Per restare sempre con-nessi e lasciarsi completamente andare ad un fluire ininterrotto di parole, immagini e suggestioni, non basta un buon tessuto drammaturgico. Non è sufficiente trovarsi di fronte ad un interprete dotato di straordinario talento. È fondamentale lo stupore che nasce dall’imbattersi nell’inconsueto, nella sorpresa che scaturisce dal cogliere nessi tanto semplici da sfuggire al nostro sguardo, troppo spesso affannosamente proiettato nella ricerca delle cose complicate. Alessandro Bergonzoni porta in scena un testo dal candore disarmante, delicato, profondo, che tocca le corde dell’anima con una comicità che fa riflettere sulla vita, sull’universalità di situazioni e sentimenti che spesso diamo per scontati. Quel “mi manchi” rivolto al padre durante un tragicomico funerale da vivo (seppure “stanco morto” dopo una giornata di lavoro), si trasforma immediatamente nell’esilarante immagine di una battuta di pesca subacquea in cui il padre rischia di arpionare il figlio con la fiocina. E ci troviamo a riflettere su tutte quelle parole mai dette che corrono sui binari dell’in-espresso, quel treno che passa tra genitori e figli senza fermarsi mai, un po’ per pudore dei sentimenti o forse per pigrizia, perché troppo spesso diamo per scontato ciò che scontato non è. Tra comicità e attenta analisi del reale, tra cinismo e poesia, i nessi – logici ed emotivi – di Alessandro Bergonzoni ci portano lontano. Non siamo più seduti in sala, ma proiettati in uno spazio universale, neutro, quasi prematuro, in cui nulla ha un senso logico ma vive nel significato che ognuno di noi gli attribuisce, tra ragione e sentimento, azione ed emozione. Uno spettacolo geniale, da ascoltare ma soprattutto da sentire dentro, in cui il palcoscenico vuoto ci costringe a volgere altrove il nostro sguardo, per guardarci dentro e provare a riflettere sul nostro rapporto con il mondo che ci circonda, con le persone, con i fatti, con una normalità solo apparente. Perché nessuno è normale in un universo fatto di nessi, in cui ogni parola cambia forma e significato solo spostando un accento o semplicemente modificando (o allargando) il nostro punto di vista.
Giudizio: ****
PRODUZIONE ALLIBITO
Nessi di e con Alessandro Bergonzoni
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Milano, Teatro Elfo Puccini, Sala Shakespeare
Dal 3 al 14 giugno 2014
Sabato 14 giugno replica straordinaria al prezzo speciale di euro 21.50
INFO: www.elfo.org