Foto: Tommaso Amadio e Federica Castellini , Ollie e Jill in “Parassiti fotonici”, in scena al Teatro Filodrammatici di Milano fino a domenica 7 febbraio 2016
Foto: Tommaso Amadio e Federica Castellini , Ollie e Jill in “Parassiti fotonici”, in scena al Teatro Filodrammatici di Milano fino a domenica 7 febbraio 2016
Foto: Tommaso Amadio e Federica Castellini , Ollie e Jill in “Parassiti fotonici” © Teatro Filodrammatici Milano

Fino a che punto una giovane coppia potrebbe spingersi per realizzare la casa dei propri sogni? Tommaso Amadio, Federica Castellini ed Elisabetta Torlasco ce lo raccontano nella nuova commedia di Philip Ridley diretta da Bruno Fornasari

Il miracolo è un evento soprannaturale che supera la normale prevedibilità dell’accadere. A Ollie e Jill, una giovane coppia di sposi, è capitato di viverlo per la prima volta di notte, nella loro nuova casa da ristrutturare a proprie spese, offerta dalla misteriosa emissaria del comune di residenza, Sig.na Dee, quando l’uomo uccide involontariamente nella cucina in rovina un vagabondo intento a rubare del cibo e il cadavere di questi si disintegra con un fascio di luce radiante, trasformando il vano in un ambiente da sogno, con tanto di frigorifero autoriempiente. Perché dunque non pianificare la ristrutturazione della casa con altre vittime sacrificali e altrettanti miracoli, soprattutto nell’imminente arrivo di un figlio?

Con Parassiti fotonici di Philip Ridley, Tommaso Amadio, Federica Castellini e Elisabetta Torlasco, per la regia di Bruno Fornasari, interpretano al Filodrammatici di Milano fino a domenica 7 febbraio una commedia amaramente ironica dove le suggestioni del Faust di Marlowe si rivestono di venature shakespeariane e orwelliane, nella cornice di un fantamondo non tanto distante dal presente in cui la pulizia dai “parassiti urbani” diviene il viatico per un risanamento ambientale in perfetto stile “Lady Macbeth” con tanto di strega ispiratrice.
È infatti Jill a istigare il marito in nuove imprese criminali, mentre la Sig.na Dee è la fonte di una potenzialmente inesauribile ristrutturazione immobiliare, al punto da intervenire anche quando la vita pubblica della coppia nel quartiere diviene problematica a causa di un fraintendimento della loro azione nei confronti dei barboni della città.

Il testo di Ridley parte da un presupposto reale. In Inghilterra nel 2002 il vice ministro laburista John Prescott lanciò l’iniziativa di destinare fondi alle realtà metropolitane ormai deindustrializzate come Liverpool, per demolire le case ormai abbandonate e costruirne altre secondo le nuove esigenze abitative. Il piano, nonostante l’accusa di generare una sorta di pulizia sociale, proseguì fino al 2010. Il comune di Liverpool, rimasto senza fondi, si limitò successivamente a murare le case vuote, aumentando il degrado urbano. Da lì l’idea, adottata nel quartiere di Granby, di vendere le case al prezzo di una sola sterlina. Requisito fondamentale dell’assegnatario, oltre a quelli di essere residente in città, avere un lavoro e non possedere altre abitazioni, era quello di presentare un progetto per la riqualificazione del quartiere. In poco tempo migliaia di abitazioni furono di nuovo insediate e l’esempio fu ripreso oltremanica a Roubaix, nella Francia del nord, dove le case evacuate e in decadimento furono offerte a un euro.

Il lavoro firmato da Bruno Fornasari gioca proprio su questa volontà di “risanamento” per esprimere l’intenzione dell’autore dentro i parametri di un’efficace azione scenica. L’opera di ristrutturazione si riveste di un manto sinistro, quella della falciatrice che svolge il suo compito all’insegna di una bonifica sociale per un ambiente urbano esteticamente perfetto.
Una pièce giocosa, non scevra da interazioni col pubblico, che prevede un intenso movimento dei protagonisti e, come già in altri lavori precedenti, un subitaneo cambio di ruoli che denota una grande capacità attoriale, senza particolari effetti o costumi.
Uno spettacolo intenso, che diverte e inquieta nello stesso tempo, e che sottolinea l’inevitabile comparazione tra decadimento ambientale e alterazione dei valori, tra un propagandistico nuovo urbanesimo e l’annichilimento dell’umanità.

Giudizio: ***1/2

Produzione TEATRO FILODRAMMATICI

Parassiti fotonici di Philip Ridley
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Con Tommaso Amadio, Federica Castellini, Elisabetta Torlasco
Regia di Bruno Fornasari

Scene: Aurelio Colombo
Costumi: Erika Carretta
Musiche originali: Massimiliano Setti
Tecnica: Andrea Diana, Enrico Fiorentino
Assistenti alla regia: Marco Rizzo, Chiara Serangeli

Milano, Teatro Filodrammatici, via Filodrammatici 1
Dal 21 gennaio al 7 febbraio 2016
www.teatrofilodrammatici.eu