IL NUOVO PROGETTO DELLA TRIENNALE DI MILANO E DEL CRT MILANO
Alla fine di una lunga avventura teatrale iniziata nel 1974, il CRT Centro di Ricerca per il Teatro e il CRT Artificio, che avevano condiviso fin dall’inizio più di dodici anni del loro percorso, hanno deciso di concludere assieme la propria esperienza e di rimettersi in gioco sulla scena teatrale italiana e di Milano in particolare. Hanno dato vita a una nuova Fondazione teatrale, il CRT Milano, con l’intento di disegnare insieme alla Triennale di Milano un nuovo cammino per il Teatro dell’Arte, nella convinzione che una nuova spinta creativa possa nascere oggi dal crossover tra le arti.
Il palcoscenico del Teatro dell’Arte, e i suoi spazi annessi, torna a proporsi come luogo dell’incontro creativo tra le arti visive, le performing arts – teatro, musica e danza – e le arti del progetto – architettura, design e moda (grazie alle nuove tecnologie digitali) – per elaborare nuovi format e sperimentare nuove alchimie.
Nel corso degli anni, il Teatro dell’Arte è stato molte volte il luogo di incontri straordinari con alcuni degli artisti più innovativi del secolo scorso. Comune obiettivo prioritario per La Triennale di Milano e il CRT Milano è ora quello di far sì che quel palcoscenico diventi un altro dei luoghi simbolo della città che cambia, una fucina aperta allo scambio e alla collaborazione creativa con tutte le istituzioni culturali,un’occasione per i giovani e un ponte verso le analoghe esperienze internazionali.
CRT Milano presenta insieme alla Triennale di Milano gli spettacoli e i progetti al Teatro dell’Arte da ottobre a dicembre, non annunciando, quindi, la consueta stagione, ma preparandosi a comunicare un programma quadrimestrale: scelta programmatica, che permetterà di mantenere una flessibilità di programmazione per conservare il più possibile una presa diretta su quello che rapidamente accade intorno a noi, immediatamente a ridosso delle iniziative della Triennale, della città e della scena internazionale.
Si riaprono le porte del Teatro dell’Arte domenica 20 ottobre all’insegna di un evento straordinario: Robert Wilson in scena come regista e attore, per la prima volta a Milano con un testo di Samuel Beckett, L’ultimo nastro di Krapp. Una scelta non casuale, quella di un’opening con uno dei riconosciuti maestri dell’avanguardia teatrale, che con la sua prima performance solitaria del 15 maggio 1976 fu presentato a Milano nel mitico Salone di Via Dini.
Dal 23 ottobre al 17 novembre con Housemates si avvia il primo esperimento di “cohousing” artistico tra alcuni dei gruppi più vivaci della ricerca teatrale italiana.
Il Teatro dell’Arte si trasforma in un percorso inusuale e gli spettatori sono chiamati a visitarne le
tappe, muovendosi tra ambienti diversi, come fra le stanze di uno stesso appartamento. Un’esperienza singolare, che riunisce in un’unica serata tre incontri con fatti e realtà teatrali differenti. Tre compagnie per volta sono chiamate a condividere gli spazi del Teatro dell’Arte, in un’esperienza orientata a far convivere autonomia creativa e benefici di un ambiente e di uno spazio comuni.
Un primo passo di un progetto in evoluzione, i cui sviluppi, inaspettati, saranno determinati dallo stesso evolversi di pensieri e riflessioni con gli stessi artisti coinvolti.
Dal 23 ottobre al 3 novembre Housemates.1, il primo episodio del progetto di coesistenza teatrale,
comprende i primi tre gruppi, Santasangre, Quiet Ensemble e Gruppo nanou, con tre esperimenti
teatrali che praticano il limite tra le arti.
