Foto di scena: Luminiscienz al Teatro Filodrammatici Milano
Foto di scena © Teatro Filodrammatici Milano

Un incidente d’auto, un coma apparentemente irreversibile, il risveglio: sono queste le circostanze che portano un uomo a credere di essere stato prescelto da un’Entità superiore per iniziare una rivoluzione spirituale, di cui è portavoce e profeta. Da qui i primi accoliti, che vedono in lui una sorta di veggente dalle doti soprannaturali e che contribuiscono a costituire una “setta” destinata a ingrossare presto le proprie fila. Tra gli adepti, l’ex fidanzata dell’uomo, da questo persuasa del suo cambiamento dopo il grave infortunio subito, al punto di riuscire a riconquistarla, e un attore di successo, grazie al quale le adesioni al gruppo salgono vertiginosamente, fino a raggiungere il successo mediatico e patrimoniale. I principi di Luminescienz – così viene denominata l’organizzazione – sono semplici, addirittura lapalissiani. Esprimono infatti l’intento d’illuminare le coscienze degli uomini, senza i misteri che caratterizzano le religioni e le ipocrisie comportamentali, in nome di una verità imprescindibile e assoluta ispirata dal vate. Tutto sembra procedere per il meglio, fino a quando alcuni ex adepti si lanciano contro lo stesso veggente, incrinando i rapporti all’interno del nucleo dei fedelissimi. La crisi condiziona alcune scelte, crea un eccesso di segretezza e il conseguente allontanamento dai media televisivi, ristrettezze in antitesi agli intendimenti iniziali e che configurano i presupposti per un coupe de théâtre. Al termine viene effettuato anche un flashback, che espone le vere cause dell’incidente e la natura delle “illuminazioni” del profeta. La commedia pone ironicamente un dramma del presente, dove troppo spesso le intime insicurezze vengono riposte all’interno di gruppi, congregazioni mistiche, organismi pseudo religiosi o pseudo scientifici, quasi sempre presieduti da una specie di capo spirituale e mediatico che agisce unicamente per il proprio tornaconto. Il testo di Dario Merlini è un vero attacco alle nuove finte credenze, in cui milioni di individui pensano purtroppo di trovare rifugio, dimenticando quell’ispirazione laica e umanista, pur accompagnata da una fede, che dovrebbe invece essere il fondamento di un’autentica cultura illuminata. La regia firmata da Umberto Terruso riesce a sottolineare le intenzioni dell’autore, con uno spettacolo dove la farsa si coniuga alla tragicità dell’inganno, confezionando una satira di costume che, oltre a divertire, porta lo spettatore a riflettere sulle debolezze della nostra società in declino.

Giudizio: ***

TEATRO FILODRAMMATICI e ÒYES presentano:

Luminescienz (la setta) di Dario Merlini

prima nazionale

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Con Enrica Chiurazzi, Stefano Cordella, Andrea Lapi, Francesco Meola, Dario Merlini

Regia di Umberto Terruso

Assistenti alla regia: Daniele Crasti, Fabio Zulli

Scene e costumi: Chiara Luna Mauri

Milano, Teatro Filodrammatici, via Filodrammatici 1

Fino al 19 maggio 2013

www.teatrofilodrammatici.eu