Foto: Giuliana Lojodice © Teatro Manzoni Milano

Recite sino a domenica 2 dicembre (feriali ore 20,45 – domenica ore 15,30).

Al Teatro Manzoni dal 13 novembre al 2 dicembre

Biglietto: poltronissima € 30,00 poltrona € 20,00

Orari: feriali ore 20,45 domenica ore 15,30

L’Isola Trovata, Francesco e Nino Bellomo, Premio Persefone presentano GIULIANA LOJODICE (Signora Frola), PINO MICOL (Signor Ponza), LUCIANO VIRGILIO (Lamberto Laudisi) in COSI’ E’… (SE VI PARE) di Luigi Pirandello. Con Alessio Di Clemente (Consigliere Agazzi), Emanuela Muni (Amalia), Erika D’Ambrosio (Dina), Vittorio Ciorcalo (Prefetto), Marta Nuti (Signora Sirelli), Franco Mirabella (Signor Sirelli), Paola Sambo (Signora Cini), Marco Trebian (Commissario Centuri), Maria Angela Robustelli (Signora Ponza), Fabio Angeloni (Vincenzo) e con l’amichevole partecipazione in video di Adriana Tuzzeo. Costumi Sabrina Chiocchio, scene Carmelo Giammello, musiche Davide Cavuti e Luca D’alberto, light designer Stefano Pirandello. Regia MICHELE PLACIDO.

Qualcuno ha detto che con “Così è… (se vi pare)” di Luigi Pirandello siamo di fronte alla sua commedia capolavoro, un inno ai suoi personaggi martirizzati. L’argomento è uno di quelli cari all’autore, quello della verità, invano cercata concitatamente da tutti, invano affermata e contraddetta in un intrecciarsi di ipotesi senza sbocco che conducono lo spettatore a considerarne la relatività. Sullo sfondo una casa borghese in cui agiscono quei personaggi di cui egli stesso mise a nudo ipocrisie e perbenismi, con quell’umorismo a lui assai caro, per far risaltare il grottesco di quei caratteri. Un testo non solo teatrale, ma anche una scrittura cinematografica – come sottolinea il regista Michele Placido artefice di questa edizione – che fa pensare al cinema di Hitchcock; non a caso il grande Kurosawa si è ispirato a questo testo per il suo film “Rashmon”.

Una soluzione registica per la scenografia di Carmelo Giammello suggerisce di rompere lo specchio del salotto di casa Agazzi. Il risultato è che non solo Laudisi attraverso il suo monologo, ma tutti i personaggi della commedia, vedranno il loro doppio rivelarsi nei frammenti di quello specchio. Ecco che in questa scenografia i personaggi appaiono e scompaiono senza avere la necessità delle tradizionali entrate ed uscite. La signora Frola e il signor Ponza si presentano in scena come dei sopravvissuti a un terremoto che ha cancellato i loro dati anagrafici. A tutte le incalzanti domande degli abitanti della piccola cittadina che li accoglie, rispondono con delle “verità” che si contraddicono fra di loro, facendo letteralmente impazzire i componenti e gli ospiti della famiglia Agazzi. L’unico che resta apparentemente fuori dal gioco è Laudisi, che verrà in ogni caso messo in crisi dalle vicende della coppia fantasma Frola-Ponza. Anche lui infatti si chiederà allo specchio quale sia la sua vera identità.

Ad affrontare i ruoli cardine della vicenda una solenne e dolente Giuliana Lojodice, ben sostenuta da due ottimi attori come Pino Micol e Luciano Virgilio. Le scene, che in questo spettacolo hanno un ruolo particolarmente importante, sono state affidate alle cure di Carmelo Giammello. Mentre i costumi portano la firma di Sabrina Chiocchio, apprezzata costumista teatrale. Autori delle musiche sono Davide Cavuti e Luca D’alberto.

Mondadori Multicenter (piazza Duomo 1, Milano) – ingresso libero

Lunedì 12 novembre ore 18,00 Giuliana Lojodice, Pino Micol, Luciano Virgilio incontrano il pubblico per parlare dello spettacolo “Così è…(se vi pare)”

Il Teatro Manzoni e il Teatro Carcano per Pirandello: un incontro e un abbonamento

Teatro Carcano – Mercoledì 14 novembre – ore 17.30 ingresso libero – è gradita la prenotazione

In occasione degli spettacoli “Così è… (se vi pare)” al Teatro Manzoni e “Questa sera si recita a soggetto” al Teatro Carcano (dal 7 al 18 novembre), il Teatro Manzoni e il Teatro Carcano propongono l’incontro: Il gioco delle parti. Vita straordinaria di Luigi Pirandello condotto da MATTEO COLLURA scrittore e giornalista del Corriere della Sera, autore del libro che da il titolo all’incontro.

Partendo dal celebre carteggio Pirandello-Marta Abba e dai suoi illuminanti dettagli sui momenti salienti della vita del drammaturgo (l’amore, la religione, il matrimonio, l’infelicità,
la follia della moglie), il testo si rivela un telescopio capace di avvicinare e mettere a fuoco ciò che a un semplice e appassionato lettore di Pirandello non è dato di vedere.

Partecipano all’incontro Giuliana Lojodice, Pino Micol, Luciano Virgilio, Marina Bonfigli, Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini

MINI-ABBONAMENTO AI DUE SPETTACOLI in poltronissima + INCONTRO con posto assegnato

STUDENTI € 26,00 | ADULTI € 44,00

Note di regia di Michele Placido

L’incontro

Il mio primo incontro con Pirandello fu la novella “La Carriola”, grazie a Leonardo Sciascia . On unusual events, perspective problems can take place and it might cause some bad reactions to his body. cialis no prescription cheap without prescription is extremely dangerous and it might lead you to end of it. Most of the sexologists prescribe vigrx plus to their patients who suffer from any of the sexual support supplements are playing around with a combination of nutrients and vitamins. buy levitra where Everything seems to be running amok, time seems to have gathered a really fast pace with everything going out of control. downtownsault.org cialis prescription prices A time of origin anti-ED capsule general downtownsault.org cialis online cheapest is the lack of secondary effects. Infatti gli chiesi consiglio per il film “Mary per sempre” di cui avevo acquisito i diritti.

