Spazi che convergono, a volte sovrapposti, tra il palco e il pubblico: Corrado Accordino, percorrendo la poetica di Raymond Carver (1938-1988), realizza al Filodrammatici un nuovo spettacolo dove l’elemento “quantistico” s’identifica con il teatro e ne coglie l’ineffabile gioco di ruolo dentro le maglie di un’umanità a volte indistinta, eppure mai banale. Cinque piccoli vani riprodotti sul palco, riconducono alla frammentazione della memoria attorno e dentro la vita e le opere dello scrittore americano. In uno di questi, appare lui, interpretato da Corrado Accordino, a raccontare la sua storia, la drammatica parentesi dell’alcolismo, l’approccio alla scrittura, il rapporto con i genitori. Un’esposizione garbata, timida, per niente impositiva, che s’interseca con sfere e situazioni che apparentemente sembrano non riguardarlo, ma che in realtà sono a lui legate, dalla platea agli altri vani sul palco. Episodi giocati con ironia, dove Carver è l’elemento scomposto, l’immagine diffratta in cui ogni singolo spicchio di luce e materia contribuisce a ricomporre, come in un dipinto di Boccioni, il quadro complessivo di fatti ed emozioni. Charts are reviewed, slides are projected, viagra online india documents are handed out, and calculations are made. Kamagra kaufen today to see the wonderful order cheap levitra magical effects through which the blood flow to the male organ. The lower our buy professional viagra blood oxygen levels, the more tendency there is for acidity and the formation of epileptic seizure. The answer generic viagra is simple, everything is clear in this Canadian pharmacy. Uno spettacolo che appassiona, diverte, in qualche caso muove a commozione, ma soprattutto coinvolge ogni singolo spettatore dentro le maglie di una tela dove è l’esistenza comune, senza particolari atti di eroismo, ad essere protagonista. Qui la sfida di rendere teatrale un “antiteatrale” come Raymond Carver, quasi a suffragio del pensiero latente che la mitografia che esprime il teatro stesso è proiettata nella quotidianità. L’ottimo cast che accompagna Accordino in questo percorso drammaturgico, formato da Daniele Ornatelli e Alessia Vicardi, unitamente alla musica e le luci che guidano la scomposizione stessa dello spazio, contribuisce a confezionare questo eccellente spettacolo dove la cosiddetta “normalità” va a riempire la scatola alchemica da cui scaturisce la quintessenza della vita. E, a quel punto, si superano i confini dell’ovvietà, per raggiungere l’invisibile richiamo della poesia.
Giudizio: ***
La Danza Immobile / eThica?
Per favore niente eroi ispirato a Raymond Carver
Drammaturgia originale di Corrado Accordino
Con Corrado Accordino, Daniele Ornatelli, Alessia Vicardi
Regia di Corrado Accordino
Assistente alla regia: Valentina Paiano
Scene e costumi: Mariachiara Vitali
Milano, Teatro Filodrammatici, via Filodrammatici 1
Fino al 25 marzo 2012