Prosegue fino al 28 luglio 2019 Sonografie. Il suono del colore, seconda edizione della project room scaturita dal cantiere di ricerca Sonografie che indaga il rapporto tra suono e immagine, esplorando le differenze costitutive tra il linguaggio visivo e quello musicale.
Inserendosi in una ricerca di assoluta attualità nel campo delle arti contemporanee, Sonografie. Il suono del colore è allestita nell’ala napoleonica di Palazzo Te e propone al pubblico una selezione di opere monocrome della pittrice Sonia Costantini, immaginate come un percorso sonoro, e le composizioni realizzate appositamente dai Maestri Luigi Manfrin e Corrado Rojac ispirate ai monocromi dell’artista mantovana.
«La visione delle opere di Sonia Costantini – spiega il direttore Stefano Baia Curioni – si accompagna all’ascolto delle composizioni dei Maestri Manfrin e Rojac, generate dalla “lettura musicale” del colore, e alla visione degli spartiti stessi. La prospettiva culturale del progetto Sonografie è quella di muovere dal riconoscimento della irriducibile differenza che distingue le cosiddette “arti dello spazio”, quali la pittura e la plastica, strutturalmente operanti nella “simultaneità” della visione, dalle “arti del tempo”, come la poesia o la musica, che abitano, altrettanto strutturalmente, la successione temporale».
Le opere pittoriche di Sonia Costantini percorrono una sorta di cammino del suono: dal bianco titanio che raccoglie tutti i colori e richiama un silenzio vitale e generativo, passando per la Foresta Sonora, che scandisce ritmicamente intervalli di suoni attribuiti a diverse tonalità del verde, per arrivare allo spazio cosmico del blu inchiostro dove il suono si perde.
“Nel periodo in cui lavoravo all’opera Foresta Sonora – racconta l’artista – la mia ricerca mi portava a riflettere sulla possibilità di frammentare la totalità dello spazio della superficie pittorica, creando sospensioni, pause, tramite l’uso del colore. Nel realizzarla avvertivo al suo interno un forte senso di musicalità; mentre la disegnavo, la immaginavo proprio come un’onda sonora, seguivo un andamento capace di cadenzare “suono” e “pause”, così da poter cogliere un’eco anche nelle interruzioni, negli intervalli tra le diverse gradazioni del colore.”.
Le opere musicali dei Maestri Luigi Manfrin e Corrado Rojac sono nate dallo sguardo attento e profondo verso le opere di Sonia Costantini. Invitati dal Maestro Leonardo Zunica, i compositori hanno saputo cogliere due tra gli aspetti fondamentali della produzione dell’artista mantovana, tra formalismo e misticismo.
Luigi Manfrin, in Color Folds, ha operato quasi una realizzazione musicale del suo gesto pittorico, costituito da un lavoro per strati. Il colore timbrico della composizione musicale è costituito da un’oscillazione intorno ad alcune frequenze di base, a cui viene sovrapposto un ulteriore livello di espansioni e contrazioni temporali.
Corrado Rojac, in ante intra, ha saputo afferrare la dimensione più spirituale dei monocromi della pittrice con essenzialità, asciutta stilizzazione e continui rimandi al rapporto tra umano e divino attraverso il mistero del sacro.
«L’interazione tra suono e colore – spiega il Maestro Leonardo Zunica – al di là delle corrispondenze che rimandano all’esperienza della sinestesia, sembra istituire una vera e propria eterotopia dell’arte, laddove l’estensione del sonoro al visivo e del visivo al sonoro è in ultima analisi il desiderio di entrambi i campi di trascendere i confini che li contraddistinguono » .
Nella project room Sonografie. Il suono del colore i due diversi linguaggi artistici si confrontano nel dialogo fecondo che si genera, costante e sempre nuovo, tra i dipinti e le opere musicali.
Il progetto è prodotto e realizzato da Comune di Mantova, Fondazione Palazzo Te, Museo Civico di Palazzo Te, in collaborazione con Diabolus in musica, in sinergia con MantovaMusica e Mantova città d’arte e di cultura.