Foto: Aldo Carpi - Testa sanguinante di un deportato che entra da solo in ospedale dopo essere stato bastonato dai capi – Acquerello su carta, 1945 © Musei Palazzi del Pio © Museo Monumento al Deportato
Foto: Aldo Carpi – Testa sanguinante di un deportato che entra da solo in ospedale dopo essere stato bastonato dai capi – Acquerello su carta, 1945 © Musei Palazzi del Pio © Museo Monumento al Deportato

Si è aperto a Parma il 12 aprile e continuerà fino al 25 maggio il “Festival della creatività contemporanea”, promosso dalle associazioni culturali 360 gradi Creativity Events ed Art company. Tra le sezioni, l’allestimento ispirato al romanzo di Primo Levi curato da Chiara Canali

Con la nona edizione del Festival “Parma 360”, si offre al pubblico un programma denso e variegato, che si modula in molteplici forme espressive quali la fotografia, l’arte pittorica, l’illustrazione, fino a esperienze sensoriali.
Il tema centrale è quello della memoria, declinato dal punto di vista personale, esistenziale, storico.
Cinque sono le sezioni, con altrettante mostre, allestite a cura di Chiara Canali e di Camilla Mineo, diffuse nell’area cittadina in sedi diverse.

La prima, dal significativo titolo “Se questo è un uomo”, che rimanda al celebre libro di Primo Levi, è a Palazzo del Governatore e si dispiega in ampie sale, ripercorrendo, così come cita il sottotitolo: “L’arte ricorda. L’umanità resiste. Opere 1945-2025”, le varie tappe – dolorose sanguinose – dell’umanità del Novecento frantumata divisa e oppressa dalle guerre.

Le opere esposte spaziano dal Realismo esistenziale ad Aldo Carpi, testimone d’eccezione, che fu internato nel campo di concentramento di Mauthausen – Gusen, a Guttuso.
Dell’artista appare la raccolta di disegni che va sotto il nome di “Gott mit Uns – Dio è con noi”, dove sono narrate le efferatezze della guerra, ma altresì il fondamentale impegno umano civile e politico della Resistenza.

Ma non è solo la guerra che si mostra; anche i volti umani percorsi dal dolore, i corpi oppressi e vilipesi.
Qui troviamo autori della Nuova figurazione italiana, quali Bepi Romagnoni, Giuseppe Guerreschi, Gianfranco Ferroni, Mino Ceretti, Tino Vaglieri oltre a Coltro e Lo Schiavo.

La raccolta delle opere raggiunge un centinaio di opere, con 65 artisti sia storici che contemporanei, con prestiti, tra gli altri: del Museo Monumentale del Deportato – Fondazione Fossoli di Carpi, della Raccolta d’Arte del Comune di Marzabotto, di Fondazione Cariparma, dell’Istituto per gli studi sulla Pittura Contemporanea, della collezione Giampaolo Cagnin e della collezione Barilla di Arte moderna di Parma.

Le sezioni in cui è suddivisa la mostra sono tre: sezione storica, sezione contemporanea, sezione digitale.
In questo periodo storico di buio, di guerre, di conflitti, di umanità divisa, questa mostra oltre a essere pienamente attuale, offre spunti di riflessione e di presa di coscienza della responsabilità personale e collettiva.

I volti sfigurati, i corpi martoriati, le vite oppresse sono ricordi di orrori trascorsi, ma mai oltrepassati.
Tra questi la tela con “Testa sanguinante di un deportato” (1945, acquerello su carta) della Collezione Aldo Carpi, rivela nella sua sfacciata esposizione di sangue e di dolore, tutto intero lo strazio sofferto dalle vittime ed è simbolo delle comuni sofferenze causate dalla guerra.

Già Primo Levi nel 1984, in un’intervista così si era espresso: «Se questo è un uomo è una domanda tuttora valida, perché l’umanità è minacciata nel suo complesso, dai pericoli ben noti, e anche in ogni singolo, ognuno di noi deve lottare personalmente per mantenersi uomo». Parole che sono purtroppo più che mai valide nel presente. Percorrere le stanze di questa mostra e visionare le opere esposte – che sembrano parlarci, anzi ammonirci – equivale a un percorso di consapevolezza.
Le emozioni suscitate in noi sono intense, le immagini potenti, la memoria, così, è maestra di vita.

 PARMA 360
FESTIVAL DELLA CREATIVITA’ CONTEMPORANEA – IX ED

Se questo è un uomo
(L’arte ricorda. L’umanità resiste. Opere 1945 – 2025)
A cura di Chiara Canali

Palazzo del Governatore
Piazza Garibaldi, Parma
dal mercoledì alla domenica e festivi: 10 – 19
Lunedì e martedì chiuso
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