
La favola inventata da Carlo Collodi nel 1883 rivive ancora una volta sulla scena, grazie allo spettacolo al Teatro Menotti, con la mitica compagnia Teatro del Carretto
Pinocchio, opera tra le più grandi e conosciute della letteratura giovanile e concepita da Carlo Collodi come romanzo per ragazzi e non solo, è stata letta, analizzata, rappresentata; amata e ricordata universalmente.
Storia, questa, di un burattino di legno nato per volere di Mastro Geppetto, che, tra avventure e disavventure tra le più fantasiose; tra insidie, illusioni e disillusioni prende coscienza di sé e della vita e diventa un bambino in carne e ossa.
Percorso iniziatico tra i più belli mai raccontati, un po’ divertendo, un po’ facendo la morale, è stato per tutti – o quasi – lettura e ammonimento negli anni dell’infanzia.
Il Teatro del Carretto (che ha sede a Lucca) porta in scena questo spettacolo ormai storico dal 2006, ancora affascinando il suo numeroso pubblico.
Girando dagli Stati Uniti alla Russia, ha ottenuto diversi riconoscimenti: il Premio E. I. T, Olimpici del Teatro allo scenografo Graziano Gregori, Premio del pubblico come miglior spettacolo al 19novesimo Baltie House International Theatre Festival di San Pietroburgo.
E così definisce l’opera la regista Maria Grazia Cipriani (fondatrice con G. Gregori della Compagnia): «Avventura onirica, notturna, di una notte definitiva, dove il destino del grande burattino si rivela, letteralmente teatrale». È sopra un palcoscenico scabro, completamente nudo, salvo una struttura/contorno in legno nero, provvista di aperture qui e là cui sporgono di volta in volta lucine mani oggetti vari volti, che Pinocchio affabula, quasi parlando con se stesso e ricorda, rivive le sue esperienze, gli incontri, dalla nascita alla redenzione finale.
C’è una Fata Turchina non più giovane, né bella, ci sono un Gatto e una Volpe mascherati e molto, troppo furbi, c’è, feroce, il domatore del circo, c’è la Lumachina dall’abito lungo lungo e quasi strisciante come bava – appunto, di lumaca -, c’è un Lucignolo irrimediabilmente Asino…non c’è Geppetto, la balena, ma il rumore del mare, sì, ed è tremendo.
I personaggi sono evocazioni, paiono uscire dal sonnifero dei sogni, sono pura rimembranza…eppure sulla scena materici di una materia grossa e sgarbata, mai edulcorata. Ed ecco che mai come ora le avventure di Pinocchio si rivelano vere e proprie prove iniziatiche del viaggio della vita.
Tutti gli attori, a partire dal “protagonista” Giandomenico Cupaiuolo alias Pinocchio, danno prova di smisurata espressività.
Poesia e rivelazione, in un teatro d’immagine, di luci e ombre: spettacolo straordinario.
Giudizio: ****
Produzione TEATRO DEL CARRETTO
Pinocchio da Carlo Collodi
Adattamento e regia di Maria Grazia Cipriani
Con Giandomenico Cupaiuolo, Elsa Bossi, Giacomo Pecchia, Giacomo Vezzani, Nicolò Belliti, Carlo Gambaro, Ian Gualdani, Filippo Beltrami
Suoni: Hubert Westkemper
Luci: Angelo Linzalata
Organizzazione: MAT-Movimenti Artistici Trasversal
Scene e costumi: Graziano Gregori
Milano, Teatro Menotti Filippo Perego, via Ciro Menotti 11
Dal 4 al 9 febbraio 2025