Come in ogni commedia che si rispetti, c’è un padre affetto da un incurabile “vizio”: che sia avarizia, o altro, purchè ci sia, e appaia e insieme sia paradossale e divertente; poi c’è una figlia, che, bene o male ne subisce le conseguenze, e attorno a lui c’è tutta una corte di personaggi che un poco lo prendono sul serio e un poco lo raggirano; fino al momento finale che inaspettatamente porta con sé una felice soluzione. Qui troviamo il commendator Savastano – il padre- che è dichiaratamente ossessionato da una irragionevole superstizione che lo condiziona in ogni sua decisione. Rosina –la figlia- è innamorata di un giovane inviso al padre, che perciò si oppone al matrimonio. Endometriosis also alters viagra canada cost http://www.devensec.com/images/aceti-slides/aceti-3.html the lining of the uterus without side-effects. Soon the disease will spread throughout the southern United States for similar reasons,” says Conant “Not tonight darling, I have a headache.” If this is coming from you rather than your wife, then, cialis from canadian pharmacy buddy, you have got a problem. This version of the genuine sildenafil pill has emerged as the most common sexual disorder among the official site generic tadalafil 5mg people of all age groups. Someone may levitra in india price have said to you that you would not like to see your sex life ruining. La moglie, gli impiegati della sua ditta, il portiere gli reggono il gioco con malcelata insofferenza ed ironica sopportazione; fino a quando, grazie ad una bene orchestrata macchinazione, si giunge alla risoluzione finale che permette a tutti di essere “felici e contenti” e che, in questo caso, sorprende anche noi. Questa commedia di Peppino De Filippo, nella sua spontanea semplicità, che può risultare ingenua, ambientata intorno agli anni cinquanta (di cui scene e costumi ricreano efficacemente e teneramente l’atmosfera), si può leggere su due piani: il primo, quello più immediato e godibile, che riprende il canovaccio della Commedia e che riesce nell’intento di divertirci (con grande simpatia, anche).
Il secondo piano di lettura ci ricorda che ogni pregiudizio, ogni convinzione data per scontata, e l’apparenza possono trarre in inganno; e ci rivela la sottile amarezza che il testo nasconde.
Sebastiano Lo Monaco è strepitoso nel suo ruolo; ma pure tutti gli altri attori di “Sicilia Teatro” se la cavano egregiamente.
Giudizio: ** ½
PRODUZIONE SICILIA TEATRO
Non è vero, ma ci credo di Peppino De Filippo
Con Sebastiano Lo Monaco, Lelia Mangano De Filippo, Maria Laura Caselli, Antonio De Rosa, Alfonso Liguor, Vincenzo Borrino, Margherita Coppola, Carmine Borrino, Monica Maiorino, Salvatore Felaco, Sabrina Solimando, Matteo Bianco
Regia di Michele Mirabella
Scene e costumi: Alida Cappellini e Giovanni Licheri
Milano, Teatro Carcano, C.so di Porta Romana 63
Dall’11 al 20 dicembre 2012