Ouverture. Ragionamento
(… allora)
se mi metto a piangere e mi lamento
divento vittima per forza, così
gli altri diventano cattivi se non mi
aiutano a guadagnare, così i soldi
mi permettono poi di diventare
forte e di comandare, così posso legalmente
rubare a quegli altri che sarebbero
diventati cattivi se non mi avessero
aiutato a guadagnare, così che loro
si incazzano ma non si lamentano
come me perché sono nati diversi, così
che se si ribellano io gli sparo…
– Pssst! Domanda: e se vincono lo stesso
gli altri?
Mi metto a piangere!
Delenda Italia
Quando si guida si seguono
le direttive della segnaletica,
ma quando ci guidano
sbattiamo sempre il muso
contro l’albero.
Abbiamo cattivi autisti.
Forse sono solo i cocchieri
di un antico carro funebre.
Avere occhi per non vedere,
orecchie per non sentire,
bocca per rivelare ciò
che non abbiamo visto
o udito: viene chiamata
intelligenza.
Se si è dimentichi
delle virtù cerebrali,
si può vivere da re.
I sudditi hanno il vizio
di pensare troppo, puniamoli
con uno psicofarmaco.
In fondo ci si sposa
per procura sociale, si può
anche smettere di voler scegliere.
I medici del futuro
praticheranno l’asportazione
del cervello
come di un virus.
Lamenteremo solo il mal di piedi,
e le visioni del tardo intestino.
Epilogo. Questa non è Resilienza
Mi sono rotto i coglioni
di sentirmi ripetere
che la rivoluzione
è solo un ingenuo
sogno tradito.
Breve opera di drammaturgia poetica con testi di Claudio Elli tratti da:
Aree dismesse, Altri versi, Ragionamento;
Rapsodia, brani XIII, VIII, XI;
La Congiura di Babeuf (ovvero) Quando l’Arcangelo Sindacalista correva sui verdi prati dell’Alfa Romeo, Prolegomeni dell’opera di F. Buonarroti.
Rapsodia è un poema inserito in Due voci dall’infinito, Cultura Duemila Editrice, Ragusa, 1989.
Aree dismesse e La Congiura di Babeuf … sono parte della raccolta Poesia, OT.MA Edizioni, Milano, 1997.
I Paralipòmeni © 2023 Claudio Elli