Foto di scena: Pazi Snajper © Teatro Comunale di Gambettola - mercoledì 26 marzo 2025 ore 21
Foto di scena: Pazi Snajper © Teatro Comunale di Gambettola - mercoledì 26 marzo 2025 ore 21
Foto di scena: Pazi Snajper © Teatro Comunale di Gambettola

LA GUERRA CAMBIA PUR RIMANENDO SEMPRE UGUALE

PAZI SNAJPER / ATTENZIONE AL CECCHINO

con ROBERTA BIAGIARELLI E SANDRO FABIANI

regia Luca Bollero

MERCOLEDÌ 26 MARZO ORE 21TEATRO COMUNALE DI GAMBETTOLA

I BALCANI TRA STORIA, MEMORIA E NARRAZIONE

In tempi di guerre presenti molto vicine, una acuta riflessione su un’altra guerra,

ormai lontana nel tempo ma che ha ancora molto da raccontare

PRIMA DATA IN ROMAGNA

Cambiano gli scenari, cambiano i confini, ma le guerre restano sempre le stesse: consumate sulla pelle dei civili. Oggi, in tempi dell’inasprirsi dei conflitti, una lucida riflessione sul conflitto balcanico consumatosi trent’anni fa al di là del mare Adriatico, che ci riguarda da vicino e che parla ancora al nostro presente.

Al Teatro Comunale di Gambettola (FC), mercoledì 26 marzo (ore 21) va in scena, per la prima volta in Romagna, lo spettacolo “Pazi Snajper / attenzione cecchino” – I Balcani tra storia, memoria e narrazione, una riflessione necessaria di forte impegno storico-sociale con Roberta Biagiarelli e Sandro Fabiani, regia Luca Bollero, immagini Luigi Ottani.  La memoria di un assedio e di una guerra recente nel cuore d’Europa, i Balcani, ci richiama all’oggi, al nostro senso di responsabilità e alla ferma volontà nel perseguire la pace. Perché le cose da ricordare sono tante e la memoria non è mai abbastanza.

Quest’anno ricorreranno i trent’anni della firma degli Accordi di Pace di Dayton (nov./dic. 1995-2025) che misero fine alla guerra balcanica e all’assedio sulla città di Sarajevo, il più lungo della storia bellica del XX secolo, lo spettacolo svela non solo tutta la ferocia e disumanità della guerra, ma Sarajevo diviene una città simbolo che mostra in parallelo l’attualità con le guerre in corso catapultandoci nel tempo delle guerre presenti, dall’Ucraina al Medio Oriente.

Un testo originale creato grazie alle testimonianze dirette e ai racconti di testimoni che sulla loro pelle hanno vissuto quell’assedio e che per metafora, restituisce un catalogo di metodi di sopravvivenza escogitati dalle persone che da un giorno all’altro si ritrovano aggredite nella loro intimità.

Gli attori mettono in scena le due posizioni, quella del carnefice e quella delle vittime. La postazione del cecchino inondata dal suo flusso interiore e l’abitazione di un uomo e di una donna che resistono, attanagliati dal freddo, dalla paura, dalla fame: due mondi destinati ad incrociarsi solo attraverso un mirino.

L’interesse dell’autrice e interprete Roberta Biagiarelli, appassionata e profonda conoscitrice di vicende balcaniche, che dopo la sua longeva e fortunata testimonianza teatrale sul genocidio di Srebrenica, si è focalizzato sul ruolo del cecchino, ovvero quegli uomini e quelle donne che decidono di diventarlo. È ciò che si muove intorno a questa psicologia deviata che l’ha attratta come materia da poter essere indagata e portata in scena.

Il mattino successivo ci sarà un interessante momento di approfondimento attraverso una lezione di storia diffusa sull’assedio di Sarajevo con gli studenti e le studentesse le scuole medie di Gambettola.

Biglietti da 15 a 10 euro info e prenotazioni 392 6664211 oppure su vivaticket  o inviando una mail a teatrocomunaledigambettola@gmail.com almeno 48 ore prima dello spettacolo.

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