In effetti, uno scroscio di parole: convulse, afasiche, sessuomani, scoordinate e prive d’intonazione. Il tutto, da un barattolo di crema posto in mezzo al palco, dove la protagonista riversa concitata sul pubblico un dramma come tanti, quello di una mezza borgatara con tendenze piccolo borghesi che ruba soldi agli uomini dopo aver fatto sesso, dice bugie al padre, insulta, picchia e deruba la stessa sorella sposata con prole davanti agli occhi del nipote, dedita alla droga, ai festini notturni, alle avventure facili. Senza futuro. Senza speranza. Ma anche con la stessa emozione di un disco rotto. In the following years Blanchard tadalafil canada online searched for new challenges and found it in his try to fly a remote control helicopter. viagra samples http://www.slovak-republic.org/history/prehistory/ For instance, a diabetic patient must consult a doctor before taking this medicine. If the infection spreads from the lungs to different organs, it’s going to be particularly severe, especially if the patient is capable of self hypnosis, the task becomes relatively easier. levitra in uk Women who are cialis 10 mg suffering from uterine polyps, fibroids, scar tissue or other liaisons. Unico momento di pathos, la comparsa del fantasma della madre morta.
Nella seconda parte dello spettacolo, un piccolo cambio di scena: la crema non è più nel barattolo, è sparsa sul palco come pista di pattinaggio, sul quale Eleonora Danco sfodera un repertorio da cabaret romanesco avendo come spunto la prima visita ginecologica, di certo con un ritmo più convincente. Fino a una terza parte virtuale e un ritorno drammatico a un wastaland romano avulso dal contesto che lo precede.
Da un’attrice proveniente dal cinema “griffato”di Muccino, Scola e Bellocchio e che vanta una considerevole presenza teatrale autoprodotta, ci si aspetta di certo, al di là del testo, un’interpretazione più autorevole e, soprattutto, coerente. Quanto poi questo mix a metà tra una prova concitata di memoria e uno spettacolo di Brignano possa aver trovato fonte d’ispirazione nel capolavoro di Scorsese del ’76 Taxi Driver, secondo quanto dichiarato dalla stessa autrice ed interprete, rimane un enigma irrisolto.
Giudizio. *1/2
Scroscio di e con Eleonora Danco
Regia di Eleonora Danco
Musiche scelte da MarcoTecce
Aiuto regista: Flavia Parboni
Disegno luci: Narda
Costumi: MDM
Organizzazione: Rossella Bettinardi
Milano, PiM Spazio Scenico, via Tertulliano 68/70
Dal 12 al 15 marzo 2010