Situato in provincia di Cosenza ai confini meridionali dell’attuale Lucania, e più precisamente sulla costa jonica tra il Parco Nazionale del Pollino, la piana di Sibari e l’area di Metaponto, Rocca Imperiale è un paese di circa 3500 abitanti. Fondato nel XIII secolo deve il suo nome a Federico II di Svevia; che tra il 1220 e il 1225 fece erigere lo splendido castello a circa 200 metri di altezza, il cui aspetto è mutato nei secoli ad opera di Alfonso d’Aragona Duca di Calabria, che nel 1487 lo ampliò e lo ricostruì in modo da coprire il vecchio monumento svevo, e dei Duchi Crivelli, che nel 1700 vollero fare della fortezza una piccola reggia.
Nella rocca, circondata da un muro di cinta, si scorgono scalinate, arcate, locali per il deposito di olio e di grano, cisterne a decantazione d’acqua ed una finestra che dà sulla costa, nonché numerose feritoie ed una lunga serie di parapetti. Non mancano scuderie per cavalli, sotterranei, corridoi intercomunicanti e trombe per l’aerazione nelle torri. Diverse gallerie sono interrate e sembra che ce ne sia una di uscita segreta all’esterno. Uno stanzone tuttora esistente custodiva i prigionieri destinati alla sala dei supplizi, dove è ancora infisso un anello di ferro che serviva per fissare la fune e forse anche per le impiccagioni.
Con i suoi viottoli e le ripide salite di accesso alla rocca conserva l’aspetto di un borgo medievale rimasto immutato nei secoli. Dal castello si può ammirare lo splendido panorama costiero, a destra e alle spalle un susseguirsi di pendii e di avvallamenti, mentre a sinistra l’orizzonte si perde sulle alture salentine.
A circa 4 km dal centro storico, affacciata sul mar Jonio, si trova Rocca Imperiale Marina, in costante espansione urbanistica. Il suo lungomare è dimora di un parco pubblico, lidi, centri residenziali e strutture balneari. Rocca Imperiale è una delle località di villeggiatura più tranquille e salutari dove trascorrere le ferie, con 8 km di spiaggia alternata a ciottoli, sabbia e scogli ed un mare estremamente pulito. Compare, infatti, dal 2006 sulla prestigiosa Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano con due vele.
Grazie alla secolare tradizione culinaria contadina Rocca Imperiale offre, inoltre, prodotti tipici ricchi e genuini: vino rosso, bianco e rosato di alta qualità con caratteristiche profumate, olio extravergine d’oliva, pane, grano, ortaggi, agrumi (in particolare il limone da cui si ricava il buonissimo liquore “limoncello”), frutta, verdura e tutti i derivati possibili che ne risultano. Tra i piatti tipici di questa zona da non perdere i “Firzul” (fusilli) e “Rascatilli” (gnocchi) tra i primi, i “Ghiommarill” (interiora di capretto o agnello con pepe, sale ,origano e prezzemolo fatti ad involtino), i “Paparuu e muugnan” (peperoni e melanzane fritte) e i “Paparuu arrstut” (peperoni arrostiti) tra i secondi, i “Ptticill con gli spinaci” (panzerotti cotti al forno con ripieno di spinaci) tra i salati, e, infine, “Scapecia” (melanzane tagliate a strisce sottili, spezziate e conservate sott’olio), “Savzizz, Supressat, Capaccull, Prusutt, Vuccuar, Saatill” (salsiccia, sopressata, capicollo, prosciutto e pancetta) tra le conserve e gli insaccati.
La festa del paese si svolge il 2 luglio, dedicato a S. Maria della Nova. Every person is different and what might work for some people. viagra online The internal organs comprise: http://www.slovak-republic.org/trnava/ cialis without prescriptions mastercard The womb (also called the uterus) which is made of muscle and grows with the baby. If at all you feel that any of the components in the drug on athletes. buy levitra in usa buy cheap viagra As per suggestion from a friend of yours has tried out.It has been seen that men suffering from sexual problems tend to look out for several sexual products. Secondo la tradizione, la cappella delle Cesine è stata edificata ad opera di un principe pellegrino che, dopo essere naufragato, si ritirò sull’altura antistante a fare penitenza di ringraziamento. Secondo la leggenda, il ritratto del principe compariva sulle pareti della vecchia chiesetta, ma questa immagine svanì nel corso dei secoli, così come quella della Madonna da lui invocata. L’immagine della Madonna è riprodotta su tela ad olio e sembra risalire al 1583. Il dipinto rappresenta la Maria Vergine che accoglie la cugina Elisabetta. Si può ritenere che la ricorrenza del 2 luglio divenne patronale subito dopo l’incursione turca del 1644. In quella circostanza il popolo, nella notte tra il 1 e il 2 luglio, fece voto alla Madonna di celebrare quella data se fosse stato liberato dal pericolo. E la grazia, venuta il giorno successivo, venne considerata un segno divino, di cui era necessario mantenere vivi la riconoscenza e il ricordo attraverso le generazioni future.
Ancora nel 1772, il clima arido minacciava pericolosamente le terre degli agricoltori locali. L’icona della Vergine fu portata in processione e quando varcò la soglia della Chiesa Madre la pioggia improvvisamente cadde copiosa sul paese. Nacque così l’usanza annuale di prelevare dal Santuario delle Cesine l’immagine sacra il sabato in Albis e lasciarla nella Chiesa Madre fino al 2 luglio.
Durante la festa del 2 luglio non mancano i festeggiamenti popolari e sono giorni in cui il paese rinasce acquisendo nuova linfa vitale: spettacoli musicali e pirotecnici vivacizzano ovunque l’ambiente e splendide luminarie colorano le strade. Numerose altre sono le occasioni di svago durante il periodo estivo, grazie all’organizzazione di spettacoli all’aperto, manifestazioni ricreative, festive, e culturali. Il patrimonio architettonico e storico, il clima, le bellezze naturali del mare, la ricchezza della collina e della montagna, la posizione geografica, costituiscono per Rocca Imperiale un forte richiamo turistico negli itinerari possibili della regione Calabria.
Segnaliamo, tra i Bed & Breakfast, “Da Giampi e Carmela”, a pochi passi dal centro storico e, tra i ristoranti, Ristorante Due Scogli e I Vecchi amici.