Foto: Annig Raimondi ne La terra desolata di Thomas Eliot © Fulvio MichelazziIl potere non è solo l’esercizio di una pubblica autorità, che legittimamente o meno dispone dei mezzi necessari per affermare la propria supremazia sul corpo sociale, ma più in generale è l’espressione di un’influenza egemonica presente in tutte le relazioni interpersonali. PACTA gli dedica la nuova stagione teatrale indagando sulla sua natura con la prospettiva della rana di Michel Foucault, che osserva dal basso il mondo in una visione “deangolata” e decentrata, muovendo la sua indagine a partire da tutte quelle piccole situazioni di vita che interagiscono fra loro per definire la realtà di un peculiare dominio.

La stagione, presentata giovedì 13 settembre a Palazzo Marino, presenta cinque progetti tematici dedicati all’argomento – DonneTeatroDiritti, Cocteau e i suoi amici, DurasLab, Cocktail Eliot e l’ormai consueto TeatroinMatematica, focus che esplorano i diversi aspetti del potere nell’interpretazione di testi di nuova drammaturgia, nonché nell’incontro con particolari opere di autori già affrontati, per un totale di 22 spettacoli, di cui 7 prime assolute, e 157 repliche.

Ad aprire la stagione il 10 ottobre, un’ospitalità, il lavoro del drammaturgo Tommaso Urselli Il tiglio. Foto di famiglia senza madre diretto da Massimiliano Speziani, spettacolo alla sua terza stagione che esplora, in un ambiguo ménàge a trois tra un padre, il figlio disabile psichico e la sua analista, i rapporti conflittuali e di comunicazione legati allo stato di malattia mentale. A seguire, Il grande inquisitore tratto da I fratelli Karamazov di Fedor Dostoevskij prodotto da Ossigeno Teatro con la regia di Alessandro Pazzi, un testo che permea la sua vis drammaturgica nella disamina sulla natura del libero arbitrio.

Tra le novità di PACTA, La bestia nella giungla di Marguerite Duras, adattamento di un racconto di Henry James inserito nella sezione DonneTeatroDiritti e che vede protagonista Annig Raimondi con la regia di Paolo Bignamini, testo insolito che richiama una particolare sinergia tra il linguaggio di un esteta dell’Ottocento come James e la narrazione avveniristica della contemporanea Duras. Successivamente, nel mese di febbraio, una nuova produzione PACTA con L’isola dei rifatti. Some of them are: Customized healing diet Drinking healing mineral water prepared from genuine Karlovy Vary thermal spring salt had manufactured by vaporizing the spring water in 1764. free viagra tablet Our brain produces certain neurotransmitters, side effects of levitra which come in play when penile organ is getting hard. If order prescription viagra deeprootsmag.org men are not able to have complete satisfaction with their partners and the life seems to be beautiful, warm and smiling all over again. purchase generic viagra Excessive masturbation creates weakness in your parasympathetic nerves. Omaggio al Grand Guignol di Virgilio Liberti, una satira sociale dalle sfumature violente care al Grand Guignol ambientata in una clinica di chirurgia estetica. Infine, da non perdere, in chiusura di stagione, dopo la ripresa di Re Lear diretto e interpretato da Riccardo Magherini, il ciclo Cocktail Eliot dedicato al celebre poeta, saggista e drammaturgo americano naturalizzato inglese, che oltre all’ormai tradizionale La Terra desolata (The Waste Land), giunto alla sua undicesima edizione grazie all’adattamento drammaturgico di Annig Raimondi della bellissima traduzione di Roberto Sanesi, vede in prima assoluta altri spettacoli come la commedia Cocktail Party e Cats e altri gatti pratici, testo ispiratore del celebre musical di Andrew Lloyd Webber.

Tra le ospitalità, per il ciclo dedicato a Jean Cocteau, meritano particolare menzione La voix humaine, Tragédie Lirique in un atto che debutterà il 20 novembre, spettacolo prodotto da ScenAperta Altomilanese Teatri e diretto da Paolo Bignamini, e, per il ciclo DonneTeatro Diritti, a gennaio, La regina degli elfi, “long playing” di Elfriede Jelinek, prodotto da Sì Metrica Spazioindue di Bologna con la regia di Angela Malfitano, una sfida alla modernità che vede protagonista sottinteso il nazismo, e Come un ermellino nel fango de L’Arte del presente, uno spettacolo dedicato al giorno della memoria con testi di Liliana Segre e Tadeusz Borowski diretto da Dorotea Ausenda e Marco Meola, dove a parlare sono le storie dei deportati durante e dopo la prigionia nei campi di concentramento nazisti: uno spettacolo, questo, che non solo indaga tra i chiaroscuri delle esistenze provate dalla violenza della Shoah grazie alle testimonianze vive dei sopravissuti, ma anche sulla permanenza dell’annullamento delle coscienze nella vita civile successiva alla liberazione.

Da segnalare inoltre, come presenze musicali, lo spettacolo Oh Happy Gospel del 18 dicembre di Paola Gestori e a giugno, in prima assoluta, il percorso musicale nienteAsenso. Per Arte si muore con la regia di Riccardo Magherini e la Direzione Musicale di Oskar Boldre, entrambi prodotti da QuindiQuando. Infine, il Teatro Oscar ospiterà di nuovo la rassegna di Teatro Ragazzi “L’Oscar per tutti”, a cura di Daniela Monico.

Complessivamente, quella diretta da PACTA è una stagione ricca, che vede, oltre alla consueta partnership con il Teatro Carcano per il ciclo TeatroinMatematica curato da Maria Eugenia D’Aquino, espressione di un “Teatro quantistico” in evoluzione, la collaborazione con il Politecnico di Milano, l’Osservatorio di Brera e l’Istituto di Ricerca Lombardo. Una programmazione che dimostra l’importanza dell’Oscar nel panorama teatrale milanese per consistenza e innovazione nella proposta.

INFO e prenotazioni:

www.teatrooscar.com

www.pacta.org