I Santasangre presentano Konya, un’esibizione audiovisiva, creata partendo dalla tradizione Sufista e dalle suggestioni offerte dalla pratica Dervisci. In una visione laica e contemporanea fa dialogare sulla scena dimensione sonora, visiva e corporea, dando allo spettatore la possibilità di farsi trasportare in un’atmosfera astratta, in un susseguirsi di eventi che ne trascendono il controllo.
Quiet Ensemble presenta Der Teufel leise, Faust (il diavolo sottovoce), una composizione sonora senza musicisti né strumenti. In questa versione del Faust il Teatro, con il suo equipaggiamento, è sia la fonte sia il prodotto, uno strumento virtuale che determina la performance stessa. I suoni vengono utilizzati come materia prima per la composizione e performance dal vivo.
Gruppo nanou presenta Sport, uno spettacolo teatrale e un progetto site specific, che ricostruisce
nei minimi dettagli la dimensione di solitudine, privata e insieme collettiva, dell’atleta nell’attimo di sospensione che precede il volo.
Dal 6 al 17 novembre Housemates.2, il secondo episodio del progetto di coesistenza teatrale, coinvolgerà Masque Teatro, Mali Weil, Opera, gruppi che partono dal teatro per metterne in discussione le caratteristiche tradizionali.
Masque Teatro, gruppo della ricerca teatrale della generazione, cosiddetta, anni Novanta, presenterà il suo lavoro Just Intonation, affascinante espressione di una puntuale ricerca sul rapporto tra suono e movimento.
Mali Weil apre per la prima volta a Milano il proprio concept store, interamente dedicato al mindstyle Animal Spirit, offrendo al visitatore la possibilità di un’esperienza immersiva, capace di potenziare la spinta individuale all’azione. In una pratica di arte relazionale e di in
vito alla riflessione che trascende il momento della performance stessa.
Opera è un giovane gruppo, che approfondisce l’incontro tra differenti arti in relazione al teatro. In questo contesto presenterà XX XY, primo studio nella tragedia di Amleto, in cui lo spettatore sarà chiamato a entrare letteralmente nella materia dell’Amleto. Lo studio, nato in occasione del progetto TFADDAL del Teatro Franco Parenti e presentato la scorsa primavera, viene riadattato in un contesto di coesistenza, di dialogo spaziale e artistico.
Dal 21 novembre all’8 dicembre in scena al Teatro dell’Arte un viaggio magico proposto da Irina Brook e la sua compagnia Dreamtheater con la Trilogia delle isole. Bariatric surgery is not a cosmetic cheap cialis http://valsonindia.com/wp-content/uploads/2016/08/2014-2015.pdf surgery. With a car, comes getting viagra in australia its timely maintenance. Cardiothoracic surgeons accomplish surgical disease of the heart or blood vessels should be particularly careful when they consume tadalafil 20mg. Drinking alcohol can temporarily affect the ability to penetrate canadian pharmacy cialis human cells. Tre spettacoli, L’Île des esclaves, Une odyssée e Tempête!, per la prima volta a Milano, in un pirotecnico percorso da Omero a Shakespeare e Marivaux.
La compagnia giovane e multietnica di Irina Brook si avventura di isola in isola in un viaggio teatrale, che reinventa completamente tre classici della letteratura. Ogni isola è un mondo diverso, ma nella leggerezza del gioco teatrale si ritrovano gli stessi interrogativi profondi sulla nostra condizione umana.
L’Île des eclaves, presentato il 23 e il 24 novembre, è un’isola utopica governata da principi ideali di giustizia e di uguaglianza; è il luogo dove si sperimenta un nuovo modello di società per il bene comune e dove possiamo sognare un mondo in cui la gentilezza, la generosità, la compassione e il perdono contano più d’ogni altra cosa.
In Une Odyssée, in scena il 29 e 30 novembre, l’1, il 7 e l’8 dicembre, indicato anche per giovani e famiglie, si segue Ulisse nelle sue avventure mitiche, nel tentativo di fare ritorno a casa, con un finale senza alcuna pietà per i pretendenti di Penelope.
