Al Teatro Litta di Milano fino a domenica 4 marzo l’ultimo lavoro firmato da Corrado d’Elia ispirato al più celebrato dramma storico di William Shakespeare
Tetris è un videogioco di logica e ragionamento con tessere a incastro inventato nel 1984 dal russo Aleksej Pažitnov, mentre lavorava per l’Accademia delle Scienze dell’Urss. Il meccanismo è semplice nella sua efferatezza: i vari pezzi, chiamati “tetramini”, composto ciascuno da quattro blocchi, cadono uno alla volta e l’abilità del giocatore è quello di saperli inserire ruotandoli in modo da allinearsi e creare strato su strato una parete coerente senza falle. Riccardo III, ultimo sovrano appartenente alla casa di York e descritto da William Shakespeare nel suo dramma storico come un re malvagio tessitore di trame, può essere interpretato nell’immaginario creato dal drammaturgo inglese come un grande giocatore di tetris ante litteram, con la differenza, rispetto al format originario, che i “tetramini” sono costituiti dalle sue vittime.
Corrado d’Elia utilizza la piattaforma del gioco per la realizzazione di uno spettacolo innovativo, tecnologico, dal ritmo serrato, con toni ironici che lo rendono persino divertente, generando emozioni di solito estranee alla messa in scena del dramma shakespeariano. Un eccezionale cast di attori, che vede presenze consolidate del palcoscenico come Raffaella Boscolo, Marco Brambilla, Paolo Cosenza e Gianni Quillico con giovani interpreti dalla già brillante esperienza come Giovanni Carretti, Chiara Salvucci (qui anche autrice dell’ideazione scenica) e Antonio Valentino, riesce a conferire, grazie a uno schema che configura apparizioni e sparizioni sul palco come i soggetti di un war game, il giusto climax alla pièce. A guidare le loro mosse la voce di D’Elia in qualità del re demiurgo, quasi un Hinkfuss malvagio che muove i personaggi come pedine per raggiungere un obiettivo, la vittoria totale e definitiva sullo sfondo della guerra delle Due Rose. Nella metafora del gioco vengono superati i livelli, aumentano i punti, fino alla sconfitta nella battaglia di Bosworth Field per mano di Richmond dove tutto si sgretola. Il suggestivo disegno luci di Marco Meola, dai tratti psichedelici,e l’impianto musicale di Edoardo Ridolfi, che unisce il motivo originale di Tetris con musiche di ballate popolari russe,accompagnano drammaturgicamente il percorso narrativo in tutte le sue fasi.
Il destino è qui digitale, vince un fantomatico “dio” computerizzato che manda in pezzi tutto, ma sopravvive lo spirito di un potere dispotico e crudele pronto a riprendere il joystick simbolico di un nuovo decorso politico. Tutti i personaggi indossano costumi contemporanei, in sintonia con lo spirito postmodernista del lavoro teatrale. Il merito di Corrado d’Elia non è semplicemente quello di avere riproposto una delle opere più celebrate di Shakespeare in chiave alternativa, ma quella di avere creato una riflessione sulle possibili connessioni fra governance e malvagità umana, situazione che può nascondersi dietro un’apparente normalità, frutto di un disegno contorto di cui la storia troppo spesso ci ha mostrato i tratti distintivi. Parafrasando Riccardo III, una fucina di regni che non valgono nemmeno lo zoccolo di un cavallo.
Giudizio: ****
Produzione COMPAGNIA CORRADO D’ELIA
Riccardo IIIdi William Shakespeare
Adattamento e regia di Corrado d’Elia
Assistente alla regia: Luca Ligato
Con Andrea Bonati, Raffaella Boscolo, Marco Brambilla, Giovanni Carretti, Paolo Cosenza, Corrado d’Elia, Gianni Quillico, Chiara Salvucci, Antonio Valentino
Ideazione scenica e grafica: Chiara Salvucci
Costumi: Rossana Parise
Responsabile produzione: Beatrice Nannetti Pozzi
Tecnica e disegno luci: Marco Meola
Tecnico audio: Edoardo Ridolfi
Milano, MTM Teatro Litta, Corso Magenta 24
Dal 20 febbraio al 4 marzo 2018
www.mtmteatro.it
http://corradodelia.it