E’ stata presentata venerdì 7 giugno, presso l’ARCI di via Bellezza a Milano, la seconda edizione del Festival teatrale dedicato al lavoro Prosa et Labora, in programma domenica 16 giugno allo Spazio MIL di Sesto San Giovanni.
Un contenitore che, oltre a coniugare il teatro con il mondo del lavoro, intende promuovere alcune proposte per la risoluzione delle principali problematiche inerenti la cultura, e garantire la possibilità di uno sviluppo nel variopinto settore che questa rappresenta. Un’iniziativa che oggi si pone coraggiosamente in frizione con le autorità politiche del Paese, dopo la decisione del governo di procedere ad ulteriori tagli del F.U.S. (Fondo Unico per lo Spettacolo), già ridotto ai minimi termini di 400 milioni di euro annui. Gli interventi di Giancarlo Albori, segretario della SAI/SLC CGIL e di Stefano Landini, segretario della CGIL Lombardia, hanno affrontato la questione illustrando il costante lavorio sindacale dentro la categoria e sul territorio. Ne è emerso subito un dato inaspettato: nonostante il disimpegno dei governi nei confronti della cultura, che ha conosciuto pochi anni fa anche l’infelice affermazione di un ministro “con la cultura non si mangia”, lo “sbigliettamento” dei teatri ha superato nel 2012 quello degli stadi per le partite di calcio. Detto ciò, l’Italia rimane in Europa il fanalino di coda per le sovvenzioni culturali (basti pensare che la Francia investe nel solo cinema 470 milioni di euro), e, come ha ricordato Emanuele Patti, presidente dell’ARCI milanese, il rischio che si corre è quello di disintegrare gli sforzi di tante giovani realtà teatrali, le quali, senza alcun tipo d’incentivo, difficilmente riusciranno a proseguire nel loro operato. Questo significherebbe depauperare il Paese di ulteriori risorse umane, che potrebbero, come in altri settori, trovare ospitalità all’estero o, peggio ancora, incrementare la disoccupazione già elevata. Proprio per questo, Patti ha annunciato l’intenzione d’istituire, quale evoluzione del Festival, uno sportello per gli artisti in difficoltà, con l’obiettivo di unire tutte le energie positive del settore e creare una coesione sociale alla cultura. Marta Galli, ideatrice e direttrice artistica del progetto, ha espresso l’intenzione di realizzare una piattaforma, partendo proprio da Prosa et Labora come contenitore creativo e di confronto, al fine di porre, alle istituzioni nazionali e del territorio, alcune rivendicazioni, indispensabili per uno sviluppo adeguato del settore. In particolare, sul piano nazionale, oltre alla promulgazione di una legge quadro sulla categoria, intende richiedere quelle giuste agevolazioni fiscali, dall’IVA alla detraibilità, già presenti nei partner europei, nonché di configurare una forma giuridica per le imprese culturali, attualmente inesistente. Nei confronti del comune di Milano viene richiesto invece, come nelle intenzioni già esplicitate dal sindaco Pisapia, la costituzione di uno sportello unico per lo spettacolo dal vivo, nonché l’istituzionalizzazione della forma delle residenze, sul modello di Etre della Fondazione Cariplo, all’interno degli spazi liberi, responsabilizzando nel contempo i teatri ad ospitare le residenze di due o tre compagnie l’anno, come già avviene nel caso del Teatro della Cooperativa e il Teatro Verdi. La giornata del 16 si apre alle 11,30 proprio con il dibattito intitolato “Artista sì, ma via di qui”, presso il Corridoio Torre di Vetro, sulle condizioni e tutele dei lavoratori dello spettacolo in Europa e il confronto con la situazione italiana. Al termine dell’incontro è previsto un omaggio a Franca Rame, con un monologo interpretato da Federica Fracassi. Numerosi gli spettacoli che si terranno nelle diverse aree dello Spazio MIL, rassegna che inizia alle 14,30 con Servizio di pulizia o corpo sociale della compagnia torinese “Associazione 15 Febbraio” , per concludersi alle 21,30 con il classico di Ascanio Celestini Fabbrica. Contemporaneamente sono previste performance a ripetizione e, alle 17, l’incontro “Sportello del teatrante in crisi, ovvero elementi di gestione teatrale for dummies”, a cura di AV Turnè e Lab 121, che ha come tema le basi del sistema contrattuale, produttivo e distributivo del mercato teatrale italiano. Un festival ricco di iniziative, in uno spazio significativo per la sua storia produttiva e operaia a Sesto e più in generale nell’area metropolitana milanese, volto a creare quelle giuste sinergie tra competenze, al fine di unire la creatività del presente con le aspettative di un’evoluzione culturale possibile.
