Il tema delle “quattro stagioni”: questo perenne immutabile avvicendarsi delle stagioni, che segna, che segue il trascorrere del tempo, con i suoi mutamenti; il ciclico alternarsi di Meteorologie differenti, che ci attendiamo -già previste- e che sempre paiono giungere inattese …
Con quali note musicali è stato cantato (e dipinto) con impareggiabili timbri e colori se non da Vivaldi?
Mauro Astolfi vi si ispira, vi attinge, creando per lo “Spellbound Contemporary Ballet” la coreografia; ma non si ferma qui; accosta, in una miscellanea caleidoscopica, frammenti musicali ad opera di Luca Salvatori: un vero e proprio “riflettore” su voci, suoni, rumori … i passi ritmati che ogni stagione ci regala.
E, a rendere corpo/visibilità alle suggestioni che la musica suggerisce, sul palcoscenico c’è una casa, tutta bianca, che s’impregna di immagini. Vi trascorrono i Segni della natura, che appunto cambia, col passare delle stagioni: una sorta di calendario mobile.
Ma poi la danza: nove ballerini che si fanno quasi “materia organica” e restituiscono, di ogni stagione, i segni, le arie, le luci, gli umori; diventando così registratori fisici del ciclo perenne della natura.
Non è scrittura facile; e se a questo spettacolo fosse possibile fare un appunto, sarebbe quello di una complessità che affascina, ma che risulta (proprio per quanto riguarda i movimenti di danza) di difficile lettura.
Giudizio: **
Una produzione Spellbound Contemporary Ballet
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Le Quattro Stagioni
Con Maria Cossu, Marianna Ombrosi, Alessandra Chirulli, Giuliana Mele, Gaia Mattioli, Sofia Barbiero, Mario Laterza, Giacomo Todeschi, Michelangelo Puglisi
Coreografia e set concept di Mauro Astolfi
Musiche originali: Luca Salvadori
Musiche: Antonio Vivaldi
Disegno luci: Marco Policastro, elaborazioni video Enzo Aronica, scene Esse a Sistemi
Milano, Teatro Manzoni, via Alessandro Manzoni 42
Dal 5 al 7 maggio 2014
www.teatromanzoni.it