Foto di scena © Teatro della Contraddizione

Da Le Tre Sorelle di Cechov

da giovedì 12 a domenica 22 Aprile

TeatrInGestazione

creazione TeatrInGestAzione

regia Gesualdi | Trono

itinerari drammaturgici Loretta Mesiti

Spettacolo vincitore del bando PRESENTE FUTURO 2011 – teatro libero incontroazione Stabile d’Innovazione della Sicilia

Al centro della ricerca della Compagnia napoletana TeatrinGestazione c’è la poetica di Cechov e Beckett, vite senza scopo e fine analizzate nella loro quotidianità.

Partendo da Le tre sorelle di Cechov si da vita ad un’originale drammaturgia per dare corpo a desideri che non hanno la forza di realizzarsi: in scena tre donne che aspettano, tra neon alienanti e cellulare per videochiamate, utilizzando diversi codici teatrali, coinvolgendo lo spettatore nella ricerca, nello stile irriverente e dissacrante della Compagnia Teatringestazione.

Note di regia

Il silenzio e il vuoto diventano quasi rassicuranti per chi non ha la forza di realizzare i propri desideri. Il niente a portata di mano è tutto ciò di cui hanno bisogno gli esseri fragili per esistere, in un indefinito tempo che con fatica può chiamarsi vita. Una vita, che si spera ogni giorno nuova al mattino, in cui le tre sorelle aspettano l’occasione buona; e allora cantano, ballano, parlano da sole, o rivolgendosi ad altri leggono parti di libri: una prigione fatta di regole, di ordine, di educazione.
E la vita scorre nella completa inazione. Certi giorni passano senza che si sia detto niente o quasi, senza che si sia fatto niente o quasi.
Se è vero che loro continuano a fare tutto il possibile, in effetti sono
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Un salto nel buio ci vorrebbe, una corsa ad occhi chiusi come da bambini; un ballo in maschera, la musica che ti ubriaca, l’amore quello vero, un lavoro proprio quello fatto per te, A Mosca! A Mosca! A Mosca!

In un viaggio tra Cechov e Beckett ci inabissiamo nella fragilità di tutti i sommersi, i dimenticati.
In un’epoca dominata dalla rinuncia, l’abitudine è la salvezza degli umili. Una carcerazione a cui ci si prepara fin dall’infanzia, con l’educazione, la scuola, la famiglia, l’amore: bisogna essere pronti, può accadere da un momento all’altro.
Le loro vite scorrono, ogni giorno uguale a quello precedente, come se il tempo non potesse andare avanti, inceppato in un eterno imperfetto verbale. Ciò che resta di Cechov e Beckett è l’atmosfera, sono i suoni, i silenzi, le linee dure del significante, è la solitudine delle occasioni perdute.

Teatro della Contraddizione

Tel. 02 5462155
via della Braida 6, 20122 Milano
MM3 Porta Romana – tram 16/29/30
Ingresso € 15,00 – ridotto 12 euro
info@teatrodellacontraddizione.itwww.teatrodellacontraddizione.it