Foto: manifesto Scintile 2022 © Teatro Menotti Milano
Foto: manifesto Scintile 2022 © Teatro Menotti Milano
Foto: manifesto Scintile 2022 © Teatro Menotti Milano

IL NUOVO TEATRO IN VETRINA
Dodicesima edizione

MILANO 18-19 GIUGNO 2022

Sono state selezionate le otto compagnie che parteciperanno a Scintille, il concorso rivolto a compagnie teatrali professionali under 35 finalizzato alla produzione di uno spettacolo da promuovere sul territorio nazionale. Il premio, giunto alla dodicesima edizione, è promosso e realizzato dal Teatro Menotti in collaborazione con Festival AstiTeatro e la Fondazione Piemonte dal Vivo. Si svolgerà il 17 e 18 giugno ad Asti, nei cortili dei Palazzi storici (Archivio Storico, Palazzo Alfieri, Michelerio e Palazzo Ottolenghi), all’interno di AstiTeatro 44, e il 18 e 19 giugno a Milano al Teatro Menotti.

COMPAGNIE SELEZIONATE:
Compagnia
Crack24(Torino) “Belly Button”
Compagnia Alessandro Sesti e Giacomo Sette (Foligno) “L’origine dell’eroe”
Compagnia Marcello Manzella
(Caserta) “Madrioska”
Collettivo Cenerentola
(Roma) “Salomè”
Margot Theatre Company (Cerveteri, RM) “
Pasolini-Sotto gli occhi di tutti”
Compagnia Francesca Caselli
(Ferrara) “Estranee”
Gruppo della Creta (Roma) “Finzioni”
Anomalia Teatro e Compagnia del calzino (Torino) “Fantasie di complotto”

Le otto compagnie presenteranno un assaggio di 20 minuti del proprio spettacolo ad Asti e Milano. Il progetto vincitore, scelto dal pubblico e da una giuria di operatori teatrali, riceverà un contributo di 8 mila euro e la possibilità di rappresentare lo spettacolo finito nelle stagioni teatrali 2022/2023 di Asti e del Teatro Menotti di Milano.
La collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo, in un’ottica di rete e promozione dei processi rivolti all’innovazione in campo artistico, alla sperimentazione dei nuovi linguaggi della scena con particolare riguardo ai giovani e alla promozione di nuovi talenti, si svilupperà attraverso la programmazione di una recita dello spettacolo vincitore sul territorio piemontese. La compagnia selezionata circuiterà con un cachet fisso stabilito in 1.500 euro + iva (onnicomprensivo di scheda tecnica e aiuti su piazza).

18 GIUGNO

Ore 19:30
Compagnia Crack 24
BELLY BUTTON
Comprenderti è rivoluzionarmi
Una vecchia casa in mezzo al bosco, la famiglia che vi abita ha radici profonde come gli alberi che si vedono dalla finestra. Da qui è difficile credere che si possa scappare. Questa performance nasce dall’ombelico e risponde al desiderio di riscrivere il passato, giocando a cambiarlo e non più a subirlo, per arrivare a comprenderlo. Evitare il viaggio di ritorno a casa è evitare sé stessi, evitare la vita. Come mi trasformo da vittima a creatore? Come ti dico quello che non ti ho mai detto? Belly Button è nato da un’idea di Agnese Mercati della compagnia Crack24 nel 2021 all’interno del progetto Fahrenheit 2.0 #ArtNeedsTime – un format artistico partecipato che usa come argomento la letteratura, ideato e curato dalla compagnia teatrale Il Mulino di Amleto diretta da Marco Lorenzi e Barbara Mazzi in collaborazione con Asterlizze.

Ore 20:10
Compagnia Marcello Manzella
MADRIOSKA
Come va? Che cosa provi? Di cosa hai bisogno? Come ti ha fatto sentire? Che cosa vuoi lasciare andare?
Con una ritualità quasi sciamanica una figura femminile vestita in nero porrà sé stessa e noi, il suo pubblico, dinanzi a diversi dilemmi: Chi è lei? Chi siamo noi? Chi è Dio? Cosa è reale? Cosa è finzione? Nel far questo la donna, al pari di una matrioska, si aprirà, si spoglierà, e darà sfogo ad una serie di storie che vedono come protagoniste le donne. Donne violentate, non solo fisicamente, ma vittime di un contesto sociale che le tiene prigioniere, incapaci di reagire, se non affidandosi alla loro effimera fede. Donne che fanno i conti con il loro passato, il loro presente e il loro futuro. Figlie che diventano madri e madri che diventano figlie.

