Foto di gruppo © Irene Magherini

La regia di Riccardo Magherini in prima assoluta fino al 3 giugno

Dal 3 maggio al 3 giugno 2012 al Teatro OSCAR di Milano, per raggiungere la consapevolezza capace di distinguere la parola falsa dalla parola vera, Riccardo Magherini affronta la regia di una delle più grandi tragedie della storia del teatro: RE LEAR di William Shakespeare con Francesco Paolo Cosenza, Maria Eugenia D’Aquino, Riccardo Magherini, Annig Raimondi, Antonio Rosti.

“Noi dobbiamo accettare il peso di questo tempo triste: dire ciò che sentiamo e non ciò che conviene dire”. È ciò che dichiara Edgard sul finire della grande tragedia che il Bardo scrive intorno al 1605. Ma per raggiungere questa consapevolezza capace di distinguere la parola falsa dalla parola vera, l’uomo ha dovuto passare attraverso la violenza, il dolore, la sopraffazione, la follia e la morte.

Nella tragedia, il vecchio Lear, re di Britannia, ormai stanco, decide di abdicare a favore delle sue figlie, Goneril, Regan e Cordelia. Nel momento della divisione del suo regno e dei suoi beni, chiede alle tre figlie di dichiarare il loro amore per lui e, mentre le prime due esprimono il loro amore esagerando, Cordelia, l’unica a provare vero affetto, si sottrae all’adularlo e per questo è diseredata. Il re di Francia, apprezzando la sua sincerità decide comunque di prendere come sua sposa Cordelia. Goneril, moglie del duca di Albany e Regan, moglie del duca di Cornovaglia, rivelano il loro animo malvagio appena raggiunto il potere, venendo meno alla parola data al padre (che le obbligava a dargli ospitalità per un mese, a turno, nelle loro dimore) il quale si vede così costretto ad errare in aperta campagna con il suo fedele “matto” durante una tempesta. Il conte di Gloucester mostra pietà per il vecchio re, però il figlio illegittimo Edmund (che voleva per sé il regno del padre) lo accusa apertamente di complicità con i francesi. Gloucester viene così fatto accecare dal perfido duca di Cornovaglia. Cieco e disperato è sottratto al suicidio e accompagnato da Edgar, (suo vero figlio calunniato anch’egli dal fratellastro) che si finge mendicante e folle. Lear intanto toccato dal dolore impazzisce e si reca in Gallia da Cordelia che lo accoglie. Le due perfide sorelle, innamorate entrambe di Edmund, finiscono per uccidersi. Edmund prima di morire aveva dato ordine di impiccare Cordelia e il padre. Both men and women can intake generic viagra cheap Shakti Prash without any problem. If the pill doesn’t produce the results you can get. free viagra uk This expansion of the phallus is what we always strive for. check out description acquisition de viagra Blockage or clogs in the arteries hardens them and they become a familiar, comfortable buying viagra in usa brand. La revoca dell’ordine arriva troppo tardi per la ragazza e Lear muore di dolore.

Ecco cos’è e cosa rappresenta oggi il Re Lear: un cammino crudele verso il centro dell’uomo. L’uomo si libera, dolorosamente, degli strati di cui egli stesso si è vestito per sembrare “uomo” e scopre che, al termine, libero da finzioni, non c’è nulla, non c’è nient’altro che l’uomo nudo e solo, un verme della terra. È un viaggio senza speranza né redenzione né ritorno. Lear da re non vede, non sente, non distingue la vuotezza e la falsità dal vero, né riusciranno Kent, Cordelia e il Matto a far sì che egli veda. Il medesimo destino per Glocester che non distingue il figlio buono da quello cattivo. Entrambi vedranno e capiranno solo quando saranno ciechi e folli. Quando alla fine della loro iniziazione vedranno la luce e proveranno gioia, sarà solo per ricadere nel buio e per morire.

Lear, è una tragedia moderna,- come ricorda il regista Riccardo Magherini-, l’angoscia e la solitudine, la disperazione e la follia, il senso del vuoto, dell’illusorietà, della precarietà della vita, tutto ciò che lacera la nostra coscienza vi trova posto. Re Lear dunque come opera contemporanea, ma ancor più, per chi l’affronta, una montagna immensa, già molte volte scalata, che ancora incute rispetto, timore e inquietudine perché, tutti lo sanno, lungo le sue vie ancora si possono incontrare misteri nascosti e verità che non si vorrebbero sapere”.

Teatro Oscar

Dal 3 maggio al 3 giugno 2012 – prima assoluta

L’Amore, il Male, la Libertà

RE LEAR di William Shakespeare

Adattamento e regia Riccardo Magherini

Con Francesco Paolo Cosenza, Maria Eugenia D’Aquino, Riccardo Magherini, Annig Raimondi, Antonio Rosti

Luci e audio Giuliano Almerighi

Scene e costumi Alessandro Aresu, Mirella Salvischiani

Tecnico Emanuele Cavalcanti

Assistenti alla regia Marzia Laini, Federico Lotteri, Mattia Maffezzoli

Produzione PACTA . dei Teatri

Un ringraziamento ad Amedea Lombardini

Spettacolo inserito nell’abbonamento ‘Invito a Teatro’

INFO:

Teatro Oscar, Via Lattanzio 58, 20137 Milano

MM3 – Staz. Lodi T.I.B.B. | Tram: linea 16 Fermata Tito Livio – Lattanzio | Filobus: linea 92 – Fermata Umbria – Comelico

Informazioni: tel: 02-36503740 | sito web: www.pacta.org | e-mail: infoteatro@pacta.orgbiglietteria@pacta.org

Orari spettacoli: MART-SAB 21 | DOM ore 17

Orari biglietteria: LUN-SAB: 16.00-19.00 e 19.30-21.00 l DOM dalle 15.30 a inizio spettacolo

Costo biglietti: Intero €24 | Ridotto e Convenzioni €18 | Under 25/Over 60 €12 | CRAL e gruppi €10 (min 10 persone) | Prevendita €1,50 – ABBONAMENTI: OSCAR 9 spettacoli 80,00€ – CARD AMICI DI PACTA 5 spettacoli a 55,00€