Un grande debutto sul palcoscenico di Alta Luce Teatro, a Milano. A conclusione della stagione 2018/19, Cinzia Brugnola presenta Sogni liquidi, black comedy nata dopo due anni di intenso lavoro. Tra introspezione ed esperienza del dolore, lo spettacolo è una fragorosa esplosione di emozioni che squarciano il velo, irrompendo con forza nell’anima degli spettatori
Matrimonio, figli, carriera, una casa di proprietà magari col giardino. Chi non ha mai sognato almeno una di queste cose? O, più frequentemente, chi non si è mai sentito “in dovere” di avere tutte? E se a quarant’anni non ne hai ottenuta almeno una… probabilmente nella tua vita hai sbagliato qualcosa (o forse tutto).
Te lo dicevano già quando eri bambina. Te lo ripete una società che sa solo guardarti dall’alto in basso. Te lo ricorda tua sorella nella sua “meravigliosa perfezione”. Mentre tu sei lì, in una sera desolata di metà agosto, quando in città non resta più nessuno. Allora ti fermi e inventi una festa immaginaria, piena di amici, con tanto di torta e candeline. Peccato che siano tutti in vacanza, persino i pasticceri. Ma tu ci sei abituata, è così da quarant’anni. Ebbene sì, sono arrivati: i fantomatici quaranta ti impongono di fare un bilancio della tua vita, dei sogni realizzati, di quelli ancora da realizzare e di quelli infranti, per cui ormai è troppo tardi.
Ma questi sogni sono davvero i nostri? O, forse, qualcuno ce li ha imposti? È questa la domanda da cui parte una riflessione intensa, amaramente dolcissima, in cui i sogni si fanno liquidi, impossibili da trattenere, affogando nella consapevolezza di un’esistenza diversa da quella che volevamo (o forse qualcun altro voleva per noi).
Cinzia Brugnola, autrice e protagonista di Sogni liquidi, mette nel personaggio di Giò tutta la rabbia di una donna che ha sentito quei sogni scivolare tra le sue dita, crudeli e inarrestabili, sperimentando un senso di crescente inadeguatezza che – sulla soglia dei quaranta – sembra trasformarsi in “fallimento”. Un dramma profondamente vero e umano quello di Giò, precaria nel lavoro e nella vita, senza il posto fisso né una relazione stabile, sempre più stanca di inseguire quella perfezione che il mondo sembra aspettarsi da lei. E, quella stanchezza dell’anima diventa stanchezza del corpo, mettendola all’improvviso di fronte alla paura della morte. Una morte che, come nei tarocchi, è in realtà scintilla di rinascita. Sì perché, guardando indietro con la lucida disperazione di chi si aggrappa alla vita, forse la sua esistenza non è stata poi così “sbagliata”. Giò torna così in contatto con la parte più profonda di sé e finalmente riesce a domandarsi: “Ma io cosa voglio davvero?”. E la risposta arriva, liquida come quei sogni perduti, volatile come il fumo di una sigaretta accesa su un palco spoglio, ma colmo di emozioni, lacrime e risate.
Una strepitosa Cinzia Brugnola, diretta da Ettore Distasio, incanta la platea con uno spettacolo nato dopo due anni di gestazione, ricerca, introspezione ed esperienza del dolore. Perché siamo tutti bravi a raccontare i traguardi che abbiamo raggiunto. Ma non tutti hanno il coraggio di guardarsi dentro e fermarsi ad ascoltare il dolore. Un testo nato dalla riflessione profonda di una donna che ha il coraggio di confrontarsi con i propri limiti, dipingendoli con intensità e straordinaria autoironia, sino a creare una magica connessione di anime tra palcoscenico e platea.
Giudizio: ****
COMPAGNIA DUCHESSA ROSSA
Sogni liquidi
drammaturgia di Cinzia Brugnola
Con Cinzia Brugnola
Regia di Ettore Distasio
Milano, AltaLuce Teatro, Alzaia Naviglio Grande 192
24 e 25 maggio 2019
www.altaluceteatro.com