Con Tempête!, proposto il 21, 22, 26, 27, 28 e il 30 novembre e dal 4 al 7 dicembre, anch’esso indicato anche per un pubblico giovane e di famiglie, si naufraga sull’isola di Prospero: un luogo all’apparenza magico, dove regnano musica e incantesimi, ma dove al tempo stesso vi si può intuire un lato oscuro. Un’isola che suscita degli interrogativi sugli aspetti più profondi dell’animo umano.
Studio Azzurro presenterà dal 23 novembre al 12 gennaio 2014 Il colore dei gesti-sinfonia Mediterraneo, un’installazione sonora e visiva, un evento culturale, a cui il pubblico potrà assistere come se accedesse ad una mostra. L’ingresso all’installazione, infatti, è aperto al pubblico da martedi a sabato dalle 10.30 alle 18.30 nei giorni feriali e dalle 10.30 alle 15.30 nei festivi. L’attività prosegue con blendDRUMStheatre, due spettacoli di Leonard Eto, uno dei più innovative musicisti di taiko, il mitico tamburo giapponese. Il concerto presentato il 14 e il 15 dicembre sarà frutto del lavoro che l’artista svilupperà con con percussionisti, coreografi, danzatori, video artists e performers italiani.
Murmures des Murs, in prima nazionale dal 19 dicembre al 6 gennaio 2014, è un viaggio onirico elegante, delicato, stravagante, spiritoso, farsesco, misterioso, in cui Aurelia Thierrée, figlia di Victoria Thierrée Chaplin, intreccia le sue azioni fantasiose con il danzatore Jaime Martinez e il clown-acrobata Magnus Jakobsson. Cresciuta nella straordinaria famiglia che ha dato vita al famoso Cirque Invisible, Aurélia Thierrée ha creato un suo spettacolo: tra circo e teatro, personaggi e situazioni si alternano in un poetico concerto di immagini e situazioni surreali.
Con lo sguardo a una società in cambiamento e a una Milano europea, il CRT Milano insieme alla
Triennale di Milano punta a far sì che il Teatro dell’Arte diventi un altro dei luoghi simbolo della città, una fucina aperta allo scambio e alla collaborazione creativa con tutte le istituzioni culturali, un’occasione per il pubblico e un ponte verso le analoghe esperienze internazionali.
Una nuova Fondazione
Il CRT Centro di Ricerca per il Teatro, che aveva trovato in via Ulisse Dini la propria sede di attività, e il CRT Artificio, che trovava sede nei teatri di quelle città che ne ospitavano le produzioni, hanno ceduto il rispettivo ramo d’azienda al nuovo CRT Milano, una fondazione di nuova costituzione.
Il CRT Milano ha avviato con la Triennale un programma di lavoro comune, con l’obbiettivo di costituire un organismo partecipato da un organismo teatrale e da una istituzione dedicata alla ricerca e all’attività espositiva e museale, che potrebbe quindi rappresentare anche il primo esperimento di Fondazione partecipata da soggetti multidisciplinari, tutti vocati ai linguaggi della contemporaneità (teatro, danza, musica, architettura, design, moda). La Fondazione gestirà il Teatro dell’Arte, parte integrante del Palazzo della Triennale -progetto del 1933 di Giovanni Muzio- ridandogli conduzione unitaria e continuativa e in questo modo riportandolo a pieno titolo alla vita teatrale e culturale della città di Milano.
Il CRT Centro di Ricerca per il Teatro e il CRT Artificio -che concludono la loro attività trasferendola al CRT Milano- sono espressione di percorsi separati di un progetto originario comune, che li ha visti a metà degli anni Settanta procedere insieme -lo stesso gruppo di intellettuali e professionisti del teatro milanese, il cui impegno era stato inizialmente facilitato dal comune lavoro presso l’Università Cattolica di Milano- e all’inizio degli anni Ottanta intraprendere strade diverse.
