Foto di scena: Odissea – Ettore Distasio © Teatro del Simposio - Milano, Castello Sforzesco, Cortile delle Armi, venerdì 4 agosto 2023 ore 21
Foto di scena: Odissea – Ettore Distasio © Teatro del Simposio - Milano, Castello Sforzesco, Cortile delle Armi, venerdì 4 agosto 2023 ore 21
Foto di scena: Odissea – Ettore Distasio © Teatro del Simposio

ESTATE AL CASTELLO 2023

Milano, Castello Sforzesco, Cortile delle Armi
Venerdì 4 agosto 2023 ore 21

Regia di Francesco Leschiera
Drammaturgia di Antonello Antinolfi

Con Ettore Distasio , Mauro Negri, e Elena Ferri
Scene e costumi di Paola Ghiano e Francesco Leschiera
Elaborazioni e scelte musicali di Antonello Antinolfi
Grafica di Valter Minelli
Produzione Teatro del Simposio

Mai come in questo momento è applicabile la citazione: “l’eroico si è fatto quotidiano, perché il quotidiano diventasse eroico”.
Viaggio dell’eroe per antonomasia, l’odissea offre lo spunto per la messa in scena del disagio individuale e della lotta, quasi esclusivamente senza vincitori, verso un quotidiano che destabilizza e sorprende.
Le vicende si snodano attraverso spaccati. L’eco del poema è presente ma si trasforma per adattarsi al contemporaneo.
L’immortalità offerta da Calypso diventa lo spunto per analizzare la tragedia del vivere una vita eternamente uguale; i Ciclopi rappresentano le nuove mostruosità da combattere ma utilizzando le stesse astuzie; le colonne d’Ercole i nuovi confini da non attraversare; il rapporto delicato tra Telemaco e suo padre viene evidenziato attraverso tematiche di forte attualità; l’indifferenza dei Proci è esplicitata attraverso i “nuovi modi” di vivere l’indifferenza; Penelope aspetta un altro tipo di eroe, meno vicino al modello del guerriero.
Tre figure si stagliano nella penombra di un universo cittadino. Tre valigie, tre cappelli e una decina di narrazioni. Un-labirinto, senza bussola né navigatore. Un tempo dilatato e schiacciato. Storie di sogni e rimpianti, di proiezioni e attese.

Note di regia
Il viaggio è il tema predominante del testo, la regia attraverso la sottrazione di elementi scenici e con l’inserto di video, di una macchina del fumo e l’utilizzo delle luci vuole mettere in risalto proprio il tema principale ma senza dimenticare gli stati d’animo dei personaggi che percorrono questo viaggio in un’atmosfera notturna e dilatata.

