Nel 150° anniversario dell’unità nazionale, lo spettacolo scritto da Stefano Masini vuole provare a descrivere l’Italia attraverso una serie di quadri intitolati in inglese, quell’inglese che ha invaso il nostro paese anche se non tutti lo capiscono (come viene spiegato in un episodio).
Il pubblico si trova come di fronte al tavolo di una conferenza con i tre relatori a leggere i loro resoconti sul Bel Paese. Si parte dai Numbers, i dati numerici sul nostro paese. L’elenco rapidissimo di queste cifre e il modo in cui i dati sono accostati aprono la mente dello spettatore. In order to cure erectile dysfunction you can take viagra professional canada which is a branded ED medicine. Some of them purchase viagra http://icks.org/n/data/ijks/1483321954_add_file_4.pdf are mellow in nature while some are used to fix this problem permanently. When a trouble comes, there is a solution viagra generic uk also for it. Did you know that cases like ear infections to children can also be alleviated by utilization of levitra no prescription these pills. E così il racconto, attraverso episodi reali ed emblematici, scorre rapidissimo: non c’è il tempo per riflettere su quello che si è sentito che già ci si trova in una nuova situazione, in una nuova atmosfera, in un altra parte d’Italia. Sotto i nostri occhi, anzi dentro le nostre orecchie scorre la penisola: da nord a sud, da est a ovest, dalle grandi città alla piccola provincia.
Il gioco teatrale si fonda tutto sull’aspetto uditivo: rumori e musiche, l’inno nazionale continuamente modificato ed elaborato a seconda della situazione e soprattutto le voci dei tre bravissimi interpreti: mutevoli, cangianti, rapide e precise.
Alla fine, dopo un’ininterrotto fiume di parole, l’ultimo giudizio sull’Italia è lasciato a un’immagine semplice, ma forte ed incisiva. Che cos’è l’Italia?
Giudizio: ***
IL TEATRO DELLE DONNE
CENTRO NAZIONALE DI DRAMMATURGIA
L’Italia s’è desta (catalogo No-strano) di Stefano Massini
Con Daniele Bonaiuti, Luisa Cattaneo, Ciro Masella
Regia di Ciro Masella
Milano, Teatro Litta Sala La Cavallerizza, C.so Magenta 24
Dall’11 al 21 novembre 2010