Il CRT Artificio e il CRT Centro di Ricerca per il Teatro da quegli anni hanno sempre lavorato sulla contemporaneità, guardando ognuno a diverse espressioni in cui si esprimeva e si manifestava: il teatro, la danza, la musica, l’arte visiva, la performance, il cinema, i nuovi media, la crossmedialità.
Al termine quindi di una lunga avventura teatrale iniziata nel 1974, i due organismi che avevano condiviso in origine più di dodici anni del proprio cammino, hanno concluso simmetricamente la propria esperienza, facendo una scelta di discontinuità, per dare avvio a un nuovo ciclo, un diverso inizio.
Assistiamo in Italia a un’impasse nel settore culturale, probabilmente anche determinata dal fatto che nel nostro paese molti dei modelli su cui è stato precedentemente organizzato il sistema della produzione e dell’organizzazione culturale stanno dichiarando la loro impreparazione a un contesto profondamente mutato.
Non si tratta solo di risorse pubbliche in continua riduzione, sia a livello centrale che locale. Insieme, e forse più di quelle, si sta riducendo lo spazio per esercitare il lavoro culturale così come nel secondo Novecento è andato configurandosi in Italia, sulla base del modello di teatro pubblico o di interesse pubblico che proprio nella Milano dell’immediato dopoguerra era stato elaborato e si era affermato. L’odierno sistema culturale e teatrale continua a riflettere modelli gestionali e operativi declinati da quella idea, immutati negli ultimi decenni, nonostante i grandi cambiamenti che hanno invece intanto caratterizzato la società e modificato le forme e le espressioni delle sue attese – oggi un’altra volta in trasformazione per la straordinaria crisi in atto.
La crisi ci riguarda e ci interessa come opportunità per sostanziali cambiamenti nelle modalità di produzione e gestione delle istituzioni, delle attività, degli spazi e delle strutture culturali. La capacità di innovazione e riconfigurazioni è un riconosciuto patrimonio della cultura milanese: in altri anni, la città di Milano è stata capace di esprimere dei modelli che hanno fatto della città un laboratorio di esperienze e innovazioni che sono diventate esempi su cui impostare successivi scenari su scala nazionale: dal teatro pubblico, ai centri di ricerca teatrale – oggi teatri stabili di innovazione -, agli stabili privati; ma si pensi anche alla policy delle convenzioni pluriennali che il Comune di Milano inaugurò per primo a livello nazionale; così come all’istituzione della Triennale, destinata a compiti pluridisciplinari in anni in cui la divisione disciplinare non rendeva immaginabile il dialogo tra le arti.
Con la partnership tra Triennale e la nuova Fondazione cui abbiamo dato vita, il CRT Milano inizia a sperimentare un inedito modello di produzione, organizzazione e gestione culturale, che vuole progressivamente far convergere in un comune disegno le rispettive esperienze e caratteristiche culturali, disciplinari, di competenze organizzative e gestionali, e che trova nel Teatro dell’Arte il centro della propria attività, continuativa durante l’anno e costruita su un programma che valorizza le interrelazioni con l’attività istituzionale ordinaria della Triennale.
Il nuovo modello di attività vede confluire due statuti culturali differenti: quello degli enti attivi nelle performing arts e quello delle istituzioni il cui lavoro è sostanzialmente impegnato nelle manifestazioni di carattere espositivo, missioni e tratti identitari tradizionalmente distinti e separati nel panorama culturale italiano, non invece in quello europeo.
L’attività di spettacolo cercherà un diretto coordinamento con la programmazione espositiva della Triennale, alimentando articolazioni e rimandi ulteriori, a sua volta sollecitando indirizzi nuovi, in una prospettiva di costruzione di un progetto sempre più complesso e originale.
