Ho letto Relazioni (Sei racconti), e ne ho apprezzato la profondità dei temi – nella scorrevolezza della scrittura – e la scelta di trattarli con lievità e anche sottile humour. L’alternanza tra dialoghi e descrizioni del vissuto psicologico dei personaggi alimenta la tensione narrativa che spinge il lettore a leggere, leggere. Il libro è reperibile sia in libreria che negli shop on-line. Ho quindi deciso di incontrare l’Autrice, a Milano, nei pressi della storica Libreria Popolare di via Tadino 18, dove il libro è stato presentato da Giusi Drago nel 2022
Qualche dato biografico dell’Autrice, innanzitutto. Sonia Lotti nasce a Milano, nel 1962. Ha un curriculum variegato da cui si deduce uno spiccata attitudine artistica. Dopo il diploma Magistrale frequenta infatti la Scuola di Arti Specializzate del Castello Sforzesco specializzandosi nel mosaico. Si laurea all’Università IULM di Milano in Lingua Francese con una tesi in Estetica sulla femminilità e la sessualità nel primo futurismo francese. Da giovane ha lavorato come assistente fotografa e di produzioni cinetelevisive. Ha collaborato con Fiera Milano come traduttrice e poi ha impartito lezioni di lingue. Dipinge (ha parlato di lei di lei la giornalista e architetta Marina Ionna su Casa Viva). Impara poi il restauro nella bottega del maestro Luigi Ghezzi. Ha collaborato con le edizioni Cairo a riviste di arredamento e bricolage. Scrive articoli per “Tutto Bergeggi” e per “Civico 20 news” (rivista on-line di Torino). Pubblica “Relazioni”.
Lucy Lo Russo – Punto & Linea Magazine: Relazioni, (Sei racconti), è stato pubblicato nel 2022. Com’è nata questa tua opera prima di narrativa?
Sonia Lotti: Ho scritto Relazioni perché mi sono accorta di un’ovvietà, cioè che i problemi maggiori le persone li avevano proprio nelle relazioni, e così mi venuto in mente di scrivere dei racconti su come utilizzare la propria saggezza e le proprie capacità per esprimere un messaggio incoraggiante per molti. Una cosa ovvia non necessariamente è banale e se lo è c’è una dignità profonda anche in quella perché non sempre è fine a sé stessa. Ho cercato di mettere a tacere le banalità e di eliminare il superfluo per cercare la profondità.
Prima ho scritto senza pormi minimamente il problema del lavoro. Direi che ho iniziato a lavorarci seriamente quando, da tutto il materiale scritto, ho voluto creare una antologia di racconti. Il racconto, rispetto ad altri generi letterari penso sia più diretto e sintetico, più chiaro e immediato. Mi piaceva l’idea di scrivere su diverse relazioni e a questo scopo mi servivano racconti diversi tra loro. Gli argomenti dei racconti – che siano la relazione tra un padre e una figlia, o quella tra due amiche – sono pretesti che hanno lo scopo di indagare i drammi o i micro-drammi della vita quotidiana o i fatti irrisolti nelle relazioni.
Lucy Lo Russo – P&LM: Da quanto ci stavi lavorando?
Sonia Lotti: Forse ho veramente iniziato a lavorare quando leggevo. Leggere – per me come credo per ogni scrittore – è una parte essenziale del lavoro. Era da allora che questo lavoro era “in potenza”, la pratica è arrivata dopo. Gli autori che leggevo mi facevano riflettere e mi comunicavano il loro stile poi stava a me inventarmi il mio e scrivere le mie storie. Saprei solo dirti che ad un certo punto è stato partorito questo mio bambino di carta. Alcune notti non dormivo e pensavo a cosa avrei scritto la mattina dopo, mi figuravo i personaggi e le loro battute. La gestazione è stata dolce e difficile, lenta, perché sono una “maceratrice”. Devo lasciar riposare quello che scrivo. Scrivo “a fiume” e poi cancello, quello che lascio è quello che mi soddisfa dopo aver eliminato il superfluo.
