Foto: Parco Avventura, casa sugli alberi © Paola Raimondi
Foto: Parco Avventura, casa sugli alberi © Paola Raimondi
Foto: Parco Avventura, casa sugli alberi © Paola Raimondi

L’ultima tappa di questo percorso nel territorio della Daunia ci porta al Parco Daunia Avventura, dove si vive la natura in modo tutto nuovo. E infine eccoci a Biccari, uno dei borghi autentici d’ Italia, che ci stupisce per la conservazione di un paese come «c’era una volta … »  

Ha inizio il percorso dell’ultimo giorno di permanenza nella Daunia in una mattina di vento: si parte con il piccolo bus verso il Parco Avventura, un parco naturalistico immerso in uno scenario di suggestiva bellezza, vicino al Lago Pescara (l’unico montano della Puglia) e sotto al Monte Cornacchia, che è la vetta più alta della regione.
Davanti all’acqua del lago il freddo è pungente e il vento intenso, ma lo spettacolo veramente incantevole: tutto è immerso nel silenzio e questa sensazione di quiete ci accompagnerà lungo la passeggiata nel sentiero che sale sempre più su, tra una vegetazione rimasta intatta.

Qui la natura, infatti, è selvaggia e incontaminata.
La foresta ha un’estensione di 310 ettari di verde, con sentieri, aree attrezzate e punti di osservazione.
Sentieri naturalistici, percorsi acrobatici tra gli alberi, un bosco didattico, la possibilità di praticare sport, tiro con l’arco, trekking; progetti formativi ed educativi…
Al Parco Avventura vivere la natura non è più soltanto un desiderio, ma una reale esperienza conoscitiva ed esplorativa, aperta a tutti, grandi e piccini.
Qui si trova lo spazio ideale per momenti di relax per tutta la famiglia, l’occasione di incontro tra amici e l’opportunità di apprendimento per le scolaresche.
Giriamo all’interno del bosco nell’aria fresca e pulita, osservando le diverse attrezzature e -meraviglia delle meraviglie- ci troviamo davanti alle casette sugli alberi: tre metri per tre, per un nucleo familiare di 4 persone al massimo, per un totale di 20 posti letto.
Anche l’idea- progetto di musica nel bosco ha un fascino particolare e rende il Parco Avventura un angolo prezioso del territorio.
Dall’alto la visione si allarga e coglie la distesa del Tavoliere e, quando il cielo è limpido, addirittura le cinte del castello di Lucera.

Lasciato a malincuore questa magica regione dove la natura rigenera corpo e  spirito, ci avviamo verso il “tessuto urbano” di Biccari.
Biccari, dal latino vicus – bicchiere (o vicchiere in dialetto pugliese), si situa sul subappennino Dauno, quasi al confine con la Campania, in posizione collinare, nell’area naturale del lago Pescara e del bosco Cerasa, ai piedi del monte Cornacchia.
Il piccolo paese è davvero di una bellezza rimasta intatta, con vicoli, stradine che salgono e scendono, piazzette e strade lastricate in pietra.

Il centro è un nucleo abitato fino dal Neolitico e annovera chiese, palazzi storici e bei cortili.
Il Palazzo Caracciolo, in stile rinascimentale, realizzato nel ‘500 dal conte Marcello Caracciolo, è oggi sede del Municipio.
Importante punto di riferimento storico è l’imponente torre bizantina, di forma cilindrica, alta 23 metri, che sogguardiamo dal basso, all’inizio del nostro percorso di visita al borgo; ora sede di iniziative culturali. Fu costruita a scopi difensivi nel 1120 dal Catepano Bogiano. Da lì ha inizio la visita guidata del paese; e da quel punto riesco a intravedere la cupola del campanile di una chiesa, tutta a mosaici colorati, che spero di vedere più tardi da vicino…ma che resterà un miraggio irraggiungibile. Vengo però a sapere che ogni tassello del mosaico che riveste la cupola è stato offerto da un abitante di Viccari e questo mi sembra bellissimo.

Tra le chiese, la Chiesa Madre, Maria SS. Assunta, al centro del paese, si nota per la sua architettura neoclassica ed è tutta da ammirare la pavimentazione che le gira attorno.
Lì vicino, scopriamo, rimasto tale, il portone in legno di un’abitazione, dove ancora si notano i colpi sferrati dalla popolazione filoborbonica, insorta contro un abitante antiborbonico.
Davvero un passo indietro nella storia…un borgo più autentico di questo!
Da segnalare (e forse occasione per tornare), tra gli eventi,in giugno: IT.A.CA’, Festival del Turismo Responsabile, decima edizione.