Renato Quaglia, presidente della Fondazione CRT Milano
Programmi ottobre / dicembre 2013
20 Ottobre 2013
Robert Wilson in
L’ULTIMO NASTRO DI KRAPP
di Samuel Beckett
prima milanese (ore 19,30)
in inglese con sottotitoli in italiano
23 Ottobre | 3 Novembre 2013
HOUSEMATES .1
Progetto di coesistenza teatrale:
Santasangre
KONYA
prima milanese
Quiet Ensemble
DER TEUFEL LEISE, FAUST
Il Diavolo Sottovoce
prima milanese
Gruppo nanou
SPORT
prima milanese
06 | 17 Novembre 2013
HOUSEMATES .2
Progetto di coesistenza teatrale:
Masque Teatro
JUST INTONATION
prima milanese
Mali Weil
ANIMAL SPIRIT Concept store
prima milanese
Opera
XX, XY
Primo studio nella tragedia di Amleto
21 Novembre | 08 Dicembre 2013
Irina Brook
LA TRILOGIA DELLE ISOLE:
23 I 24 Novembre 2013
L’ÎLE DES ESCLAVES
prima milanese
in francese con sottotitoli in italiano
29 I 30 Novembre
1Dicembre
7 I 8 Dicembre 2013
UNE ODYSSÉE
prima milanese
in francese con sottotitoli in italiano
21 I 22 Novembre
26 I 28 Novembre
30 Novembre
4 I 7 Dicembre 2013
TEMPÊTE !
prima milanese
in francese con sottotitoli in italiano
23 Novembre 2013 |12 Gennaio 2014
Studio Azzurro
IL COLORE DEI GESTI
Sinfonia Mediterraneo
14 | 15 Dicembre 2013
Leonard Eto
blendDRUMStheater
19 Dicembre 2013 | 06 Gennaio 2014
Aurélia Thierrée in
MURMURS DES MURS
Victoria Thierrée Chaplin
prima nazionale
BIGLIETTERIA
INFORMAZIONI, PREVENDITA
TRIENNALE DI MILANO TEATRO DELL’ARTE
COME RAGGIUNGERCI
Viale Alemagna 6 – 20121 Milano
Tram 1, 19, 27 – autobus 57, 61, 94
MM 1 e 2 Cadorna Triennale
BikeMi 33
La s
ede è accessibile alle persone con disabilità
Informazioni
Triennale di Milano – Viale Alemagna 6
Orario:
martedì > venerdì 14.30-19.30
sabato 10.30-18.30
domenica 10.30-15.00
Telefono 02.72434258
e-mail: biglietteria.teatro@triennale.org
on-line
www.triennale.org
www.midaticket.it
ritiro biglietti
abbonati
i posti devono essere confermati telefonicamente
e ritirati sino a 15 minuti prima dell’inizio dello spettacolo
i biglietti emessi non saranno sostituiti
biglietti acquistati on line
ritiro in biglietteria sino a15 minuti prima dell’inizio dello spettacolo
i biglietti emessi non saranno sostituiti o rimborsati
Orari
Spettacoli
martedì > venerdì ore 20.30
sabato ore 19.30
domenica e festivi ore 16.00
Installazioni
martedì > sabato ore 10.30 > 18.30
domenica e festivi ore 10.30 > 15.00
Biglietti
Spettacoli
Platea:
intero 25€
ridotti under 30, over 65 e convenzioni 12,50€
Galleria:
intero 22€
ridotti under 30, over 65 e convenzioni 11€
Card
gold 70€
sette spettacoli ottobre/dicembre 2013
silver 50€
quattro spettacoli a scelta
lo spettacolo di apertura del 20 ottobre non è inserito nelle card
ingresso alle installazioni I performance
4€ | riduzioni 3€ e 2€
Alcuni eventi ed alcuni spettacoli possono essere fuori abbonamento e/o con orari e
prezzi differenti
Per aggiornamenti, integrazioni ed eventuali variazioni al programma consultare il sito www.crtmilano.it e www.triennale.org
Al prezzo del biglietto verrà applicato un costo di prevendita fino a tre ore prima
dell’inizio dello spettacolo