L’insoluto e la menzogna nello spettacolo di Antonio Latella al Piccolo Teatro Strehler
L’idea di principio dello spettacolo di Antonio Latella, in scena al Piccolo Teatro Strehler di Milano fino a domenica 12 febbraio, è quella di coltivare una ricerca, a tratti sperimentale, sulla natura del linguaggio e i suoi orizzonti.
Pinocchio (Christian La Rosa) diviene la piattaforma per un’esplorazione dell’uomo in rapporto alla sua conoscenza. L’insoluto sta nell’aspettativa di una nuova forma di linguaggio, la menzogna nell’apparenza di un presente che crea false certezze. Il Grillo parlante (Fabio Pasquini) esprime il limite oggettivo della ricerca conoscitiva, la Fata Turchina (Anna Coppola) l’alveolo materno di un imprinting culturale dove il conosciuto è l’unica frontiera possibile.
L’incipit è generato dalla prosopopea di un pezzo di legno di pino che esprime il suono di una volontà evolutiva. Il burattino che si fa carne è il passaggio terminale di un’alchimia, che in sé la semplice manifattura di Geppetto (Massimiliano Speziani) sul legno “magico” preso da Maestro Cilegia, non avrebbe la potenzialità di realizzare senza la corrispondenza di un impulso corrispettivo sull’altro fronte.
Pinocchio e Geppetto sono particelle di un sistema di opposti in movimento, la semantica espressa dall’oscillazione di un pendolo dove la fuga del primo corrisponde alla disperata indagine del secondo, e il definitivo distacco del “padre creatore” dalla sua creatura la natura della cherche di Pinocchio verso la radice di una primitiva corrispondenza.
Gli altri personaggi ruotano attorno al protagonista in quanto illusioni presenti in un sistema che comporta la morte dell’anima a favore di un’inesprimibile condizione di sterile oggettività. Gli stimoli contrari confluiscono nell’afasia di un ritmo scenico, che è a sua volta fonte di analisi sui codici possibili di una comunicazione immaginata attraverso il teatro.
Il risultato è un lavoro sperimentale che, indipendentemente dal successo della sua lettura, ha comunque il merito di avere dato gli elementi per una possibile esplorazione oltre l’ovvio del proprio naso, aspettativa che il drammatico quanto grottesco finale richiama in quanto meta di una trasgressione significativa, ma ancora insoluta.
Giudizio: ***1/2
PRODUZIONE PICCOLO TEATRO DI MILANO – TEATRO D’EUROPA
Pinocchio da Carlo Collodi
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Con (in ordine alfabetico) Michele Andrei, Anna Coppola, Stefano Laguni, Christian La Rosa, Fabio Pasquini, Matteo Pennese, Marta Pizzigallo, Massimiliano Speziani
Regia di Antonio Latella
Scene: Giuseppe Stellato
Costumi:Graziella Pepe
Luci: Simone De Angelis
Musiche e suono: Franco Visioli
Milano, Piccolo Teatro Strehler, L.go Antonio Greppi 2, M2 Lanza
Dal 19 gennaio al 12 febbraio 2017
www.piccoloteatro.org