Lucy Lo Russo – P&LM: Quale dei sei racconti sceglieresti, se tu dovessi rappresentare te stessa con uno solo?
Sonia Lotti: Sceglierne uno solo tra i miei racconti è molto difficile perché mi ci ritrovo in molti, ma sceglierei La Scelta; è un racconto particolarmente surreale, ironico e che evidenzia bene la mia cocciutaggine ma anche la mia resilienza. C’è fantasia in questo racconto e c’è la mia voglia di sdrammatizzare persino sull’ argomento della morte. Vedi, lo so che questo a molti può sembrare irriverente ma siamo davvero sicuri che la serietà sia un beneficio? O a volte non è piuttosto una noia abissale? Sì, io sono quella che se le cose reali sono scomode cerca di sistemarle, almeno ci provo, e cerco di ridere di me, sarà che piangere non mi piace. Come avrai notato, ogni mio racconto è preceduto da una citazione scritta o detta da qualche genio di diverse arti. Questo racconto inizia con un estratto di Daisaku Ikeda, maestro che da poco ci ha lasciato, ma oggi indiscusso lavoratore della pace mondiale, nonché mio maestro buddista. Qui lui dice una cosa utilissima al mondo intero, certamente non facile, ma a mio avviso, fondamentale per la vita di tutti: “Il nostro cuore deve essere vivo se desideriamo condurre un’esistenza che sia di stimolo per gli altri, deve essere pieno di passione ed entusiasmo”, questo è un refrain che mi ripeto spessissimo, una botta di vita.
Lucy Lo Russo – P&LM: Quali sono gli obiettivi principali della tua scrittura narrativa?
Sonia Lotti: Da un certo punto di vista non li decido io perché sono sempre i lettori ad intuire in maniera diversa quello che vogliono percepire. Io cerco di dare loro una scrittura semplice, una visione svelta ma efficace, una dose di ironia e di buon umore, di farli entusiasmare. Nella mia scrittura cerco l’onestà senza disdegnare l’assurdo anzi utilizzandolo per chiarificare i miei messaggi. Mi interessa che il lettore possa ritrovare qualcosa di sé stesso in quello che legge, sentirsi a casa, ma mi interessa anche porgli delle domande attraverso la scrittura.
Lucy Lo Russo – P&LM: Cerchi di cambiare un po’ la vita dei tuoi lettori?
Sonia Lotti: Sì, almeno un pezzettino, perché credo che un buon libro ci aiuti sempre a capire qualcosa in più di noi stessi. Il mio obiettivo è di fare sentire un certo grado di umanità, forse per arginare e stemperare la cattiveria, la crudeltà, l’animalità, il servilismo, la stupidità, la razionalità senza una fede, la discriminazione, la cultura senza umanità. Insomma, vale dentro la mia testa il principio di “sapere di non sapere”, di meravigliarsi della bellezza e delle grandezze umane. Ho detto basta con il Male che ci lascia a bocca aperta. Io sono una persona comune e talvolta – di fronte alle notizie dei telegiornali – decido di ascoltare chi ha una visione più ottimista perché l’ottimismo mi fa bene e fa bene a tutti.
Lucy Lo Russo – P&LM: Quali sono gli scrittori di racconti che ti hanno influenzato e perché?
Sonia Lotti: Molti mi hanno influenzato: Piero Chiara perché è il maestro dei racconti, sbeffeggia la provincialità, la religiosità quando è ottusa e bieca. Etgar Keret perché è un pozzo di invenzioni surreali che cadono nella realtà e, per lo stesso motivo, anche se con uno stile diverso, Paul Auster. Piersandro Pallavicini perché è uno scrittore – psicologo soprattutto delle caratteristiche femminili ed è molto acuto ed è ironico non meno di Piero Chiara. Francesco Muzzopappa perché è un tecnico della risata ed è fotografico; Chandra Livia Candiani perché ignora gli schemi mentali ripetitivi e perché è rivelatrice dello stupore, Susan Vreeland perché racconta le emozioni con perizia e vivacità, Luciano De Crescenzo perché è attento minuzioso e saggio, Antonio Tabucchi maestro dello sconcerto in cui svolazza una certa inquietudine quasi metafisica e una carica vitale potente.