PROGRAMMA FESTIVAL:
IL DIBATTITO
Ore 11.30:
Corridoio Torre di Vetro
ARTISTA SI, MA VIA DI QUI
Condizioni e tutele dei lavoratori dello spettacolo in Europa
e confronto con la situazione italiana
Intervengono:
Graziano Gorla, Segretario generale Camera del lavoro di Milano
Silvano Conti, Segreteria nazionale SLC CGIL
On. Roberto Rampi, membro della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati, gruppo PD
Fiorenzo Grassi, direttore organizzativo Teatro Elfo Puccini di Milano
Tommaso Sacchi, operatore culturale, consulente per le arti dello spettacolo
Davide D’Antonio, SmartEu e Cresco
coordina: Giancarlo Albori, SLC CGIL e SAI
Ingresso gratuito
al termine dell’incontro verrà offerto un buffet
L’INCONTRO
Ore 17.00
Foyer Spazio M.I.L.
SPORTELLO DEL TEATRANTE IN CRISI
OVVERO ELEMENTI DI GESTIONE TEATRALE FOR DUMMIES
a cura di AV Turnè e Lab 121
Un incontro in cui apprendere le basi del sistema contrattuale, produttivo e distributivo del mercato teatrale italiano. Un contesto informale in cui attori, registi e drammaturghi per vocazione, spesso organizzatori per necessità, affrontano l’ABC della gestione teatrale, materia sempre in bilico tra normativa e consuetudine.
Necessaria la prenotazione: info@lab121.it – 342/1259421
Ingresso gratuito
SPETTACOLI TEATRALI
Ore 14.30
Uffici Spazio M.I.L. – Torre di Vetro, secondo piano
SERVIZIO DI PULIZIA O CORPO SOCIALE
Associazione 15Febbraio | Torino
con Valentina Diana e Lorenzo Fontana
regia di Claudia Hamm
Due attori impegnati con caparbietà e olio di gomito nelle quotidiane pulizie: è la performance ironico-melanconica di Valentina Diana, Lorenzo Fontana e Claudia Hamm, con la regia della berlinese Claudia Hamm. Lo spettacolo fa i conti con la precarietà della vita e i desideri inappagati. Gli interpreti inventano sistemi di resistenza disperata e comica, facendo le pulizie diventano inventori professionisti di strategie per la sopravvivenza: piangono, ridono, non si arrendono. Dopo l’importante tournée francese e la presenza a Milano al Teatro Elfo Puccini, lo spettacolo approda negli uffici dello Spazio M.I.L., dove il panorama dalle vetrate della torre lo renderanno un’esperienza ancora più unica.
Massimo 40 spettatori.
Prenotazione obbligatoria a prosaetlabora@artevoxteatro.it
durata: 60 minuti
Ingresso 5,00 €
Ore 16.00
Giardino esterno
SENZA NIENTE, L’ATTORE
Teatro Magro | Mantova
Con Alessandro Pezzali
Regia Flavio Cortellazzi
Senza palco. Senza Identità. Senza Soldi. Senza pubblico. Il teatro è rimasto Senza Niente. Teatro Magro approccia in modo ironico e originale il tema della crisi perenne che caratterizza il teatro e la cultura attraverso un percorso che si snoda in 4 monologhi. Perchè “fare arte” è una professione e la si può fare senza scenografie, senza luci, senza musiche. Senza Niente. L’ATTORE è la prima tappa di questa tetralogia.
Senza Niente, Solo Un Monologo.
durata: 50 minuti
Ingresso 5,00 €
Ore 17.30
Corridoio Torre di Vetro
BRUGOLE
Proxima Res | Milano
di Lisa Nur Sultan
con Elisa Lucarelli, Leonardo Maddalena, Emiliano Masala
Regia di Emiliano Masala e Lisa Nur Sultan
Spettacolo vincitore premio Nuove Sensibilità e menzione speciale al Bando Storie di Lavoro 2011
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Una giovane coppia alle prese con la libreria Billy: 7 assi, 54 viti e 2 brugole. Il mobile viene incessantemente montato e smontato, strumento e simbolo dei loro estemporanei progetti di vita. Arguta e ironica scrittura scenica che condensa in sessanta minuti le ansie di una vita. Lo spettacolo scivola leggero e pone interrogativi eterni che trovano una chiosa nelle assi della libreria, vera e propria metafora della nostra precaria e confusa contemporaneità.
“Avvertenza: nonostante la drammaticità degli argomenti trattati, lo spettacolo purtroppo fa ridere”.
