Leopardi l’introverso, il pessimista attivo, il poeta e intellettuale solitario, ma anche il bambino giocoso, il ragazzo fantasioso, l’osservatore attento e spesso ironico di un’Italia preunitaria in movimento di cui aveva già capito limiti e difetti.
Martedì 11 novembre, al Teatro Manzoni di Milano, Giuseppe Pambieri ha effettuato con una lettura scenica un excursus sulla vita e le opere del più amato poeta dell’Ottocento italiano, antesignano in età romantica di molti aspetti della contemporaneità. La sua voce ha animato i principali componimenti di Leopardi, a partire dall’Epistolario, per proseguire con lo Zibaldone, le Operette Morali, i Canti, ma anche alcuni interventi di carattere filosofico e politico.
Il risultato è stato quello di aver dato origine a un affresco sulla società osservata e interpretata da questo personaggio controverso della letteratura, attraverso il fascino di un’estetica poetica che sapeva tradurre, oltre i confini di un comune presente, l’eternità dell’infinito.
Giudizio: ***
Progetto Teatro
L’Infinito Giacomo. Vizi e virtù di Giacomo Leopardi
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Drammaturgia e regia Giuseppe Argirò
Con Giuseppe Pambieri
Milano, Teatro Manzoni, via Alessandro Manzoni 42
Martedì 11 novembre 2014 ore 10,30 e 20,45
www.teatromanzoni.it