Lucy Lo Russo – P&LM: e per quanto riguarda i “classici”?
Sonia Lotti: Poi ci sono sicuramente i maestri indiscussi, i maghi della letteratura, quelli che quando li leggo non capisco bene se sono in cielo o dove: mi innamoro delle loro parole, un tesoro inestimabile. Questi maghi entrano nel mio spirito e lo stupiscono. A volte è assolutamente misterioso come io possa far miei i loro pensieri o averli assimilati, ma questo è soprattutto un fatto inconscio. Non oso sfidare i maghi perché questi colossi della letteratura sono devozioni interiori. Mi riferisco a Virginia Woolf che insieme a Marguerite Yourcenar è regina del pensiero introspettivo e del fluire libero delle emozioni; Carlos Castaneda perché signore dell’avventura, studioso della conoscenza e della coscienza umana.
Lucy Lo Russo – P&LM: Forse mi è più chiaro il valore dell’epigrafe all’inizio di ognuno dei tuoi racconti…
Sonia Lotti: Infatti, come ho detto prima ogni mio racconto è preceduto da un “incipit” di diversi autori o scienziati. C’è anche François de La Rochefoucauld le cui massime, per molti aspetti sono ancora un modello di comportamento ineccepibile e sano; c’è la rinsavita Patty Smith, post periodo tossico transgressive, che con “People have the power”, trova un fulcro nella gente comune, riconoscendo un ruolo importante a tutti nessuno escluso, tema a me molto caro. Quello che ho letto mi resta a volte addosso, a volte so ripeterlo, a volte lo dimentico, ma se mi serve, so che in qualche modo, è dentro di me, e cerco di farne tesoro mentre scrivo.
Lucy Lo Russo – P&LM: Come possiamo riallacciarci alla tua formazione in Arte?
Sonia Lotti: Come sai per scrivere bisogna immaginare e a me piace moltissimo usare la fantasia e costruirci sopra delle storie, dei personaggi, dei dialoghi, dei paesaggi. Scrivere è per me un po’ come dipingere, una tecnica fatta di dosi e di misure di miscele, e poi la prospettiva, l’inquadratura, il fuoco e lo sfocato, il colore e il suo spessore, il tratto e soprattutto la capacità di fermarsi al momento giusto.
Lucy Lo Russo – P&LM: Ci saranno ancora occasioni pubbliche per “Relazioni”?
Sonia Lotti: Sì, giovedì 7 marzo sarò al Salotto Masada di Milano, in viale Espinasse 41 a Milano alle 21:00. Ugo Sandulli presenterà il libro.
Lucy Lo Russo – P&LM: Bene. Verrò sicuramente. Grazie Sonia, anche a nome dei lettori di Punto e Linea Magazine e di chi ci leggerà tramite le condivisioni dell’articolo. So che stai già lavorando a un nuovo progetto. Non mi resta che augurarti…tanti nuovi lettori!
Per saperne di più e per acquistare il libro on line:
Sonia Lotti, “Relazioni, (Sei racconti)”
Edizioni Robin
ISBN 979-12-5467-428-4
Prezzo: € 14,00
Anno e mese di pubblicazione: dicembre 2022
Pagg. 120
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Salotto Masada Eventi
7 marzo 2024: Evento per i tesserati
Consiglio la lettura di questa ultima fatica di Sonia Lotti che approfondisce temi di grande rilevanza, senza saccenza e senza annoiare il Lettore.
Assisterò al evento con piacere
Fiera di essere tua amica. Sei grande e profonda in ciò che scrivi. Ci metti l anima e il cuore. Brava Sonia!!!