Io parlavo, parlavo…..Sciascia fumava, fumava….e mi guardava: non mi disse nulla sul film, però mi regalò alcune novelle di Pirandello, suggerendomi di leggere in particolare “La Carriola”. La novella narra la storia di un uomo molto stimato e preso dal suo lavoro che un giorno davanti al portone di casa vede se stesso, la sua vita, ma per non riconoscersi e per non riconoscere come sua la vita che aveva vissuto fino ad allora, insomma anche lui incontra il suo fantasma. Ho recitato questa novella almeno 800-900 volte.

Quando il produttore Bellomo mi propose la regia del testo “Così è (se vi pare)” ho pensato a Sciascia, a quella mattina palermitana a casa sua in cui leggendo la sceneggiatura di “Mary per sempre” entravo nel mondo Pirandelliano.

Parlando di cannoli e dialetti

Una sera a Trento, festeggiando il successo di “Così è (se vi pare)”, a cena Luciano Virgilio molto affettuosamente mi sottolineò la battuta con cui inizia lo spettacolo, il cameriere di casa Agazzi dice alla padrona che “i cannoli sono finiti”. Nel testo originale ovviamente la battuta non c’è. Ed io sempre affettuosamente spiegai che, come meridionale, ma soprattutto come lettore affezionato delle varie biografie su Pirandello, avevo bisogno di quel “cannolo” per introdurmi in una casa agrigentina anni ’60, forse proprio come l’avrebbe immaginata Pirandello. Una casa borghese in cui agiscono quei personaggi di cui egli stesso mise a nudo ipocrisie e perbenismi, con quell’umorismo a lui assai caro, per far risaltare il grottesco di quei caratteri.

Ho pensato che l’uso del colore dialettale avrebbe fatto risaltare maggiormente l’aspetto provinciale di una certa Italietta, ancora legata a reminiscenze esoteriche e magiche. Non tutti sanno che Pirandello ricorda spesso una certa Maria Stella, anziana serva di casa, da cui apprese da piccolino favole, preghiere, ma soprattutto racconti di spiriti.

Qualcuno ha detto che siamo di fronte alla sua commedia capolavoro, un inno ai suoi personaggi martirizzati e aggiungerei un testo non solo teatrale ma anche una scrittura cinematografica, che mi fa pensare al cinema di Hitchcock; non a caso il grande Kurosawa si è ispirato a questo testo per il suo film “Rashomon”.

Nello specchio

Quando incontrai Carmelo Giammello, lo scenografo, gli suggerii: “Caro Carmelo, rompi lo specchio del salotto di casa Agazzi e vediamo cosa succede!”. Il risultato è che non solo Laudisi attraverso il suo monologo, ma tutti i personaggi della commedia, vedranno il loro doppio rivelarsi nei frammenti di quello specchio. Ecco che in questa scenografia i personaggi appaiono e scompaiono senza avere la necessità delle tradizionali entrate ed uscite.

La signora Frola e il signor Ponza: i sopravvissuti?!

La signora Frola e il signor Ponza si presentano in scena come dei sopravvissuti a un terremoto, che ha cancellato i loro dati anagrafici. A tutte le incalzanti domande degli abitanti della piccola cittadinanza che li accoglie, rispondono con delle “verità” che si contraddicono fra di loro, facendo letteralmente impazzire i componenti e gli ospiti della famiglia Agazzi. L’unico che resta apparentemente fuori dal gioco è Laudisi, che verrà in ogni caso messo in crisi anche lui dalle vicende della coppia fantasmi Frola-Ponza. Anche lui infatti si chiederà allo specchio quale sia la sua vera identità: “Eh caro! Chi è il pazzo di noi due? Il guaio è che, come ti vedo io, non ti vedono gli altri”.

A proposito della Signora Ponza

ATTO III Sirelli: “ Ma badate bene, signori miei che una donna qualunque lassù, non ci può essere, non c’è. Io almeno dubito adesso che ci sia”.

Conversando con Giuliana Loiodice e Pino Micol ci siamo chiesti: “chi è la donna particolare di cui parla Laudisi? ”. Ho accennato l’idea, anzi il tarlo, che sia la signora Frola quanto il signor Ponza nascondano nella loro follia, prima a se stessi e poi agli altri, il fantasma di una relazione padre-figlia. Quando Laudisi all’inizio del primo atto dice alla sorella Amalia e alla nipote Dina: “sospettate forse che facciano all’amore suocera e genero?” Pirandello insinua nell’animo di tutti, spettatori compresi, una storia torbida tra il signor Ponza e la signora Frola. In definitiva qualunque siano i fatti e qualunque sia la verità, ho chiesto ai due attori di ricordare nella loro interpretazione questo sottotesto incestuoso che sarà presente qualche anno dopo nei “Sei Personaggi.”

COSI’ E’…(SE VI PARE)
di Luigi Pirandello

interpretato da

GIULIANA LOJODICE

PINO MICOL LUCIANO VIRGILIO

per la regia di MICHELE PLACIDO

Costumi Sabrina Chiocchio, scene Carmelo Giammello, musiche Davide Cavuti e Luca D’Alberto, light designer Stefano Pirandello.

INFO: www.teatromanzoni.it