Ore 20:50
Anomalia Teatro e Compagnia del calzino
FANTASIE DI COMPLOTTO
Potere, politica, scienza offrono rappresentazioni e rituali oggi più che mai distanti e manchevoli; è in questa mancanza che intervengono le “fantasie di complotto”: narrazioni diversive che rispondono al bisogno primordiale di incontrare l’affascinazione, lo stupore consolatorio che riempia di senso esistenze altrimenti afflitte, confuse, perse. L’inganno rimpiazza dunque la pochezza che la realtà concede, rispondendo a un bisogno collettivo di senso, di appartenenza e condivisione, irrinunciabili in quest’epoca del controllo, della frattura sociale, dell’immaginazione negata.
Fantasie di complotto nasce dall’immersione profonda nelle domande che alimentano queste narrazioni, aggirando la facile contrapposizione tra tifoserie per affondare nelle spinte che animano i movimenti complottisti: perché sempre più persone sembrano disposte a credere a un mondo invaso dai malvagi invece che alla complessità e all’effettiva crudeltà del sistema in cui viviamo? Che risposte e che urgenze sintetizza la narrazione di un complotto?
Ne esce uno spettacolo schietto, ironico, disincantato, pungente, che attraverso il riso accoglie e introduce il pubblico al fenomeno del complottismo e allo stile paranoico, abbindolandolo con un approccio critico e ingabbiandolo senza che se ne accorga in una sovra-interpretazione del reale che lo affascini e lo spaventi, restituendo quel mondo di fantasie di complotto, dalle quali nessuno è totalmente al riparo.

Ore 21:30
Margot Theatre Company
PASOLINI
Sotto gli occhi di tutti
Al centro della scena una pedana di legno sospesa, retta da braccia umane. Nello stesso spazio si muove, solitario, visionario, Pier Paolo Pasolini, in eterno dialogo e scontro con la struttura del suo tempo.  In scena, sei attori, cinque uomini e una donna. La figura di Pier Paolo Pasolini è interpretata da un singolo attore, mentre gli altri interpreti variano e si trasformano in personaggi diversi. La pedana di legno è la società italiana degli anni ’60, che resta sospesa in aria come sospesa nel mare è l’Italia, e sovrasta lo scrittore: lo schiaccia come lo stato civile e la sua crudele morte lo hanno schiacciato, e lo lascia da solo, impossibilitato a entrare nel meccanismo perpetuo della borghesia, solo nella vita come nella morte.
Traballa l’Italia, si inclina per far salire le persone, ma in un attimo le ributta giù, in una continua ricerca di potere da cui nessuno si salva. Con le loro meschine abitudini, i personaggi, come descritti nella poesia “Alla mia nazione”, sono i protagonisti della struttura di legno, quando salgono vittoriosi, certi di sé stessi, ma ne sono anche le vittime, costrette a supportarne il peso e così a suffragarne l’esistenza, come di una verità incrollabile. Crolla tutto, invece, per Pasolini: crolla la sua fede nel partito comunista, crolla la sicurezza dell’abbraccio della madre, crolla la sua reputazione pubblica, diffamata, crolla il suo amore, ritenuto contro natura.
Crolla piano piano la sua vita, fino all’ultimo rabbioso crollo: rimasto solo, Pasolini è costretto a sorreggere con le sue forze la pedana sospesa, che, come la società opprimente e violenta in cui vive, come una macchina in una spiaggia di Ostia, spietata e inesorabile, lo schiaccia, fino a crollare su di lui, provocandone la morte.

