Foto: copertina libro © KowalskiDue telegrafiche premesse. La prima è che tutti sanno chi è Geppi Cucciari (diversamente, sarebbe ora di tornare sulla terra). La seconda è che quello di cui andiamo a parlare non è una raccolta di monologhi, o gag umoristiche, come ci si potrebbe legittimamente aspettare, ma un romanzo.

“Quando tutto è calmo qualcosa di terribile sta per accadere” è l’incipit da cui muove i passi il racconto in cui tre amiche trentenni e single (una delle quali è l’autrice stessa, ndr) che vivono a Milano, e lavorano rispettivamente come attrice, giornalista letteraria e avvocato, ricevono l’invito al matrimonio di una loro conterranea di Macomer che, almeno sulla carta, era quella tra loro ad avere meno chance di essere impalmata. Da tre prospettive molto diverse tra loro, viene affrontata una più che realistica lotta contro il tempo, la data delle nozze isolane, alla ricerca, piuttosto disperata, dell’anima gemella, attraverso un bilanciamento continuo tra farsa e tragicommedia, con tutti gli echi possibili e immaginabili degli anni ’80, dal cinema, alla musica fino alla televisione. The two most common ways to stop Spam (email that you didn’t want or request trying to sell you something, or even launch malicious attacks) is to use word filters or blacklists. sildenafil online There is a small town in current overnight generic viagra day the Czech Republic called Karlovy Vary or Carlsbad. A few fancy features like the external look may increase the price but shop for viagra cheap not the functionality. In fact, generic drugs are djpaulkom.tv generic viagra discount made to the same standards as prescriptive medicine. E l’intreccio narrativo in cui “… ogni riferimento a fatti realmente accaduti e persone realmente esistite non è assolutamente casuale, ma discretamente opinabile”, dalla prosa spigliata, è di sicuro divertente e non esattamente così prevedibile. “Molto spesso quelli che chiamiamo uomini sono solo bambini alti” è una delle legittime conclusioni, all’interno di un finale a sorpresa di una storia che doverosamente tira le fila circa la responsabilità, ma soprattutto l’irresponsabilità, del genere umano maschile. Dal mio punto di vista, anche a dispetto di quanto si legge, tra una bordata e l’altra, ben assestate ma sempre senza cattiveria, si trova anche un’inaspettata, e spesso non sempre così motivata, dolcezza nei confronti dell’altra metà del cielo (chi scrive ne fa parte, è coniugato, e risulta quindi al di là di ogni ragionevole dubbio).

Edito per la prima volta nel 2006, questo lavoro letterario, che non è invecchiato di un solo giorno, dà da pensare che almeno in parte abbia ragione l’ex Monty Python Michael Palin, anch’egli anche autore letterario, secondo cui gli attori hanno probabilmente contribuito alla letteratura più di quanto abbiano fatto gli stessi scrittori (come dichiarato al The Guardian nell’agosto di quest’anno, e ribattuto dai media nostrani). Anche perché, al contrario del romanzo della Cucciari, se il primo ingrediente di un racconto deve essere sempre il gratuito, e autoreferenziale, sfigopessimismo tanto caro a certi fortunati scrittori, nostrani e non, si rischia veramente di perdere di vista tutto il resto.

Geppi Cucciari, scritto con Lucio Wilson – Meglio donna che male accompagnata – Kowalski – € 12,00