Sarà l’amore il fil rouge che attraverserà la stagione 2017-2018 di Altaluce, spazio teatrale sul Naviglio Grande. L’amore in tutte le sue sfumature, dal legame di coppia allo stupore di fronte alla meraviglia del creato, dall’amore per la montagna alla sua sublimazione nell’arte, per una stagione ricca di emozioni e suggestioni
Giunto alla quinta stagione, a Milano Altaluce è oggi uno spazio off amato dai cittadini che, nel buio della sala, si sentono proprio “come a casa”. Ed è questo l’augurio che Elizabeth Annable, direttrice artistica di Altaluce Teatro, fa al suo pubblico per la stagione 2017-2018: sentirsi “a casa”, ritrovarsi tra amici in uno spazio accogliente, in cui il dialogo tra palcoscenico e platea sia inesauribile e ricco di spunti. Perché, al termine dello spettacolo, ognuno possa portare con sé un’emozione nuova, una riflessione o, più semplicemente, il ricordo di una bella serata.
Dodici appuntamenti per un cartellone che indaga l’amore in tutte le sue forme, lo analizza, lo racconta, toccando le corde più profonde dell’anima. Lo spumeggiante spettacolo che ha aperto la stagione, Johanna Padana, vuole essere solo un assaggio di ciò che vedremo: la ricchezza di contenuti e significato della drammaturgia di Dario Fo (riscritta e reinterpretata da Marina De Juli) è in questo monologo un fluire inarrestabile d’amore per la vita, anche in mezzo alla tempesta o fuggendo dal fuoco dell’Inquisizione, oltre a rappresentare l’affettuoso omaggio di Marina De Juli al suo grande maestro.
Seguirà, venerdì 10 e sabato 11 novembre, un’eccezionale atto unico di Dino Buzzati. Scritto nel 1964 e mai rappresentato, La Telefonista debutta sul palcoscenico di Altaluce Teatro nella straordinaria interpretazione di Antonella Morasutti, per la regia di Riccardo Ricci. Fra il trillo insistente dei telefoni ed il vociare dei clienti, la telefonista di Buzzati si fa veicolo di una riflessione, ampia e profonda, sulla verità dei sentimenti.
All’insegna dell’amore per il creato sarà l’intensa lettura drammaturgica di Bello Mondo in cui Mariangela Gualtieri cucirà versi tratti dalla raccolta Le giovani Parole (Einaudi), dando vita ad un canto d’amore di fronte alla bellezza infinita che ci circonda (e quasi mai ci soffermiamo ad osservare). Seguirà, riprendendo lo stesso tema, il Cantico dei Cantici di Pacta Teatro, portando in scena il poema più originale e misterioso con cui la letteratura si sia mai confrontata.
Il 12 e 13 gennaio, il nuovo anno si apre con Serena Di Gregorio, in scena con 5 agosto, affascinante testo ispirato a storie vere che ripercorrono la vita di un paesino siciliano dal 1940 a oggi.
Tra gli spettacoli più interessanti della stagione 2017-2018, spicca la comicità delle Coperte Strette, in scena con Tyffanis – Fenomenologia di una scena d’amore: un divertente testo a due voci sulla vita di coppia e le sue dinamiche, alla ricerca di un istante di amore perfetto, proprio come in un film.
Come ogni anno, Elizabeth Annable riserva uno spazio speciale ai suoi attori, portando in scena gli allievi (ed ex allievi) che ogni giorno rinnovano la missione educativa di Altaluce. Dopo il grande successo di L’ultimo nastro di Krapp, Gerardo Marinelli torna a calcare il palcoscenico con Novecento, interpretando il celebre pianista di Alessandro Baricco, già protagonista del film La leggenda del Pianista sull’oceano di Giuseppe Tornatore.
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A celebrare cinque anni di successi, dal 6 al 7 aprile torna in scena MOLLY, testo di Bryan Friel, diretto e interpretato da Elizabeth Annable. Una scelta dettata dall’amore di Elizabeth per il suo teatro e per questo testo, simbolo della crescita e dell’evoluzione di Altaluce.
La Compagnia Duchessa Rossa aprirà il maggio di Altaluce parlando d’amore, desiderio e crisi sentimentali con il debutto di Due di Voi, con Cinzia Brugnola e Ettore Distasio: un viaggio attraverso le dinamiche, i contrasti e i piccoli tic di due coppie a confronto.
E anche quest’anno, non mancherà una delle tematiche più care ad Altaluce: l’amore per la montagna. Dopo In cima al Monte Bianco con l’alpinista Marco Albino Ferrari (20 ottobre, ore 21.00), a maggio sarà la volta di a Anna Torretta, campionessa italiana di arrampicata su ghiaccio, che concluderà la stagione di Altaluce con il suo racconto autobiografico La Montagna che non c’è.
Una stagione da non perdere per stare insieme, riflettere, divertirsi e portare a casa un dono prezioso: l’amore per la cultura e per il teatro.
INFO:
Alta Luce Teatro
Milano, Alzaia Naviglio Grande 192/B
www.altaluceteatro.com