Può un’opera di Shakespeare essere ambientata negli anni ’50? PianoinBilico e Teatri della plebe affrontano una delle più celebri commedie del drammaturgo inglese con gli accenti di American Graffiti
Sul palco dello Spazio Tertulliano dal 15 al 26 aprile e di nuovo in scena al Teatro Binario 7 di Monza il 9 e 10 maggio 2015, Pene d’amor perdute 50’s è una commedia dai toni esilaranti, che ripropone l’opera di Shakespeare in una versione dove le atmosfere sentimentali del periodo elisabettiano si coniugano con le suggestioni degli Anni Cinquanta. Riccardo Bocci, Federica Castellini, Silvia Giulia Mendola, Daniele Molino, Alberto Onofrietti e Laura Pozone, diretti da Antonio Minganelli, interpretano con fedeltà al testo originale, pur giocato su sei interpreti protagonisti contro gli otto originali, questa commedia sul conflitto tra giuramenti capestri e la forza dell’amore che non può trovare pace o compromessi.
Lo spettacolo inizia con il Re di Navarra che invita i suoi due più cari amici a propugnare un duro giuramento, con il quale per tre anni dovranno pensare solo allo studio, con un giorno libero la settimana e tre ore di sonno per notte, senza poter frequentare donne. Anche se uno di essi, Berowne, critica l’arduità degli intenti, i tre firmano il patto. A corte arriva la principessa di Francia con due damigelle per discutere sulla questione economica dell’Aquitania. Il Re la informa che non potrà alloggiare a palazzo, ma accamparsi fuori dai cancelli della corte a causa del giuramento. Da qui la kermesse con una serie di episodi in cui le ragazze stimolano gli appetiti sentimentali degli uomini che, inizialmente nascostamente l’uno dagli altri, iniziano a corteggiare le tre fanciulle. Alla fine, tra poesie, travestimenti, burle, l’amore vince su ogni regola sottoscritta.
Arriva però la notizia della morte del Re di Francia, e le principessa deve ripartire con le damigelle. Alla proposta di matrimonio degli uomini le ragazze, con dolcezza, propongono loro un appuntamento, dopo un anno, periodo di attesa che vale una prova d’amore per il futuro delle tre coppie. Nello spettacolo, con accenti musicali Fifties, viene sottolineata la peculiarità di questa commedia shakespeariana, che non termina con un lieto fine scontato, ma una promessa di matrimonio.
Uno spettacolo ben orchestrato e diretto, che richiama in qualche modo la versione cinematografica di Kenneth Branagh, con la differenza che nel film le coppie vengono separate dallo scoppio della seconda guerra mondiale, in un climax dove beffe, sentimento e melanconia si alternano divertendo gli spettatori con garbata ironia, sulla scia di un tappeto musicale vivacizzato da un disegno coreografico che riporta ai leggendari anni di Elvis Presley.
Giudizio: ***
Produzione PianoinBilico – Teatri della plebe
Pene d’amor perdute 50’s di William Shakespeare
Un progetto di Silvia Giulia Mendola e Antonio Mingarelli
And more over, this has no patent protection act. super viagra active If high blood pressure is chronic, your heart and usa discount cialis arteries will not be able to work as it should do. cheap cialis A surprising number of men believe that the penis becomes relaxed. But there is no truth tadalafil free sample in this claim. Con Riccardo Bocci, Federica Castellini, Fabrizio Martorelli, Silvia Giulia Mendola, Alberto Onofrietti, Laura Pozone
Regia di Antonio Mingarelli
Milano, Spazio Tertulliano, via Tertulliano 68
Dal 15 al 26 aprile 2015
www.spaziotertulliano.it
Prossimamente:
Monza, Teatro Binario 7, via Turati 8
Sabato 9 maggio ore 21, domenica 10 maggio ore 16 e 21
biglietteria@teatrobinario7.it
www.teatrobinario7.it