19 GIUGNO

Ore 19:30
Collettivo Cenerentola
SALOMÈ
Salomè fu una principessa ebraica, figlia di Erodiade e di Erode Filippo I, le cui vicende vengono narrate per la prima volta nella Bibbia – senza riferimenti precisi al martirio di Giovanni Battista – e nei vangeli di Matteo (14,3-11) e Marco (6, 17-28), molto più icastici nel rimando alla tragedia.  Nel corso del tempo il supplizio del profeta è stato rielaborato nelle più svariate forme e si è arrivati fino alle due principali opere su cui si basa l’adattamento teatrale del Collettivo Cenerentola: Salomè, dramma di Oscar Wilde scritto nel 1891, ed Herodias, novella di Gustave Flaubert del 1877. La scelta di unificare questi due piedritti della letteratura decadentista è dettata dalla possibilità di evidenziare l’evolversi di questa vicenda nel corso della storia, analizzandone il cambiamento artistico-sociale e tinteggiandola coi colori del presente storico che stiamo vivendo. In questa versione adattata per il Premio Scintille abbiamo deciso di illustrare, in questi 20 minuti, il pavido Erode e l’attrazione, a tratti morbosa e incontrollabile, che il tetrarca nutre per Salomè. Si arriva così all’amore malsano della principessa per l’incorruttibile, sensuale Giovanni. Il santo, in questa versione, è una voce misteriosa che si nasconde dietro un’opera di bronzo gentilmente concessa dalla Fonderia Artistica Ruocco.
L’insistenza con cui Salomè prima loda e poi disprezza il corpo, i capelli e la bocca di
Giovanni cresce insieme al paradosso del suo invincibile fascino che si traduce nella frase ossessiva: “Bacerò la tua bocca, Giovanni Battista. Bacerò la tua bocca”.
Non solo la grazia lugubre della vergine, ma anche il suo intimo e misterioso legame con la luna, fanno sì che Eros e Morte danzino insieme a Salomè in una Danza dei sette veli, elaborata in chiave moderna dal compositore lombardo Daniele Galli in arte PHOSFORO.
Ottenuta l‘immorale rivincita su Giovanni, la Salomè “Gender Fluid”, senza schemi né confini, si accorge, in una macabra autocoscienza, della sua inerzia cadaverica. La giovane erotica, eroina del destino rivela l’umano motivo di questo mortifero incanto: “Ah, Giovanni Battista, sei stato il solo uomo che io abbia mai amato”.

Ore 20:10
Compagnia Francesca Caselli
ESTRANEE
Estranee è un’azione politica danzata che celebra il corpo femminile. È uno slancio intimo che diventa una festa, un rito collettivo per autorizzarsi a ciò che prima non era concesso. Le estranee rivendicano la propria presenza in una società patriarcale che ha lasciato pesare sul genere femminile una responsabilità secolare da cui, ancora oggi tentano di liberarsi. Contattando i propri depositi di intimità rivendicano la propria femminilità, instaurano un dialogo con il proprio corpo e lo lasciano gridare. Esponendosi vogliono invitare altre donne a fare lo stesso, a riscattarsi da stereotipi, giudizi ed aspettative. Chiedono allo spettatore di essere testimone e lo interrogano. E ora tu, con quali occhi guardi?

Ore 20:50
Gruppo della Creta
FINZIONI
Tratto dai racconti di Jorge Luis Borges
Borges come un profeta moderno edifica labirinti letterari; la nostra generazione, come un Minotauro vecchio e smunto, vaga dispersa negli stessi labirinti. Borges ci consegna l’Alpeh, il misterioso punto in cui tutti il mondo converge, l’artefatto che ci permette di scoprire ogni luce sulla terra; invece, noi oggi guardiamo il mondo attraverso un “l’Aleph digitale” che deforma l’immagine degli altri e di noi stessi. Attraverso lo spettacolo Finzioni – titolo tratto dall’omonima e celebre raccolta di racconti borgesiana – la compagnia Gruppo della Creta si cimenta nel pericoloso tentativo di manifestare l’incanto dell’Attimo in cui le cose sembra stiano per rivelarci il loro più intimo segreto.

Ore 21:30
Compagnia Alessandro Sesti e Giacomo Sette
L’ORIGINE DELL’EROE
Requiem per un pipistrello
Batman è morto. Lo annuncia Joker a tutta Gotham City attraverso un concerto, un requiem per dire addio alla sua amata nemesi.
Robin, in questa storia di Batman è la figlia dell’uomo pipistrello che di colpo si trova senza una guida, senza un padre.
Ora tocca a lei vestire i panni del cavaliere oscuro. Ma come si fa a diventare l’eroe che protegge gli onesti cittadini di Gotham nel momento del bisogno?
Dove si trova il coraggio di compiere quel salto dal grattacielo più alto di Gotham? Quel balzo che ci trasforma negli eroi protagonisti della nostra storia?
Uno spettacolo in cui la vita si fa fumetto ed i fumetti prendono vita, in cui il mondo reale e Gotham City si fondono e il padre, eroe d’infanzia di ognuno di noi, assume i tratti del cavaliere oscuro.

BIGLIETTERIA

biglietteria@teatromenotti.org
Tel. 0282873611

Teatro Menotti
Via Ciro Menotti 11

Ingresso Gratuito
Alle ore 19 accoglienza e registrazione pubblico