Teatro del Simposio
Nasce nel 2012 come gruppo milanese di sperimentazione teatrale da comuni esperienze formative e professionali elaborate nel corso degli anni.
L’incontro diFrancesco Leschiera,Alessandro Macchi e Antonello Antinolfi, soci fondatori dell’associazione, avviene innanzitutto su un aspetto contenutistico ed ha creato un comune filo conduttore nelle produzioni del gruppo: l’esigenza di raccontare l’identità dell’uomo, psiche e materia e delle sfaccettature che gli appartengono in modo universale, ma che inevitabilmente si legano alla concretezza del vissuto individuale.
Da questo punto di partenza, che rappresenta lo stile riconoscibile dell’associazione, tutti progetti hanno come punto di forza la necessità di sperimentare di volta in volta il linguaggio espressivo più adeguato.
Il processo creativo è così permeato da tanti stimoli, ricercando innanzitutto le possibili contaminazioni. Possono essere forme d’arte, visive o sonore, o semplicemente frammenti di vita comune, un luogo, un’immagine, una storia. In definitiva una materia che possa essere plasmata sperimentandone le potenzialità.
Con tali presupposti l’obiettivo è quello di indirizzare i progetti verso una struttura di tipo performativo dove, senza stravolgere in alcun modo le tematiche rappresentate, risultino forti e presenti i tratti caratteristici della contaminazione.
L’immagine, il suono, i colori, i profumi (ogni spettacolo è infatti caratterizzato da un suo specifico profumo) sono la materia e la gabbia sottostante in cui si muove l’intera rappresentazione.
Il Teatro del Simposio è inoltre attivo nell’ambito strettamente performativo. L’associazione ha partecipato a vari eventi proponendo lavori realizzati in forma di installazione o di performance art (MostramiFactory@Folli50, EXPO, performance per BLACK FRIDAY – presentazione stagione 2016/17 Teatro Litta, evento Charity Show “Fai Volare le Farfalle” ). Il lavoro in tale direzione è continua ricerca tra la giusta contaminazione di suono, immagine e parola.
Questa necessità di affrontare sempre nuovi linguaggi ha permesso di realizzare progetti nati da stimoli molto diversi fra loro.
Sono nati ad esempio progetti come “Il Ring dell’Inferno” tratto da un fumetto, storia vera del pugile ebreo Herztko Haft, costretto a combattere per la sua vita nei campi di concentramento. Il progetto è a metà tra teatro di narrazione e ambientazione cinematografica.
“Beyond Vanja”, rielaborazione del testo Cechoviano, dove l’immagine del dentro e del fuori del mondo di Vanja è stata ricreata attraverso strutture in plexiglass che permettono di scrutare le storie che si intrecciano. Le elaborazioni sonore procedono di pari passo attraverso un sound design che favorisce l’immersione in quella materia.
Sempre in chiave di sperimentazione, per la rielaborazione del Macbeth (“Psychedelic Macbeth”) è stata affrontata la riduzione dei personaggi concentrandosi sulle figure di Macbeth, Lady Macbeth e Banquo ed anche in questo caso l’elaborazione sonora ha avuto una parte importante, riambientando l’intera tragedia in una discoteca “diretta” da un dj nel ruolo delle streghe.
Una riproposizione dell’Antigone si è focalizzata sull’umanità dei personaggi, creando degli inserti drammaturgici che ne sottolineassero la fragilità più che il loro ruolo all’interno del contesto narrativo.
“Così è (forse)” rielaborazione del testo Pirandelliano, ha invece affrontato una riscrittura drammaturgica ex-novo. E’ ambientata in una galleria d’arte contemporanea ed è interamente focalizzata sul teatro performativo. Le scelte registiche, le scene, le luci ed il sound design, accompagnano lo spettacolo in coerenza con tale scelta stilistica.
Con “Storia di un impiegato” (da Fabrizio De Andrè) la compagnia si è confrontata con il linguaggio del teatro canzone, avvalendosi della collaborazione con il gruppo musicale A3 Apulia Project. Il progetto ha portato in scena l’intero album suonato dal vivo, integrandolo con un testo che descrivesse il mondo contemporaneo in parallelo con la storia raccontata all’interno del concept Album
L’ultimo progetto “90 minuti”, continua il percorso sulla “memoria”, iniziato nel 2017 con “Il Ring dell’Inferno”.

Ad oggi l’associazione ha al suo attivo più di 15 produzioni rappresentate sia a Milano che in territorio nazionale.
Nel 2014 l’associazione è stata selezionata per una residenza di due anni al Teatro Litta.
Nel 2016 e nel 2017 è stata selezionata al MilanoOff  Festival con gli spettacoli “Rumori” e “La Città degli Specchi”
Nel 2018 lo spettacolo il “Ring dell’Inferno” è stato inserito all’interno della rassegna Circuito Contemporaneo sostenuta da Circuito Lombardia Arti Disciplinari CLAPSpettacolo dal Vivo
Nel 2019 la compagnia risulta tra le vincitrici con Sogno Americano Chapter 1 Ray del Bando “Next” – Laboratorio di idee per la produzione e distribuzione dello spettacolo dal vivo lombardo” per la Circuitazione nazionale di spettacoli di prosa, prodotti da giovani compagnie che saranno programmati nel corso del 2020.
Sogno Americano Chapter 1” Ray , con tutta quell’acqua da casa “ è stato selezionato dal Piccolo Teatro di Milano per la stagione 2020/2021.
“90 minuti” è stato selezionato dal Comune di Milano per la Rassegna “Estate Sforzesca 2020”

INFO:
Teatro del Simposio