durata: 60 minuti
Ingresso 5,00 €
Ore 19.30
SPAZIO MIL
MI CHIAMO ROBERTA, HO 40 ANNI, GUADAGNO 250 EURO AL MESE
Teatro I | Milano
dal libro di Aldo Nove
drammaturgia Federica Fracassi, Renzo Martinelli, Aldo Nove
con Federica Fracassi
musica dal vivo Guido Baldoni
aiuto regia Francesca Garolla
progetto e regia Renzo Martinelli
Lo spettacolo nasce dal testo d’inchiesta di Aldo Nove, il primo di una lunga serie che indaga il “caso precariato”. La regia sceglie come nodo centrale d’indagine il fatto che il precariato sia tutt’uno con le nostre esistenze, costringendo un’intera generazione all’impossibilità di progettare, di comprare una casa, di pensare a un figlio, a una famiglia. L’universalità delle storie è il centro di questa ricerca letteraria e musicale che ha come protagonisti l’attrice, il musicista, il pubblico, persone vere che attraverseranno questo evento. Federica Fracassi entrerà nei materiali narrandoli come osservatrice, giornalista, investigatrice. Insieme al musicista guiderà gli spettatori in un viaggio che li riguarda, attraverso le tante storie tragiche e a volte paradossalmente comiche raccolte da Aldo Nove. Le nostre storie.
durata: 60 minuti
Ingresso 7,00 €
Ore 21.30
Palco Esterno Carroponte
FABBRICA
di e con Ascanio Celestini
“Fabbrica” è un racconto teatrale in forma di lettera, la storia di un capoforno alla fine della seconda guerra mondiale raccontata da un operaio che viene assunto per sbaglio. Il capoforno parla della sua famiglia. Del padre e del nonno che hanno lavorato nella fabbrica quando il lavoro veniva raccontato all’esterno in maniera epica. Per il capoforno la fabbrica ha un centro e questo centro è l’altoforno. La fabbrica lavora per il buon funzionamento dell’altoforno e i gas dell’altoforno trasformati in energia elettrica mandano avanti lo stabilimento. L’antica fabbrica aveva bisogno di operai d’acciaio e i loro nomi erano Libero, Veraspiritanova, Guerriero. L’età di mezzo ha conosciuto l’aristocrazia operaia con gli operai anarchici e comunisti che neanche il fascismo licenziava perché essi si rendevano indispensabili alla produzione di guerra. Ma l’età contemporanea ha bisogno di una fabbrica senza operai. Una fabbrica vuota dove gli unici operai che la abitano sono quelli che la fabbrica non riesce a cacciare via. I deformi, quelli che nella fabbrica hanno trovato la disgrazia. Quelli che hanno sposato la fabbrica lasciandole una parte del loro corpo, della loro storie e della loro identità.
durata: 75 minuti
Ingresso 12,00 € (10,00 euro con l’abbonamento al Festival)
Performance Teatrali
Ore 14.00 e poi a ripetizione durante la giornata
Giardino esterno
TRENCH
Into the Aquarius | Milano
di Alessandra MR D’Agostino
Cast: tre personaggi, di sesso maschile
Trench rappresenta, in una manciata di minuti, il processo di spersonalizzazione della risorsa umana all’interno del contesto lavorativo, nelle tre fasi (prima, durante e dopo). La performance si muove nell’assenza di una vera e propria trama, realizzando invece un’opera teatrale nuova, certamente non classica, che si ispira all’idealismo tenace ed anticonformista delle opere futuriste.
Into The Aquarius è una Compagnia Teatrale meticcia, nata in un vecchio insediamento industriale della Rubattino milanese. Al suo interno 13 performers: fotografi, registi, dj, disegnatori, counselor, scrittori e attori.
durata: 20 minuti
Ingresso gratuito
Ore 15.30
Corridoio Torre di Vetro
InFactoryAgain
ovvero “Tempi moderni” non più contemporanei
Teatro dei Gatti | Bologna
Con Eloisa Gatto, Stefano Rocco, Fabio Arcifa
rumori e suoni dal vivo di Davide Fasulo
La performance utilizza un linguaggio di azioni eseguite in sincrono su suoni e rumori realizzati dal vivo con oggetti readymade, materiale di riciclo e strumenti musicali. Protagoniste sono tre identiche sagome nere con contorni bianchi e maschera. I gesti e i rumori costituiscono una partitura di azioni meccaniche, ritmi disumanizzati, che evocano le immagini delle grandi fabbriche. La performance è un’attuale rivisitazione di “L’usine” di Etienne Decroux, una pièce degli anni ‘60 sul lavoro operaio in catena di montaggio. Lo scopo è realizzare una trasposizione artistica che segua la grammatica del mimo corporeo astratto di Decroux: movimenti che non riproducono la quotidianità, ma la evocano.
durata: 20 minuti
Ingresso gratuito
ARTEVOX TEATRO
in collaborazione con ARCI, CGIL Camera del Lavoro Metropolitana di Milano, CGIL Lombardia, Sindacato Attori Italiano
presenta:
Prosa et Labora Festival 2
Seconda Edizione
INFO E PRENOTAZIONI:
Prosa et Labora Festival
Carroponte e Spazio M.I.L.
Via Granelli, 1 | Sesto San Giovanni (Mi)
Biglietti 5, 7 e 12 euro + prevendita
Abbonamento Festival 15 euro
(escluso FABBRICA scontato a 10 euro con abbonamento)
PREVENDITE: VIVATICKET.IT
Tel. 333.2962935 – prosaetlabora@artevoxteatro.it