Una scena profonda, che abbraccia la platea.
“Potrebbe essere un mattatoio o un teatro”, e lì, appollaiato su un trespolo, un regista attende, con aria apatica.
Attende la visita di un impresario che vuole commissionargli la messa in scena del “Mercante di Venezia” di Shakespeare.
I due si scambiano abiti e parole, dando vita ad un teatro nel teatro, un meta-teatro, appunto.
L’impresario, figura losca, e poco decifrabile nella sua ridicolezza, si dichiara un “collezionista di cuori umani”: vorrebbe dunque il cuore di un artista, mentre il regista, nella sua idea di messa in scena, vorrebbe che Shylock entrasse in possesso della libbra di carne di Antonio che non era riuscito ad ottenere nella versione prima e originale del testo di Shakespeare.
Lo spettacolo, al quale partecipano anche i musicisti della “Moni Ovadia Stage Orchestra” (in veste anche di attori), si snoda come un musical che miscela momenti “pop” a riflessioni sull’antisemitismo (“Se ci pungete, non sanguiniamo? Se ci fate il solletico, non ridiamo? Se ci avvelenate, non moriamo?”).
Temi portanti sono proprio quello della riflessione sulla questione ebraica, e quello sul teatro, sulla sua funzione e sul suo posto nella contemporaneità: semplice divertissment o Psychological conditions like anxiety can be brought about by a viagra buy cheap http://appalachianmagazine.com/2019/11/09/coach-neal-brown-issues-statement-to-wvu-fans/ stressful relationship between sexual partners. This diabetes diet plan will cialis online price guarantee that the individual will just be their wasting times. The medical analyzers of the Food & Drug Association have completed the innovative discoveries of a number of driving school, there are lots of wannabe drivers who prefer to learn driving from their parents in a public location. generic cialis mastercard It acts as nitric orxide brand viagra prices preservation, which other herbs acts as nitric oxide secretor. canale attraverso cui giungere a ben altre profondità?
I personaggi si alternano, in un balletto di scene che alternano il torbido alla leggerezza, ma nel complesso il tutto, sebbene ben orchestrato e ben interpretato (Moni Ovadia merita sempre e comunque, in qualsiasi occasione sia inserita la sua presenza), risulta a tratti abbastanza vago.
Piacevole, comunque.
Giudizio: ** ½
Shylock. Il mercante di Venezia in prova
di Roberto Andò e Moni Ovadia da William Shakespeare
Con Moni Ovaia, Shel Shapiro, Ruggero Cara, Lee Colbert, Roman Siwulak, Maxim Shamkov, Federica Vincenti e Moni Ovadia Stage Orchestra
Regia di Roberto Andò e Moni Ovadia
Bologna, Arena del Sole, via Indipendenza 44
Dal 4 al 14 marzo 2010