Foto di scena © Fondazione Teatro Piemonte EuropaSogno di una notte di mezza estate è la famosissima commedia di W.Shakespeare che si sviluppa in tre vicende che si snodano parallelamente: l’inseguimento di due coppie di giovani amanti, una sgangherata compagnia di improvvisati commedianti, e i dissidi del re degli elfi e della regina delle fate. Queste vicende sono accumunate dalla coincidenza di tempo e spazio: ciò che si narra trascorre in una notte, nello stesso bosco. Eppure queste coordinate spazio temporali ben definite finiscono per confondersi, esplodere e ingarbugliarsi nella vicenda raccontata. Il bosco diviene un ‘non luogo’, una terra di nessuno, terreno metaforico di conflitti passionali, magici e inconsci. Il tempo deflagra e diviene assenza di percezione, spazio del sogno.

Queste caratteristiche sono ben mantenute nella splendida traduzione che opera il regista Andrea Battistini. ‘Traduzione’ è la parola più esatta per definire un lavoro di messa in scena vivo e ben orchestrato che gioca sulla verità del testo e, seppur rimanendone fedele, ne porta alla luce gli aspetti più prossimi e apprezzabili da un pubblico moderno.

Ecco infatti che lo spazio scenico è un luogo aperto a possibilità e interpretazioni: tante corde sottili, metafora dello spazio boscoso fitto di fronde, cadono dal soffitto creando una percezione particolare all’occhio dello spettatore. The subject title of the email appears irrelevant to my website generic cialis the product they are selling. 3. It is also used for aiding the people with cialis without prescriptions OSA or obstructive sleep apnea disorders and breathing issues associated with the dysfunction. In fact, they enhance the flow of blood in the body and cause tadalafil sales stronger and longer lasting erection. Besides, another factor should also be considered, if there exists wounds or free cialis without prescription injuries on male scrotum at their daily life, hematoma is appearing in the testes, which causes problem with number and quality of sperms. Velano ma non nascondono, avvolgono senza coprire, come una nebbia di sogno.

Le fate, presenza ineffabile di un tocco di magia, sono due ballerine silenziose che calate dal soffitto trasportano in un’altra dimensione attraverso i dialoghi muti della loro danza verticale. Oberon non è nient’altro che una voce impastata di gnugniti emessa da un attore incappucciato installato su una scala da lavori in corso, apparentemente dimenticata sulla scena. I costumi sono semplicissimi, quasi accennati. Tutte le scelte di regia sono simboliche e allusive e forse per questo molto incisive.

La vera ventata di colore inaspettato è la compagnia dei comici interpretata da bravissimi attori che inscenano una gruppo di ‘picchiatelli’, cioè ragazzi con ritardi mentali alle prese con la rappresentazione di una commedia. Nella produzione shakespiriana ricorre la figura del ‘fool’, il ‘matto’ che, libero da costrizioni sociali, è portatore di verità. Qui irrompono inaspettatamente sulla scena dei matti che, apparentemente fuori luogo, accompagnano lo spettatore attraverso il montaggio capriccioso e a singhiozzo delle loro prove (nelle dinamiche ben riconoscibili di una recita scolastica) ad un clima di tenera comicità. Gli attori sono tutti coinvolgenti, compresi i giovani amanti, per uno spettacolo che si adatta incredibilmente alla suggestiva ambientazione del teatro Astra.

Giudizio: ***

FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA Teatro Stabile d’Innovazione presenta:

Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare

Adattamento e regia di Andrea Battistini

Con Maurizio Donadoni, Chiara Di Stefano, Alessandro Buggiani, Totò Onnis, Cristiano Dessì, Giovanni Rizzuti, Aurora Peres, Daniela Marra, Daniele Sala, Raffaele e Musella, Pietro Mossa, Elena Pisu, Veronica Forioso.

Disegno luci: Carlo Pediani

Costumi: Luisa Manfredi

Musiche
originali: Alessandro Buggiani.

Torino, Teatro Astra

Dal 7 al 10 gennaio 2010

www.fondazionetpe.it