Foto di scena: da sin. Marinsalta, Fabiani, Pierobon, Bini in Pornografia, regia di Luca Ronconi, al Piccolo Teatro Grassi di Milano
Foto di scena: da sin. Marinsalta, Fabiani, Pierobon, Bini in Pornografia, regia di Luca Ronconi, al Piccolo Teatro Grassi di Milano
Foto di scena: da sin. Marinsalta, Fabiani, Pierobon, Bini © Luigi La Selva

Tratta dall’omonimo romanzo di Witold Gombrowicz, Pornografia è la seconda regia curata da Luca Ronconi per la stagione 2013/2014 del Piccolo Teatro di Milano. Lo spettacolo – è bene sottolinearlo da subito – nulla ha a che fare con la pornografia in senso stretto. Il testo è infatti imperniato sulla pornografia come voyeurismo, come volontà – tra desiderio e sentimento – di sbirciare “dal buco della serratura”. Pornografia narra la curiosa vicenda di due uomini di mezza età, Witold e Federico, durante l’occupazione nazista della Polonia. Ospiti in una casa di campagna dove si trovano per ragioni d’affari, i due scopriranno la fatale attrazione per due giovani, Enrichetta e Carlo, ma soprattutto per l’intenso erotismo che potrebbe scaturire dall’unione dei loro copri, freschi e vibranti. Nonostante l’affannosa ricerca di una promiscuità con i due giovani, Witold e Federico dovranno cedere e rivedere i loro iniziali propositi, sopraffatti da un desiderio ormai sfociato in ossessione: l’unione carnale tra i due ragazzi si tramuterà in complicità assassina per culminare in un efferato delitto.
Pornografia nasce come romanzo, non certo per la scena. La lettura ronconiana non vuole snaturare l’opera, bensì renderne una “traduzione” scenica in cui gli attori diano corpo, voce, movimento a personaggi che, tuttavia, continueranno a “essere narrati” attraverso la lettura di passi originali del romanzo. Non a caso è presente un leggio cui sovente i “due signori” si appoggiano in un costante dialogo tra pagina e scena, unite nella ricerca di significato ma nettamente definite nelle loro peculiarità – seppur subendo gli inevitabili condizionamenti del passaggio da una dimensione all’altra.
Apprezzabile per la profondità intellettuale da cui muove oltre che per l’indiscutibile bravura degli interpreti, Pornografia si discosta purtroppo da quell’ideale di “Teatro d’Arte per Tutti” che ha ispirato la fondazione del Piccolo Teatro di Milano, istituzione teatrale che ancora oggi rappresenta il passato, il presente e il futuro del teatro nel nostro paese. La lettura ronconiana, geniale ma estremamente complessa, spiazza e confonde, mettendo a dura prova lo spettatore, nell’immobilità di una scena che non contribuisce a raccontare né a mantenere viva l’attenzione. Sarebbe necessario riflettere sul perché, a fine rappresentazione, buona parte degli spettatori abbiano “abbandonato la nave”, andando oltre la ricerca di arditi intellettualismi per arrivare (o meglio ritornare) al pubblico – che, a mio giudizio, dovrebbe essere oggi più che mai il fine ultimo del fare teatro.

Giudizio: **

 

Coproduzione Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, Centro Teatrale Santacristina
in collaborazione con Spoleto 56 – Festival dei 2Mondi

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Traduzione di Vera Verdiani

Con Riccardo Bini, Paolo Pierobon, Michele Nani, Franca Penone, Lucia Marinsalta, Loris Fabiani, Ivan Alovisio, Valentina Picello, Francesco Rossini, Jacopo Crovella
Regia di Luca Ronconi

Scene: Marco Rossi
Luci: Pamela Cantatore

Milano, Piccolo Teatro Grassi, via Rovello 2
Dal 13 marzo al 5 aprile 2014
www.piccoloteatro.org