Nel 1961 la casa di produzione musicale Karim pubblicò il primo 45 giri del giovane Fabrizio De André, che riportava il brano Nuvole Barocche e sul retro E fu la notte. Carrozzeria Orfeo, sempre con il titolo Nuvole Barocche, ha prodotto nel 2007 il suo primo spettacolo, lavoro riproposto oggi al Teatro Filodrammatici, con il patrocinio della Fondazione Fabrizio De André, a quindici anni dalla scomparsa del cantautore genovese. Una pièce ispirata da colui che è stato considerato uno dei più grandi poeti del Novecento, ma che non vuole celebrare, come affermato dalla stessa compagnia, la divinazione della figura del cantautore. Si tratta, semmai, di un’esplorazione dentro quel mondo di emarginazione sociale che l’artista ha sempre cercato di descrivere nei suoi quasi 40 anni di carriera musicale, dove la disillusione e i sogni spezzati sono i principali ingredienti che accompagnano le esistenze dei protagonisti.
Nico, Beppe e Pier si sono ritrovati dopo un lungo periodo, tre amici d’infanzia con un disperato bisogno di denaro, pur per diversi motivi, e che decidono di rapire un bambino su committenza. Il loro rifugio è uno scantinato disadorno e sporco, pare quasi un non-luogo della periferia milanese, una porta metafisica dove i rimpianti della giovinezza perduta si specchiano nel fallimento di un presente che non può più ormai offrire loro alcuna prospettiva. Siamo nel 1979, dopo il rapimento di Fabrizio De André e Dori Ghezzi da parte dell’Anonima Sequestri Sarda avvenuto la sera del 27 agosto. La drammatica esperienza vissuta dalla coppia viene richiamata dai tre sotto diverse angolazioni, suscita persino un conferimento di stima per il modus operandi dell’organizzazione criminale che ha perpetrato il sequestro, effettivamente in stridente contrasto con la confusione e l’indecisione che caratterizza invece la pianificazione del rapimento del bambino.
Nella lettura della vicenda e i suoi sviluppi emergono il cinismo quasi nichilista di Nico, la visione romantica di Beppe, favorita dall’alcol, e il possibilismo marginale di Pier, apparentemente mediatore fra le posizioni dei due. L’attesa per il crimine da organizzare si lega così alle notizie sul rapimento del cantautore e la sua compagna, in un gioco amaramente ironico, non scevro da colpi di scena, nella cornice di un’atmosfera thriller che sembra coniugare Pinter e Tarantino, il tutto condito con l’inserimento di alcuni brani di Faber intervallati da Hurricane di Bob Dylan, poeta americano caro all’artista genovese.
Il risultato è uno spettacolo dal ritmo serrato, un autentico affresco degli anni di piombo che ben interpreta l’indagine poetica di Fabrizio De André, descrivendo quegli anfratti di solitudine e disperazione che accompagnano l’umanità in ogni tempo e luogo.
Giudizio: ***
CARROZZERIA ORFEO / QUESTA NAVE
in collaborazione con Centro Rat – Teatro dell’Acquario
Con il patrocinio della Fondazione De André
Nuvole Barocche
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Con (in ordine alfabetico) Fabrizia Boffelli, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Luca Stano
Collaborazione alla regia: Alessandro Tedeschi
Costumi e organizzazione: Luisa Supino
Luci: Diego Sacchi
Milano, Teatro Filodrammatici, via Filodrammatici 1
Dall’8 al 18 maggio 2014
www.teatrofilodrammatici.eu