeri (Giornalista, critico letterario, ha curato l’edizione integrale delle opere di Testori presso Bompiani e l’edizione dell’inedito “Cristo e la donna” di Giovanni Testori edito da Interlinea) e Alain Toubas (direttore della galleria d’arte “La compagnia del disegno” ed erede di Giovanni Testori)
Durata degli incontri circa 40 minuti – spettacolo a seguire
Ingresso con biglietto dello spettacolo
Posti limitati per esigenze sceniche.
Prenotazione obbligatoria 0234532140 info@teatrooutoff.it
INFO:
Per esigenze sceniche i posti sono limitati. Prenotazione obbligatoria.
Prenotel 0234532140 lunedì ore 10 > 18 e martedì> venerdì ore 10 > 20
Ritiro biglietti Uffici via Principe Eugenio 22. Lunedì > venerdì ore 11 > 13;
Botteghino del teatro , via Mac Mahon 16 , nei giorni di spettacolo , un’ora prima dell’inizio;
il sabato ore 11 > 13 e 16 > 22 . Domenica, dalle 15.
Abbonamento Outoffcard Intero 72 Euro 6 spettacoli a scelta (tranne gli spettacoli fuori abbonamento) – Under 25 54 Euro; over 65 42 Euro
Spettacolo in abbonamento Invito a Teatro
Prevendita: VivaTicket – 89 24 24
Intero: 18,00 Euro – costo prevendita e prenotazione 1,50/1,00 Euro
Riduzione: 12,00 Euro under 25 ; 9,00 Euro over 65
Convenzione con il Comune di Milano
Orari spettacoli: da martedì a sabato ore 20.45; domenica 23 ore 16.00; domenica 30 ore 20.45
trasporti pubblici: tram 12-14 bus 78 Accesso disabili con aiuto
Teatro Out Off 20155 Milano via Mac Mahon 16
Uffici via Principe Eugenio 22 telefono 02.34532140
Fax 02.34532105