Foto: Alondra de la Parra dirige l’Orchestra Sinfonica di Milano nella Sagra della Primavera - Auditorium di Milano, 3 e 5 marzo 2023
Foto: Alondra de la Parra dirige l’Orchestra Sinfonica di Milano nella Sagra della Primavera - Auditorium di Milano, 3 e 5 marzo 2023
Foto: Alondra de la Parra dirige l’Orchestra Sinfonica di Milano nella Sagra della Primavera © Angelica Concari

Felix Klieser, sul palco dell’Orchestra Sinfonica di Milano, ha interpretato con il suo corno Soundscape del compositore svedese Rolf Martinsson, una suggestiva composizione contemporanea che ha anticipato l’esecuzione della Sagra della primavera di Igor Stravinskij, opera musicale basilare del secolo scorso nella lettura della Direttrice Principale Ospite Alondra de la Parra

Foto: Alondra de la Parra con Felix Klieser © Angelica Concari
Foto: Alondra de la Parra con Felix Klieser © Angelica Concari

Persoundscape, secondo il compositore canadese Raymond Murray Schafer che ne foggiò per primo la definizione, s’intende un paesaggio musicale o meglio ancora un ambiente acustico naturale, costituito dall’insieme di suoni prodotti da tutti i componenti della natura, inclusi gli uomini. Peculiarità sonora ispiratrice ed eponima dell’opera del compositore contemporaneo svedese Rolf Martinsson, che sul palco dell’Auditorium di Milano è stata eseguita dal sapiente corno di Felix Klieser accompagnato dall’Orchestra Sinfonica diretta da Alondra de la Parra, esecuzione coinvolgente che con il suo incanto ha portato il pubblico ad attraversare l’entourage di una natura sognata o immaginata. Klieser, prodigioso genio musicale nato senza braccia che riesce a suonare il corno francese con l’ausilio del piede sinistro, ha creato con la sua performance uno scenario musicale dai tratti inquietanti e delicati insieme, propri della composizione. Un’atmosfera mantenuta con un pezzo di commiato del musicista, che ha preparato all’interpretazione di un’opera cardine del Novecento: La sagra della primavera (Le Sacre du Printemps, in russo Vesna svyashchennaya) di Igor Stravinskij, grazie alla lettura della Direttrice Principale Ospite De la Parra.

Scritta tra il 1911 e il 1913 per la compagnia dei Balletti Russi di Sergej Djagilev e coreografia originale di Vaclav Nižinskij, l’opera, diretta da Pierre Monteux, fu rappresentata per la prima volta a Parigi il 29 maggio 1913 presso il Théâtre des Champs-Élysées, un debutto che infirmò una svolta fondamentale nella storia musicale europea. Tema e innovazione crearono scalpore e critiche, al punto da dividere il mondo del teatro di genere tra estimatori e detrattori del capolavoro operistico, per i contenuti musicali rivoluzionari e la provocatoria danza. Tra i primi vi furono personalità come Claude Debussy, Gabriele D’Annunzio, Maurice Ravel, Alfredo Casella, Florent Schmitt e tanti altri, molti dei quali si opposero vivacemente contro gli esponenti conservatori che consideravano Le Sacre la negazione della musica o «una puerile barbarie», come ebbe a scrivere il critico Henri Quittard su Le Figaro. Con la prima rappresentazione in forma concertistica, avvenuta al Casino de Paris il 5 aprile 1914 sempre con la direzione di Monteux, Stravinskij ebbe la rivincita su tutti i suoi oppositori. Lo straordinario dinamismo del componimento evidenziò il punto di forza dell’opera, una poliritmia che riesce ad accomunare in uno stesso movimento metri differenti e frasi di metro diverso, utilizzando una sovrapposizione apparentemente caotica, ma in realtà perfettamente calcolata. I controritmi suggeriscono una nuova dimensione armonica, evocativa di suggestioni e richiami ancestrali della vita sulla Terra.

L’esecuzione all’Auditorium esalta tutti i passaggi dell’opera del compositore russo; lo spettatore, dagli auguri primaverili dopo l’introduzione della prima parte fino al sacrificio dell’eletta nel finale, si sente immerso in un climax convulso dove le sensazioni vissute spaziano dalle nebbie che paiono celare le mostruosità ataviche all’eccitazione che gli ossimori tra esaltazione e brutalità generano, in un sapiente percorso di aggressività e dolcezza, non scevre da erotismo, dove sembrano realizzarsi i graffiti sonori degli archetipi della creazione.

Il debutto di Alondra de la Parra ha coinciso con una kermesse dove magia e sogno si mischiano in una cornice ambientale, che sembra celebrare il punto di non ritorno di un’evoluzione cosmica attraverso la sonorità dell’anima e la memoria di uno stato elementale mai assopito. Nel complesso, il programma della Sinfonica è riuscito a creare un percorso emozionale puro, che fa della serata stessa un suggestivo capolavoro musicale con un dialogo semantico tra le diverse partiture e celebrazioni.

Foto: Alondra de la Parra e l’Orchestra Sinfonica di Milano nella Sagra della Primavera © Angelica Concari
Foto: Alondra de la Parra e l’Orchestra Sinfonica di Milano nella Sagra della Primavera © Angelica Concari

ORCHESTRA SINFONICA DI MILANO

Rolf Martinsson
Soundscape Concerto per corno e orchestra

Igor Stravinskij
Le Sacre du Printemps (La sagra della primavera)

Felix Klieser Corno
Alondra de la Parra Direttrice

Milano, Auditorium, Largo Gustav Mahler
Venerdì 3 marzo 2023 ore 20
Domenica 5 marzo 2023 ore 16


ALTRE INFO:
Comunicato Sagra della Primavera

Alondra de la Parra per due anni Direttrice Principale Ospite dell’Orchestra Sinfonica di Milano
Sito web Orchestra Sinfonica di Milano