Foto di scena: Leo Gullotta (sul divano), Eugenio Franceschini in Prima del silenzio al Teatro Franco Parenti di Milano
Foto di scena: Leo Gullotta (sul divano), Eugenio Franceschini in Prima del silenzio al Teatro Franco Parenti di Milano
Foto di scena: Leo Gullotta (sul divano), Eugenio Franceschini © Tommaso Le Pera

Prima del silenzio è uno dei capolavori di Giuseppe Patroni Griffi, artista eclettico costantemente alla ricerca di nuove suggestioni, significati inediti e lidi ancora inesplorati tra cinema e teatro, scrittura drammaturgica e regia. Messo in scena per la prima volta nel 1979, interpretato da Romolo Valli e diretto da Giorgio De Lullo, questo testo sembra scritto oggi, nella sua straordinaria attualità. Un intellettuale decide di abbandonare tutto – dalla famiglia all’agiatezza economica, dalla professione alle convenzioni sociali – per abbandonarsi ai ricordi, ad un amaro bilancio della propria vita, affidando i suoi pensieri al dialogo con un giovane, linfa pura e vivificante. Tra loro un fiume parole, che per l’uomo (volutamente senza nome, a sottolineare l’universalità della vicenda) sono vita, creatività, passione, mentre per il ragazzo rappresentano un limite, inutili e incomprensibili suoni fonetici in un mondo fatto di “cose da poco”. Proprio oggi, nell’era della comunicazione, la parola assume una centralità che va a cozzare contro la sua vera essenza: è in questa prospettiva che Prima del silenzio diviene il dramma della parola che sempre più spesso non corrisponde alle cose, che non riesce più a farsi sentire perché sussurrata, non urlata. Lo spettacolo assume quindi la forma di inno e – al contempo – monito alla parola. Un inno alla parola autentica che vive nella poesia, attraverso la quale dar voce all’anima per creare legami e affettività. Un monito, invece, alla parola che si svuota della propria essenza, relegata a mero esercizio retorico, schiacciata dal frastuono della modernità che incombe. Leo Gullotta porta in scena il suo personaggio con straordinaria intensità, emozionando e coinvolgendo lo spettatore in un inarrestabile fluire di parole e immagini, mantenendo lo spettacolo vivo e vibrante per novanta minuti, senza battute d’arresto. Rivelazione del panorama teatrale italiano, il ventiduenne Eugenio Franceschini affianca Leo Gullotta mostrando un talento già maturo nonostante la giovanissima età, sviluppando un personaggio ricco di sfaccettature, tra brutalità e tenerezza, tra zingaresca libertà e sensibilità intellettuale. La regia di Fabio Grossi esalta pienamente il copione, riproposto con assoluta fedeltà al testo originale di Patroni Griffi, facendo convivere sulla scena una molteplicità di linguaggi che si compenetrano per dare vita a uno spettacolo ricco di suggestioni, dalle scelte illuminotecniche a quelle musicali, dalle proiezioni digitali alla teatralità più autentica.

Giudizio: ****

 

Produzione Teatro Eliseo in collaborazione con Fuxia contesti d’immagine

Prima del silenzio di Giuseppe Patroni Griffi
Con Leo Gullotta, Eugenio Franceschini
Con le apparizioni di Sergio Mascherpa, Andrea Giuliano e con l’apparizione speciale di Paola Gassman
Regia di Fabio Grossi

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Regista assistente: Mimmo Verdesca
Video: Luca Scarzella
Musiche: Germano Mazzocchetti
Disegno luci: Umile Vainieri
Risoluzione scenica: Luca Filaci
Disegno audio: Franco Patimo

Milano, Teatro Franco Parenti, Sala Grande, via Pier Lombardo 14
Dal 22 gennaio al 2 febbraio 2014
www.teatrofrancoparenti.it