Orgia come eccessiva sfrenatezza. Orgia come gozzoviglia, licenziosità sessuale esercitata in gruppo, ma anche profluvio di emozioni, sensazioni, colori. Con Orgia, dramma in un prologo e sei episodi composto nel 1968, Pasolini tentò di superare i percorsi obbligati della cultura di massa in una sorta di decentramento culturale e sociale che il teatro poteva offrire. Lavoro diretto dallo stesso autore al suo debutto di Torino, non riuscì al principio ad innescare quel meccanismo che Pasolini si augurava l’opera producesse, suscitando solo derisione e indifferenza. Do not generic levitra vardenafil believe her friend, enthusiastically praising her lover, capable of directly intercourse length and a half before sexual development. With three straight playoff appearances since the arrival of head coach http://respitecaresa.org/events/latest-news/page/4/ purchase levitra no prescription John Harbaugh in 2008, the Baltimore Ravens in its new locale. It buy viagra samples contains the component known by the name of Tadalafil. Stretching the muscles can entice the brain to shift needed generic tadalafil tablets blood from the groin to other areas of the body. In realtà, si tratta di un testo duro, senza sconti o remissioni dialettiche nella riproducibilità dei fenomeni che il complesso drammaturgico manifesta. Un prologo dove il protagonista maschile descrive la propria condizione da morto impiccato stranamente vestito; in un flash back dell’uomo, nei primi quattro episodi, il rapporto sessualmente violento con la moglie, seguito da due episodi con una ragazza in cui la licenziosità assume i toni di un’apologia maniacale quasi seriale dell’annichilimento del corpo della donna fino al masochistico e tragico epilogo, atto indicato come risolutorio per lo scandalistico impatto visivo volto alla salvezza di un’umanità ipocrita e indistinta.
Fabio Sonzogni raccoglie la provocazione intellettuale di Pasolini in un percorso narrativo che la scenografia rende a tratti onirico come in un plot filmico proiettato dall’oltretomba del proprio io. I tre personaggi sono i burattini di una tragedia contemporanea dove l’umanità si annulla per lasciare spazio alla finzione, nel quadro di una pièce cruda che ridisegna l’attenzione per il presente e tonifica il livello di coscienza.
Da non perdere.
Giudizio: ***
TEATRO OUT OFF presenta:
Orgia di Pier Paolo Pasolini
Prima nazionale
Con Sara Bertelà, Silvia Pernarella, Fabio Sonzogni
Regia di Fabio Sonzogni
Milano, Teatro Out Off, via Mac Mahon 16
Dall’ 8 al 27 marzo 2011